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Il bambino vuole provare il cibo degli adulti: posso fargli assaggiare delle cose?

di Valentina D'Andrea - 03.06.2015 - Scrivici

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Fonte: Contrasto
La curiosità nei confronti di quello che mangiano gli adulti e tutte le manifestazioni che la esprimono, come per esempio tendere le manine verso il cibo, sono da considerare un segno che il bambino è pronto per lo svezzamento, cioè per cominciare a mangiare i primi alimenti diversi dal latte.

La curiosità nei confronti di quello che mangiano gli adulti e tutte le manifestazioni che la esprimono, come per esempio tendere le manine verso il cibo, sono da considerare un segno che il bambino è pronto per lo svezzamento, cioè per cominciare a mangiare i primi alimenti diversi dal latte.

Dai sei mesi in avanti lo si può accontentare, a patto che l’alimento che vuole assaggiare appartenga alla categoria dei “cibi sani e adatti a un piccolino”. Ne fanno parte la carne, i formaggi magri, il pesce, il pane, la pasta, il riso, la frutta, la verdura (compresi i legumi). Ne sono esclusi i cibi salati, i salumi, le salse, gli intingoli, le fritture, tutte le pietanze molto elaborate. Leggi tutto sull'Autosvezzamento

#Non è vero che lo svezzamento va iniziato necessariamente con la frutta né che con l’introduzione degli alimenti solidi il latte materno non sia più tanto utile. Anzi, pare che il latte materno favorisca una buona tolleranza ai vari alimenti introdotti.

(Consulenza della Società italiana delle Cure Primarie Pediatriche)

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