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Attraverso lo sguardo (e l’ascolto dei suoni) il neonato acquisisce a poco a poco esperienza e comprensione del mondo che lo circonda. Dalle prime settimane di vita comincia a distinguere prima il volto e poi gli oggetti e il suo interesse per quello che vede diventa progressivamente più vivo e più grande. La capacità di concentrarsi su una voce o su un oggetto e, più in generale, di prestare attenzione a quanto si svolge intorno a lui gli permette di arricchire progressivamente il suo bagaglio di informazioni.
Assorto nei suoi pensieri, documentati da studi condotti sull’attività cerebrale dei piccolissimi, il bambino sostiene e asseconda i processi di apprendimento, diventando ogni giorno più abile anche sotto il profilo della socialità. A questo proposito, a partire dal mese di vita inizia a capire le dinamiche della conversazione e a imitarle, aprendo e chiudendo la bocca quando qualcuno gli parla a poca distanza dal viso.
#Non è vero che per favorire la sua capacità di concentrazione conviene stare il più possibile in silenzio quando si è con lui. Parlargli, cantargli una canzoncina, recitargli una filastrocca è comunque il modo migliore per favorire i processi di socializzazione e di apprendimento.

Come capire il linguaggio del bebè
vai alla galleryDifficile comunicare senza parole. Eppure i neonati ci riescono! Già nei primi mesi, con la posizione delle manine o con il corpo cercano di farci capire cosa vogliono e come si sentono.
(Consulenza della Società italiana delle Cure Primarie Pediatriche)