Morbida, liscia, perfetta: così ci aspettiamo la pelle del neonato e invece non è sempre così. Possono esserci piccoli foruncoli o piccole bollicine bianche, arrossamenti, squame giallastre sulla testa o dietro le orecchie. In questo caso si tratta della crosta lattea o dermatite seborroica.
Indice di questo articolo:
In breve: che cos'è la crosta lattea
Che cos'è
Il nome scientifico corretto è in realtà dermatite seborroica, una condizione infiammatoria della pelle causata da un'aumentata produzione di sebo (cioè grasso) da parte delle ghiandole sebacee.
Come si manifesta
Si tratta di una forma di dermatite caratterizzata dalla comparsa di squame giallastre in genere localizzate sul cuoio capelluto, la fronte, le arcate sopraccigliari e le regioni dietro le orecchie. Nelle forme più estese può esserci anche un eritema che interessa viso, collo, tronco e area inguinale. In genere il bambino non soffre di prurito o altri disagi.
Da cosa dipende
La crosta lattea è dovuta all'attività delle ghiandole sebacee che lavorano su stimolazione degli ormoni materni, trasmessi al bambino durante la gestazione.
Crosta lattea, i falsi miti
Crosta lattea e allattamento materno
C'è la credenza che la dermatite seborroica rappresenti una reazione del cuoio capelluto a un eccesso di latte ingerito o un latte materno eccessivamente grasso. In realtà, la crosta lattea non c'entra nulla con l'allattamento: si chiama così perché è tipica dei lattanti, visto che compare in genere intorno ai 2/3 mesi di vita, per poi scomparire intorno al sesto.
Crosta lattea e alimentazione della mamma
Un'altra falsa credenza riguarda il presunto collegamento tra crosta lattea e alimentazione della mamma, se questa allatta al seno il suo bambino. Di nuovo, niente di ciò che mangia o non mangia la mamma può influenzare, attraverso il latte, la comparsa di crosta lattea.
Crosta lattea e altre dermatiti
La crosta lattea è molto comune e la sua manifestazione non è un indizio del fatto che il bimbo, una volta diventato più grandicello, soffrirà di altre forme di dermatite. E' vero però che quando la crosta lattea si mantiene anche oltre l'anno e mezzo di vita, c'è un maggio rischio di psoriarsi o dermatite atopica.
Come comportarsi
Cose da fare
- Nelle forme più lievi si può anche non fare nulla, o limitarsi ad applicare un olio (per esempio di mandorle dolci) o una crema emolliente che aiuti a rimuovere le squame senza però traumatizzarle;
- eventualmente si può facilitare con una spazzola molto morbida l'allontanamento di squame già distaccate;
- per il lavaggio dei capelli, meglio preferire detergenti a base oleosa o arricchiti da sostanze emollienti;
- nelle forme più gravi conviene consultare il medico specialista, che potrebbe consigliare creme a base di cortisone da utilizzare localmente.
Cose da non fare
- la rimozione meccanica delle squame, con pettinini o altro, che può aggravare la situazione;
- lavare i capelli troppo spesso e con detergenti aggressivi;
- lasciare il piccolo con le unghie troppo lunghe, che potrebbero accidentalmente rimuovere le squame in modo traumatico, favorendo la formazione di altre croste.
Per saperne di più:
- la crosta lattea del neonato, cause e rimedi naturali;
- dermatite seborroica nei bambini, le foto per riconoscerla;
- il primo mese del neonato;
- il terzo mese del neonato.
Fonti per questo articolo: materiale del sito informativo di medicina WebMd, materiale informativo della Mayo Clinic americana.