Dal momento in cui il bambino inizia ad afferrare e a tenere in mano gli oggetti, bisogna attendersi che metta in bocca qualunque cosa riesca a prendere. È questo uno dei modi che i neonati utilizzano per scoprire il mondo e costituisce la prima fase della conoscenza: leccare, succhiare, mordicchiare permette infatti di acquisire ancora più informazioni sulla realtà circostante e, quindi, di appropriarsene meglio di quanto consente il solo tatto.
Va da sé che è bene evitare che afferri oggetti sporchi e li succhi, anche se specialmente in casa non occorre preoccuparsi eccessivamente perché il numero di batteri che può contaminare un giocattolo o un ciuccio caduto a terra non è mai così alto da scatenare infezioni. Diverso è il caso dei cibi mal conservati o scaduti, come per esempio le salse e le creme a base di uova, dove germi come la salmonella possono scatenare infezioni anche gravi. Riguardo alle malattie dell’apparato respiratorio, come il raffreddore e l’influenza, il contagio avviene invece entrando in contatto con le goccioline di saliva delle persone malate.
#Non è vero che è necessario sterilizzare continuamente tutti i suoi giocattoli. Il bambino non si ammala perché mette in bocca un oggetto caduto a terra, mentre può ammalarsi mangiando cibi scaduti o mal conservati o entrando a stretto contatto con persone portatrici di infezioni.
(Consulenza della Società italiana delle Cure Primarie Pediatriche)

Lo sviluppo del bambino nel primo anno di vita
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