Il neonato respira con un rantolo
Il neonato respira con un rantolo: ha la bronchite o peggio la bronchiolite? Quando preoccuparsi e chiamare il pediatra? Cerchiamo dic apirne di più con la consulenza dei pediatri della Società italiana delle Cure Primarie Pediatriche.
Respiro del neonato, quando preoccuparsi?
Il respiro rumoroso non va mai sottovalutato, anche se quasi sempre dipende dalla presenza di muco nel nasino e, quindi, non è un segnale significativo.
Se si associa un sibilo o si ha la sensazione che il bambino sia in affanno bisogna rivolgersi tempestivamente al pediatra. Il bambino potrà così essere sottoposto all'auscultazione dei bronchi, che permette al pediatra di avere una prima idea dell'origine del problema.
In generale, il respiro affannoso, associato a rumore o fischi, è dovuto a un temporaneo restringimento dei bronchi che può essere determinato dal contatto con virus, batteri o sostanze irritanti. È importante, inoltre, prestare attenzione alle condizioni generali del bambino: se ha appetito, è vivace, reattivo non c'è da preoccuparsi. Per contro, se è lamentoso, abbattuto, senza appetito la situazione non va trascurata, quindi si deve sentire il pediatra.
- Consulenza della Società italiana delle Cure Primarie Pediatriche
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E' asma?
Come si legge su MSD Manuals fino a qualche anno fa i pediatri tendevano a classificare il respiro sibilante o affannoso del neonato come un episodio di asma, ma in realtà si è scoperto che solo una piccola percentuale di bambini poi diventavano effettivamente asmatici con il passare degli anni.
Nella maggior parte dei bambini, quindi, gli episodi di respiro sibilante terminano intorno ai 6-10 anni.
La causa più comune di questi episodi sporadici di respiro sibilante è un'infezione virale.
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Revisionato da Francesca Capriati