Macchia Mongolica nei bambini e nei neonati: cos’è e cosa sapere
La Macchia Mongolica, detta anche "macchia blu della Mongolia", in dermatologia viene definita "melanocitosi dermica congenita in regione lombo-sacrale", una particolare voglia che si distingue per il suo tipico colorito bluastro. In poche parole, non è altro che una piccola variazione estetica che generalmente si avvista nella schiena e nelle natiche dei bambini, ma che in alcuni casi può spaventare parecchio i genitori. Ma di cosa si tratta precisamente, quali sono le cause e cosa bisogna fare per far sì che non crei problemi?
Cos’è e perché si forma la Macchia Mongolica
Facciamo una premessa: se il bambino presenta una chiazza di questo tipo non c'è bisogno di allarmarsi. La Macchia Mongolica, infatti, è una voglia spesso già presente al momento della nascita e che fa semplicemente apparire una porzione di pelle di colore bluastro o marrone scuro, grigia o nerastra.
Il suo nome deriva dal fatto che è molto diffusa nella popolazione della Mongolia, dove fino al 90% dei più piccoli mostra queste macchie sin da principio. Alcuni studi pubblicati su Indian Journal of Dermatology, hanno dimostrato che le Macchie Mongoliche sono presenti nel 9,5% dei bambini caucasici, nel 46,3% dei bambini ispanici e nel 96,5% dei bambini di colore.
A scatenarne la formazione sono i melanociti, le cellule dell'epidermide che aiutano a determinare il colore della nostra pelle, che rimangono bloccate nel derma dell'embrione in via di sviluppo.
La buona notizia è che la Macchia Mongolica è di tipo benigno, anche se è bene sapere che esiste una possibilità rarissima che evolva in forma maligna
Formazione e trattamento della Macchia Mongolica nei neonati
Le Chiazze Mongoliche sono segni di nascita che molto spesso compaiono dietro la schiena e/o all'altezza dell'osso sacro. Tuttavia, possono essere individuate su altre parti del corpo, come spalle, braccia, polsi, gambe, caviglie e addome laterale.
Fortunatamente il nuovo venuto al mondo non percepisce alcun fastidio in quanto, nella maggior parte dei casi, sono asintomatiche.
Ma nell'eventualità in cui si dovessero verificare episodi ripetuti di prurito, questi potrebbero essere causati da una possibile evoluzione della voglia.
Il neonato, però, non ha bisogno di cure poiché le Macchie Mongoliche spariscono quasi sempre da sole. Sarà compito del pediatra monitorare lo stato e l'evoluzione delle stesse.
Quando spariscono: le chiazze nei bambini
Come dicevamo in precedenza, tendenzialmente compaiono nel momento in cui si viene al mondo, ma ci sono casi in cui possono presentarsi nei primi mesi di vita e a prescindere dal sesso.
Intorno all'età di 1 anno raggiungono la maggior pigmentazione, per poi cominciare a sbiadire fino a svanire del tutto prima dei 6 anni. Tuttavia, ci sono casi in cui la macchia - definita di tipo estensivo - sparisce molto lentamente perdurando fino alla pubertà oppure, ma in circostanze eccezionali, non regredendo mai.
Ciò vuol dire che nella maggioranza delle situazioni non c'è da preoccuparsi poiché si tratta di una questione puramente estetica che con il tempo si corregge da sola. Il bambino, infatti, non è assolutamente infastidito e non sente dolore.
Se e quando bisogna preoccuparsi
Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che in un minuscolo numero di casi la Macchia Mongolica è stata associata a una serie di malattie rare come, per esempio:
- malattia di Hurler;
- sindrome di Hunter;
- malattia di Niemann-Pick;
- mucolipidosis;
- mannosidosi.
Un condizione che potrebbe verificarsi - ma ricordiamo in casi rarissimi - nei bambini le cui macchie sono grandi, diffuse, o su aree al di fuori della zona della schiena e dei glutei.
In conclusione, se il bimbo è controllato dal medico e non presenta problemi di salute, le Macchie Mongoliche non dovrebbero essere motivo di preoccupazione. Nell'eventualità in cui dovessero persistere anche da adulti, starà a loro decidere di accettarle o prendere in considerazione le diverse opzioni di rimozione cosmetica.