Si gratta in continuazione e ha la pelle un po’ ruvida: come mai?
Può trattarsi di dermatite atopica, un problema relativamente comune nei primi anni di vita e dovuto a una particolare vulnerabilità della pelle, influenzata dalla genetica. Spesso, nelle
famiglie dei bambini che ne sono colpiti, si riesce a individuare almeno un parente stretto che è interessato (o lo è stato) dal disturbo. La maggior parte dei lattanti con dermatite atopica migliora crescendo (verso i tre anni), ma la malattia può continuare durante l'infanzia fino all'età adulta.
La dermatite atopica si manifesta con la comparsa di puntini o chiazze rosate, pelle secca
e ruvida, spesso accompagnati da prurito. Si associa una generale secchezza della cute e una tendenza a squamarsi con facilità. I sintomi sono spesso scatenati da fattori ambientali esterni, dal contatto con materiale o sostanze che risultano irritanti anche se magari non lo sono in assoluto. Tra queste la lana ruvida, i tessuti sintetici, i detergenti aggressivi o troppo profumati.
La diagnosi spetta comunque al pediatra. Per quanto riguarda gli accorgimenti da seguire, è
raccomandato l’uso di detergenti specifici, non profumati, oleosi o a base, per esempio, di sapone di Marsiglia e di creme idratanti ed emollienti dopo il bagno. Il bambino non deve essere lasciato a lungo immerso nell’acqua e va asciugato tamponando la pelle (e non sfregandola). Le unghie del bambino vanno tenute molto corte per evitare che si ferisca grattandosi. Se il prurito è molto intenso o la pelle molto irritata può essere opportuno ricorrere a creme a base di cortisone: spetta comunque al pediatra stabilire il tipo di cura.
Revisionato da Marzia Rubega