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Fontanella neonato, quando si chiude e a cosa serve?

di Valentina D'Andrea - 02.11.2020 - Scrivici

fontanelle
Fonte: shutterstock
In mezzo alla testina del neonato c'è una zona morbida: è normale? Questa zona si chiama fontanella ed è normale che ci sia

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Fontanella neonato

La zona che si avverte morbida ed elastica al tatto è comunemente detta "fontanella" ed è normale che ci sia. Si tratta di una membrana fibrosa, situata nello spazio che divide le ossa che formano il cranio non sono ancora saldate tra loro.

A che cosa servono le fontanelle

Questa peculiarità serve a garantire al bambino di nascere: per passare attraverso lo stretto canale del parto le ossa piatte del cranio, grazie al fatto di non essere ancora saldate, possono accavallarsi un pochino. Nei primi mesi di vita, la mobilità delle ossa del cranio serve ad assicurare al cervello la possibilità di crescere senza subire compressioni.

Le fontanelle più marcate sono due:

  • l'anteriore, quasi all'apice della testina, ha la forma di un rombo e una lunghezza di circa quattro centimetri.
  • La posteriore, in prossimità della nuca, può essere così piccola da risultare difficile da individuare.

Ci sono inoltre altre fontanelle, tutte di dimensioni modestissime, tra le varie ossa piatte del cranio.

Quando iniziano a chiudersi le fontanelle nel neonato?

Le fontanelle cominciano a chiudersi intorno al secondo mese di vita. La fontanella anteriore può rimanere anche fino ai 18 mesi di vita, mentre in genere la posteriore sparisce, in seguito alla saldatura delle ossa, molto prima.

Le membrane che costituiscono le fontanelle sono molto robuste: non meno della parte ossea circostante. Fermo resta che i bambini vanno maneggiati con dolcezza (a prescindere dalle fontanelle) e protetti dagli incidenti che possono esporli a traumi.

#Non è vero che le fontanelle sono delicatissime ed è meglio non toccarle. Di fatto sono resistenti ed elastiche, quindi possono sopportare tranquillamente il normale tocco di una mano.

Fino a quando è presente, la fontanella può essere considerata la spia dello stato di benessere del cervello: se pulsa in modo vistoso e la zona appare gonfia e/o arrossata e, soprattutto, il bambino ha la febbre, appare lamentoso, abbattuto, poco reattivo bisogna andare al Pronto Soccorso.

C'è un altro segno da non trascurare quando il bambino ha la febbre: l'affossamento della fontanella, che può esprimere uno stato di disidratazione. Il bambino può cioè avere perso troppi liquidi attraverso la sudorazione, a causa dell'elevata temperatura del corpo oppure del vomito o della diarrea. Anche in questo caso è meglio andare subito al Pronto Soccorso.

#Non è vero che fino a quando la fontanella è aperta è più facile che il bambino si disidrati se gli viene la febbre. È invece vero che più il bambino è piccolo più il rischio di disidratazione è alto.

(Consulenza della Società italiana delle Cure Primarie Pediatriche)

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