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Come si puliscono le orecchie del neonato?

di Valentina D'Andrea - 18.11.2021 - Scrivici

orecchie
Fonte: Shutterstock
Le orecchie del neonato vanno pulite sono nella parte più esterna, quella del padiglione auricolare. Per lavarle basta un po' di acqua e un sapone delicato

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A differenza di quanto si fa con i bambini un po' più grandicelli, l'igiene del neonato richiede qualche accortezza in più. Per la pulizia delle orecchie, ad esempio, è necessario procedere con delicatezza, limitandosi alla parte esterna, il padiglione auricolare, ed evitando assolutamente di andare in profondità.

Pulizia delle orecchie: il cerume va rimosso?

Il cerume presente nelle orecchie viene spesso percepito come "sporco". In realtà si tratta di una sostanza grassa cerosa che viene prodotta da alcune ghiandole, dette appunto ceruminose, e che ha lo scopo di mantenere morbida e lubrificata la parte esterna del condotto uditivo. In questo modo l'orecchio non va incontro a secchezza. Il cerume, inoltre, avendo un pH acido, protegge l'orecchio da agenti esterni come germi e batteri.

Una volta secreto, il cerume viene sospinto automaticamente verso l'esterno da delle minuscole ciglia che si trovano nel canale auricolare, in una sorta di auto-detersione che quindi non richiede operazioni supplementari di pulizia.

Ma ora passiamo alle questioni pratiche: come si puliscono le orecchie del neonato? Vediamolo insieme.

Come pulire le orecchie del neonato

La prima cosa da sapere, come sottolinea il Ministero della Salute, è che la pulizia delle orecchie del neonato "si limita al padiglione esterno e all'accesso del condotto uditivo". Non bisogna quindi per nessun motivo cercare di pulire più in profondità perché la parte interna dell'orecchio, in condizioni normali, si "autopulisce". Sono tre i motivi principali per non inserire alcun oggetto, come i classici cotton fioc, per pulire le orecchie del neonato:

  1. potrebbero staccarsi dei pezzettini, ad esempio di cotone idrofilo o di carta igienica e rimanere nell'orecchio causando fastidi e infezioni;
  2. il neonato potrebbe muoversi bruscamente e si potrebbe quindi rischiare una lesione del timpano.
  3. oggetti come i cotton fioc non fanno altro che spingere il cerume e compattarlo, formando potenzialmente un tappo di cerume.

No categorico quindi ai cotton fioc, il cui unico uso concesso, come indicato anche nelle confezioni, è quello nelle pieghe del padiglione auricolare esterno.

Acqua tiepida e po' di detergente sono più che sufficienti

Ora passiamo alla pratica: il consiglio è di pulire le orecchie del neonato quando si fa il bagnetto così da non doverlo "disturbare" in un secondo momento. Ad ogni bagnetto, infatti, un po' di acqua e sapone entra sempre nel condotto uditivo e porta via il cerume in esubero.

Se invece la pulizia delle orecchie avviene in un momento diverso, allora basterà utilizzare un po' di acqua tiepida e un detergente delicato, limitandosi comunque a condurre l'operazione dove si può arrivare agevolmente con il dito. Per semplificare la manovra si può utilizzare una garza pulita, inumidita con acqua tiepida.

Che la pulizia avvenga durante il bagnetto o in un secondo momento, è importante ricordarsi di asciugare le orecchie. Ci si può aiutare con l'angolo di un asciugamano oppure con una garzina sterile, basta chenon restino residui di sapone e che le orecchie vengano asciugate bene.

Per pulire le orecchie del neonato non sono invece necessari prodotti specifici come spray auricolari, soluzione fisiologica o cotton fioc. 

È vero che alcuni neonati producono più cerume?

È vero, alcuni bimbi producono più cerume di altri e se il cerume è in eccesso il neonato potrebbe provare fastidio. In questo caso è sempre meglio consultare il pediatra che valuterà se il comune lavaggio delle orecchie è sufficiente o se è il caso di usare alcuni prodotti particolari.

Rivolgetevi al pediatra anche se il neonato piange o si tocca spesso le orecchie perché potrebbe trattarsi di un'infezione.

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Altre fonti utilizzate per l'articolo: materiale informativo dell'Ospedale Meyer di Firenze; materiale informativo dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

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Revisionato da Francesca De Ruvo

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