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Dialogare con il bebè, ecco perché è importante

di Sveva Galassi - 15.02.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Ci sono vari e buoni motivi per dialogare con il bebè, anche se all'inizio vi sembra che lui non capisca. Ne ha parlato la giornalista spagnola Ana Hanssen, la quale ha spiegato che descrivere situazioni e sentimenti al piccolo è essenziale per il benessere emotivo del bambino.

In questo articolo

L'idea che il neonato non capisca o "non si accorga" perché è piccolo e non parla è ormai messa in discussione da molti. Il fatto che il piccolo non abbia ancora la capacità di esprimersi verbalmente non significa che non capisca tutto ciò che accade intorno a lui.

Secondo la giornalista Ana Hanssen, autrice di un articolo pubblicato sul sito spagnolo Babycenter.com, usare il nostro linguaggio per descrivere situazioni e sentimenti è essenziale per il benessere emotivo del bambino.

È importante, per esempio, per le neomamme parlare con i neonati dei piccoli dettagli e delle routine della vita quotidiana e delle emozioni travolgenti che a volte le invadono dopo il parto: «Sì, piccola mia, avere un pannolino bagnato è scomodo, cambiamoci». Oppure «Salutiamo papà che parte per lavoro», «Tu stai con la nonna per due ore, mentre io vado dal dottore» oppure «Adesso andiamo al mercato, un posto dove ci sono luci e tanta gente».

Parlare al bebè è importante

Non è un'ottima idea lasciare il bebè con altre persone e sparire senza spiegare per rendere le cose "più facili". Anche qualcosa che a noi sembra normale (come la visita di un membro della famiglia) potrebbe essere stressante per un bambino, quindi il piccolo deve essere preparato. Altrimenti, ciò potrebbe causare angoscia.

Succede anche a noi adulti: se il nostro compagno deve essere a casa ad una certa ora per mangiare, e se, dopo averlo aspettato tanto tempo, ci chiama per dirci che è in ritardo perché ha litigato con il capo, sicuramente gli diremo con un po' di rabbia: «Avresti potuto avvisare prima». Ma se quella persona ci chiama e ci dice in anticipo che tarderà, noi saremo più rilassate.

Anche noi adulti vogliamo sapere in anticipo se qualcuno viene a casa nostra a una certa ora.

Succede anche ai bambini ed è molto bello poter essere i loro "narratori". Inoltre, ci rende consapevoli del presente e può essere terapeutico.

La giornalista ha affermato: «Tra i ricordi più belli dei miei giorni di madre ci sono i momenti di solitudine con i miei bambini. Visti da fuori avrebbero potuto sembrare monologhi, ma per me sono stati invece i dialoghi più belli che abbia mai avuto in tutta la mia vita. Mi bastava guardare i volti dei miei bambini mentre ascoltavano le mie descrizioni mentre li lavavo durante il bagno, o spiegavo loro perché ero allegra».

Non perdete quindi l'occasione di parlare al vostro bambino: è un modo per stimolarlo, per dimostrargli tutto il vostro amore e la vostra empatia, e per prepararlo al mondo esterno.

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