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Gemelli, le risposte ai vostri dubbi

di Nostrofiglio Redazione - 08.07.2008 - Scrivici

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Dal congedo maternità all'allattamento, dai vestiti uguali al nido insieme o separati, dal linguaggio all'educazione: le mamme e i papà di gemelli si trovano spesso di fronte a dubbi che non sanno come risolvere. Ecco alcuni consigli utili.

  • Come funziona il congedo per maternità? Il periodo di astensione obbligatorio è uguale per parti gemellari e singoli. Quindi, si ha diritto a uno o due mesi prima del parto e a tre o quattro mesi dopo il parto. Cambiano invece le regole per l'astensione facoltativa.

Con due bambini il permesso - di sei mesi - raddoppia: quindi sono 12 mesi pagati al 30%. Raddoppiano anche le ore per l'allattamento garantite se si rientra al lavoro prima che i bambini abbiano compiuto un anno: sono quattro ore al giorno.

  • Allattare i gemelli, si può? Certo. Generalmente la paura che il latte non basti è infondata, come nel caso di mamme con un solo bambino: la domanda regola l’offerta. Ci sono addirittura mamme che hanno allattato completamente tre gemelli... Ma come si fa, in pratica? Prima possibilità: allattare i piccoli al bisogno e singolarmente. Il vantaggio: allattare è più facile, in particolare per le mamme che iniziano. Inoltre la mamma si può concentrare completamente su un bambino. In più il bambino più forte, succhiando, può provocare il riflesso per la produzione di latte per il suo gemellino.

Lo svantaggio: nel caso di due neonati in via di sviluppo l’allattamento continuato è sconsigliato. E cosa succede se hanno fame tutti e due allo stesso momento? Seconda possibilità: sincronizzare il ritmo il più possibile – e allattarli contemporaneamente. Un buon investimento? Un cuscino per allattamento speciale per gemelli.

I vantaggi: risparmio di tempo e una migliore pianificazione. Gli svantaggi: è difficile trovare un ritmo di allattamento che sia giusto per tutti e due. I bambini abituati a bere di più succhiano peggio, i bambini che hanno fame e devono aspettare si mettono a brontolare. Per le mamme che iniziano ad allattare è veramente difficile allattare tutti e due in modo corretto.

  • Come portare i due bebè senza troppo sforzo? I gemelli non camminano ancora? Ecco un trucco per trasportarli senza troppa fatica (per brevi distanze).

    Mettete un bimbo sulla schiena e l’altro sulla pancia, usando per esempio una fascia e uno zainetto portabebè. In alternativa, due fasce portabebè.

  • Vestiti uguali o no? Anche se vi piace che i gemelli vadano in giro vestiti allo stesso modo, non farlo diventare una regola. In ogni caso considera che nella vita reale succede questo: uno dei due gemelli si sporcherà e l'altro no. A quel punto avete ancora voglia di cambiare tutti e due i bambini con tutto quello che avete da fare? Dai, non esagerate con il complicarvi la vita! I gemelli monozigoti poi sono contenti se li vestite in modo diverso. E lo sono anche i nonni, che li devono distinguere l’uno dall’altro.

  • All'asilo meglio insieme o separati? È un argomento molto discusso tra i genitori con gemelli. A favore delle classi distinte: i bambini diventano più indipendenti, non si possono tanto isolare come quando sono tra loro, nel caso ideale fanno nuove amicizie, personali. A favore della stessa classe: alcuni gemelli sono quasi inseparabili e per questo due gruppi separati potrebbe essere un trauma. Cercate di capire quale può essere la soluzione migliore per entrambi. Se un gemello sembra dipendente dall’altro potrebbe essere meglio pensare a due classi distinte. Se si trovano bene solo insieme lasciateli vicini.

  • Come trattare i gemelli? E' importante considerarli sempre come due individui distinti. Tre esempi:

Non dite: "Potete apparecchiare la tavola?", ma piuttosto: "Marco, metti i piatti e tu, Chiara, le posate!" Insomma date i compiti a ognuno di loro, chiamandoli per nome. Un giorno lavate, vestite e pettinate per primo uno dei gemelli, il giorno dopo l'altro e così via. A voi non importa l'ordine ma a loro sì. "Ma perché Filippo deve essere il primo per la terza volta oggi?," potrebbe chiedersi l'altro che è sempre il secondo.

Assecondate gli interessi di ogni bambino. Quali sono? Per esempio a Giovanni piace tanto la musica, mentre Ludovico si azzuffa spesso con gli amichetti. Perché allora non iscrivere Giovanni a un corso di preparazione alla musica e Ludovico a un corso di arti marziali?

  • Dobbiamo comprare giochi doppi? Non serve. Anche gli altri fratelli devono condividere i giochi. L'importante è stabilire delle regole chiare: cosa è tuo, cosa è mio, cosa è nostro? I gemelli nella maggior parte dei casi non hanno problemi a condividere mattoncini, macchinine ecc. Finché si possono fidare: “La mia bambola è solo mia. E la mia macchinina anche.”

  • I miei gemelli parlano peggio dei coetanei, ma si capiscono benissimo tra loro. Devo preoccuparmi? No. È normale che i gemelli imparino a parlare un po’ più lentamente degli altri bambini. In media sono in ritardo di sei mesi rispetto ai bimbi di un anno. Perché? In primo luogo, spesso quasi tutti i gemelli sono anche prematuri, e devono recuperare molto. In secondo luogo le ricerche hanno dimostrato che nelle famiglie con gemelli c’è molta mancanza di tempo, quindi si parla meno con il singolo bambino.

Consiglio: inserite nel corso della giornata filastrocche, ombre cinesi e la lettura delle storielle; così, attraverso la ripetizione costante, il bimbo imparerà meglio. Il ritardo nell’apprendimento della lingua all’inizio della scuola si è quasi sempre appianato.

E il segreto della “lingua dei gemelli”? Un paio di gesti, alcune parole abbozzate e i bambini si capiscono al volo. Il motivo? I gemelli si conoscono così tanto che riescono a "leggere" e a capire il linguaggio del corpo in un lampo. Le parole spesso in questo caso sono superflue.

Nella maggior parte dei casi la “lingua dei gemelli” si perde da sola al più tardi durante il terzo anno di età. Se comunque avete l'impressione che i vostri gemelli si isolino attraverso il codice segreto andando nel loro mondo a due e che non progrediscano nel “normale” sviluppo linguistico, per sicurezza chiedete al pediatra se è sensato chiedere l’appoggio di un logopedista.

(articolo tratto da Eltern)

Leggi anche: Gemelli, mini corso di sopravvivenza

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