Isolato il primo caso di virus sinciziale in un neonato
E' stato isolato il primo caso autoctono del virus sinciziale respiratorio (Vrs) a Roma, in un neonato di tre mesi ricoverato presso il Policlinico Umberto I. L'annuncio è stato fatto da Fabio Midulla, presidente della Società italiana malattie respiratorie infantili (Smri).
Questo caso rappresenta l'inizio dell'epidemia stagionale da Vrs. In precedenza, un altro caso di Vrs era stato confermato in una bambina proveniente dalla Danimarca, che è stata ricoverata nello stesso ospedale, ma si trattava di un caso di importazione. Il virus può causare forme gravi, pertanto è importante adottare misure di prevenzione primaria, come:
- mantenere i neonati lontani da persone influenzate,
- lavare frequentemente le mani,
- promuovere l'allattamento al seno
- evitare il fumo e l'inquinamento indoor.
Al momento, la prevenzione primaria rappresenta l'unico modo per combattere il virus, in attesa dell'eventuale disponibilità di un nuovo anticorpo monoclonale per la terapia, anche se il primo anticorpo monoclonale è indicato solo per bambini con gravi comorbilità.
Il virus respiratorio sinciziale (VRS) è un agente virale ampiamente diffuso a livello globale. Questo virus è in grado di trasmettersi a individui di tutte le età, ma si manifesta in maniera particolarmente aggressiva nei neonati, soprattutto durante il primo anno di vita. Il suo nome deriva dalla sua capacità distintiva di formare agglomerati di cellule noti come "sincizi" quando viene osservato in condizioni di coltura adeguate.
Come si legge in questo documento del Simri, "si tratta di un virus respiratorio della famiglia dei Paramyxoviridae, formato da una singola catena di RNA che sintetizza 11 proteine, ciascuna con una differente funzione. Le proteine più importanti, perché più stimolano la risposta immunitaria dell'ospite, sono rappresentate dalla proteina G (che permette al virus di legarsi ai recettori delle cellule dell'epitelio respiratorio e distingue in due sottogruppi A e B il sierotipo virale), e la proteina F (di fusione, responsabile della formazione dei sincizi cellulari e molecola bersaglio del "vaccino" anti-VRS).
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Contagio
Il contagio si verifica principalmente attraverso il contatto diretto tramite le mani, mentre la trasmissione respiratoria è meno comune. È anche possibile che l'agente virale si diffonda attraverso oggetti o superfici contaminate poiché il virus può rimanere attivo per molte ore su superfici come tavoli, maniglie delle porte, giocattoli e culle. Pertanto, si consiglia di adottare una corretta igiene delle mani, evitare il contatto ravvicinato con persone infette e la condivisione di utensili, oltre a pulire le superfici potenzialmente contaminate.
L'infezione da virus sinciziale respiratorio (VRS) colpisce principalmente i lattanti nel loro primo anno di vita, ma può interessare individui di tutte le età. Ciò è dovuto al fatto che, a differenza di altri agenti virali, il VRS non fornisce immunità a lungo termine. Di conseguenza, una persona può contrarre l'infezione più di una volta nel corso della vita. Questa è la ragione per cui i bambini spesso si infettano quando vengono esposti a adulti o fratellini con sintomi di raffreddore lieve.
Nelle nostre zone si diffonde prevalentemente tra novembre e marzo.
Il virus sinciziale respiratorio (VRS) è il principale agente responsabile della bronchiolite acuta virale, una infezione che colpisce i bambini nel loro primo anno di vita. La bronchiolite è anche la principale causa di ospedalizzazione nei neonati. Questa malattia è stagionale e si caratterizza per sintomi come febbre, rinite, tosse secca e, in alcuni casi, può provocare difficoltà respiratorie.
Il picco dei sintomi respiratori, tra cui la tosse secca e la possibile disidratazione, si verifica tipicamente 3-5 giorni dopo l'inizio della malattia. Durante questa fase, il bambino potrebbe mostrare un aumento della frequenza respiratoria e segni di difficoltà respiratoria.
La bronchiolite di lieve o moderata entità può essere gestita prevalentemente a casa, con una stretta supervisione da parte dei genitori e un adeguato monitoraggio clinico.
È essenziale informare il pediatra in modo tempestivo sull'evoluzione della malattia. Il pediatra fornirà indicazioni per recarsi al pronto soccorso in caso di segni di allarme o sintomi che potrebbero indicare un peggioramento o una maggiore gravità della condizione.
Per approfondire:
- Linee guida sulla bronchiolite dell'Associazione dei pediatri americani;
- Materiale informativo sul portale dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù;
- Linee guida sulla bronchiolite del NICE britannico (qui la versione italiana)
- Infezione da virus respiratorio sinciziale (VRS)
- Le infezioni da virus respiratorio sinciziale (RSV)