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L'importanza di sensibilizzare sulla Shaken Baby Syndrome

di Nostrofiglio Redazione - 03.04.2024 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Domenica 7 aprile Terres des Hommes segnala la prima giornata sulla prevenzione della Shaken Baby Syndrome, una forma di trauma cerebrale infantile

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La prima giornata sulla Shaken Baby Syndrome

Terre des Hommes si impegna da sempre nella tutela dei minori. In collaborazione con la SIMEUP (Società Italiana di Medicina di Emergenza Pediatrica) e con il sostegno di ANPAS, FIMP e della Rete Ospedaliera contro il Maltrattamento Infantile, sarà presente il 7 aprile in oltre 25 città italiane con punti informativi sulla Shaken Baby Syndrome (o sindrome del bambino scosso) e su come prevenirla. 

L'iniziativa porterà per la prima volta nelle città coinvolte la campagna NONSCUOTERLO! lanciata da Terre des Hommes nel 2017 e già diffusa durante eventi istituzionali, corsi di formazione e sensibilizzazione di genitori, operatori sanitari e strutture per l'infanzia.

La Shaken Baby Syndrome, una forma di trauma cerebrale che può colpire i neonati se scossi violentemente, può causare coma o addirittura la morte in 1 caso su 4. I bambini più a rischio sono quelli tra le 2 settimane e i 6 mesi di vita, periodo di massima intensità del pianto del lattante, evento che può portare genitori o caregiver a compiere manovre inconsulte, come lo scuotimento. Questo emerge dalla "Prima indagine sui casi di bambini e bambine vittime di Shaken Baby Syndrome in Italia", realizzata da Terre des Hommes con la Rete ospedaliera per la prevenzione del maltrattamento infantile.

NONSCUOTERLO

"Spesso i genitori - o chi si trova a dover gestire un neonato - non conoscono i rischi a cui può portare scuotere il proprio bambino e talvolta, estenuati da un pianto che nei primi mesi di vita può apparire inconsolabile, rischiano di incorrere in comportamenti scorretti, che possono rivelarsi molto pericolosi. Per questo è fondamentale diffondere la conoscenza del fenomeno e avere una giornata dedicata a questo scopo." Spiega Federica Giannotta, Responsabile Advocacy e Programmi Italia di Terre des Hommes

Dalla "Prima indagine sui casi di bambini e bambine vittime di Shaken Baby Syndrome in Italia" emerge, inoltre, che molti dei bambini colpiti da questa sindrome, 1 caso su 3, erano stati già condotti in Pronto Soccorso e presentavano altri segni di maltrattamento.

"Tenere viva negli operatori di pronto soccorso la sensibilità verso il fenomeno del maltrattamento all'infanzia è fondamentale per poter riconoscere precocemente i sintomi della Shaken Baby Syndrome, ma soprattutto per fare prevenzione, fornendo i giusti messaggi ai genitori" conclude Stefania Zampogna, Presidente SIMEUP.

Gli infopoint di NONSCUOTERLO

I punti informazione sulla Shaken Baby Syndrome saranno, domenica 7 aprile, in Abruzzo a Chieti, L'Aquila, Pescara e Teramo, in Basilicata a Potenza, in Calabria a Cetraro e Molochio, in Campania a Napoli, in Liguria a Genova, in Lombardia a Milano e Brescia, in Molise a Campobasso, in Piemonte a Torino, Ovada, Savigliano, Alessandria e Cuneo, in Puglia a Bari, a Corato e a Foggia, in Sardegna a Cagliari, in Sicilia a Palermo, Messina e Catania, Trapani e Siracusa, in Toscana, a Firenze, in Trentino-Alto Adige, a Merano e Lana, in Umbria a Foligno e in Veneto a Padova, Vicenza, Rovigo e Venezia.

L'elenco aggiornato con tutte le città coinvolte è su nonscuoterlo.it

La "Shaken Baby Syndrome" (SBS) è una grave forma di maltrattamento fisico che colpisce principalmente bambini al di sotto dei 2 anni di vita, causata da violente scosse inflitte al bambino in risposta al suo pianto inconsolabile. Queste scosse possono provocare lesioni cerebrali gravi, poiché nei primi mesi di vita i muscoli cervicali dei neonati sono ancora deboli e non riescono a sostenere la testa. Di conseguenza, il movimento violento può far muovere il cervello liberamente all'interno del cranio, causando lesioni molto serie come ecchimosi, gonfiore e sanguinamento dei tessuti cerebrali.

E' difficile stimare la reale incidenza della Shaken Baby Syndrome in Italia. La diagnosi è complicata e mancano, purtroppo, dati epidemiologici a livello europeo. Si stima, anche se non esistono dati certi del fenomeno, che in Italia l'incidenza possa essere di 3 casi ogni 10.000 bambini di età inferiore ad 1 anno [Fonte: SIN (Società Italiana Neonatologia)].

Ma potrebbero essere molti di più: solo Ospedale Regina Margherita di Torino, nel 2017, sono stati registrati 6 casi.

La campagna

NONSCUOTERLO! è promossa dalla  Fondazione Terre des Hommes in collaborazione con la Rete Ospedaliera per la Prevenzione del Maltrattamento Infantile composta da diverse eccellenze ospedaliere italiane: Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, Ospedale Vittore Buzzi di Milano, Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova, IRCCS Istituto Giannina Gaslini di Genova, Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer IRCCS di Firenze, Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Giovanni XXIII di Bari, Ospedale Santobono - A.O.R.N. Santobono-Pausilipon di Napoli.  Ha ottenuto negli anni importanti riconoscimenti, tra cui il patrocinio dell'Autorità garante per l'Infanzia e l'adolescenza (AGIA), della Società Italiana di pediatria (SIP), dell'Associazione Ospedali pediatrici Italiani (AOPI), del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e della Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica (SIMEUP), nel 2023 la campagna ha avuto riconoscimento come partner ufficiale del National Center of Shaken Baby Syndrome, il più importante centro al mondo di studio sulla SBS.

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