Angiomi nei neonati: cosa sono
Ne abbiamo sentito parlare spesso e tante sono le domande che ci poniamo circa la macchie sulla pelle del neonato, riguardo alle cause, alla pericolosità, ai trattamenti. In questo articolo scopriamo cosa sono gli angiomi nei neonati.
Gli angiomi o emangiomi si verificano tra il 5 e il 10% dei neonati, rendendoli il tumore benigno più comune dell'infanzia. Si sviluppano in percentuale maggiore nei bambini prematuri o con basso peso alla nascita.
L'angioma si presenta come una macchiolina rossa, dai contorni e dalle dimensioni irregolari che spesso ricorda la forma di una fragola. Per questo comunemente è chiamato "voglia". La maggior parte degli angiomi sono piccoli, innocui, si risolvono da soli e non richiedono alcun trattamento.
Tuttavia, a causa delle loro dimensioni o posizione, una minoranza significativa è potenzialmente problematica, ad esempio quelli che possono causare cicatrici permanenti e deturpazione (gli emangiomi facciali), gli angiomi epatici o delle vie aeree e quelli con potenziale compromissione funzionale (gli emangiomi periorbitali), etc.
Quali sono le caratteristiche degli angiomi
Gli angiomi nei neonati si presentano come chiazze di colore rosso, più o meno scuro, in base alla profondità e solitamente appaiono in rilievo con i margini non regolari. Così come il colore, anche le dimensioni possono essere varie, da pochi centimetri a zone più estese. Generalmente regrediscono spontaneamente nei primi anni dell'infanzia ma talvolta permangono sulla cute per periodi di tempo più lunghi.
Angioma neonato: cause
Perchè i neonati nascono con gli angiomi?
L'angioma è causato da un'elevata proliferazione di natura benigna che ha origine da una cellula endoteliale di un vaso sanguigno, generalmente, un capillare. Tuttavia la sua patogenesei non è ancora completamente definita. Un'ipotesi è che le cellule progenitrici endoteliali circolanti migrino verso luoghi in cui le condizioni sono favorevoli alla crescita.
Le informazioni circa i tempi e la natura della proliferazione e dell'involuzione, i rischi e le nuove opzioni di trattamento sono migliorate nell'ulitmo decennio.
Di conseguenza, gli operatori pediatrici sono in grado di riconoscere quali siano quelli potenzialmente ad alto rischio e quando è necessario un intervento. Questo, attraverso un monitoraggio precoce e frequente nelle prime settimane o mesi di vita del neonato
Angioma neonato: quando scompare
Dopo il primo anno, la maggior parte degli emangiomi tendono a ridursi gradualmente, fino a scomparire tra i 5 e i 10 anni.
In base alla profondità della formazione vascolare, la pelle può tornare perfettamente normale oppure restare un po' grinzosa e molle: questo perché i vasi sanguigni pian piano si riassorbono e vengono sostituiti da un tessuto elastico e fibroso.
Quando preoccuparsi di un angioma
Gli angiomi tendono a scomparire in modo spontaneo, tendenzialmente non sono preoccupanti e non si deve far nulla. Ci sono però dei casi in cui è necessario intervenire con terapie mediche quando l'angioma:
- si manifesta su alcuni punti del volto (palpebre, labbra, naso);
- ha una fase proliferativa molto intensa;
- si presenta sui genitali e tende a ulcerarsi.
Possibili complicazioni degli emangiomi possono verificarsi sia nella fase "di crescita" sia in quella stazionaria. In alcuni casi (5% circa), soprattutto a livello delle labbra e dei genitali, gli emangiomi possono comportare ulcere, sanguinamento o infezione. Se l'emangioma si trova sulla palpebra, invece, potrebbe causare difetti della vista.
Angiomi nei neonati: quali sono i trattamenti
Tendenzialmente la crescita degli angiomi è completata entro i 5 mesi di età. Poiché molti angiomi lasciano cambiamenti cutanei permanenti, esiste la possibilità di intervenire precocemente, entro il primo mese di età, sui bambini che hanno degli angiomi potenzialmente problematici. Si può intervenire con farmaci per favorire l'involuzione mentre l'intervento con chirurgia e/o il trattamento laser sono più utili per il trattamento delle alterazioni cutanee residue dopo l'involuzione e, meno comunemente, possono essere considerate prima per il trattamento di alcuni emangiomi.