Chi è la puericultrice? Che lavoro fa? Sicuramente ne avrete sentito parlare: si tratta di una figura professionale oggi molto richiesta ed estremamente utile ai neo genitori. Scopriamo di più.
Puericultrice, chi è
Per comprendere bene chi è la puericultrice e cosa fa, occorre capire anzitutto cos'è la puericultura.
Il termine puericultura deriva dal latino puer (fanciullo) e da cultura. Indica quella branca della medicina, o meglio della pediatria, che si occupa della protezione del bebè dopo il concepimento, fino alla nascita (puericultura prenatale), e dopo la nascita (puericultura postnatale, della prima infanzia -da 0 a 2 anni-, della seconda infanzia -dai 2 ai 6 anni- e della terza infanzia -dai 6 ai 12 anni-).
Il settore della puericultura riguarda, nello specifico, il riconoscimento precoce delle malattie, l'applicazione di adatte norme di igiene, il controllo della crescita fisica e psichica del bebè fino al periodo della pubertà.
Dunque la puericultrice o il puericultore sono degli operatori sanitari ed educativi, specializzati eventualmente in un ambito specifico (es. psicologico, motorio, ludico, ecc.), che seguono ed aiutano i futuri genitori nella fase prenatale e neonatale, supportandoli anche durante l'epoca postnatale nella crescita psichica e fisica del bambino (generalmente fino ai 6 anni d'età, anche se la puericultura comprende anche la fascia 6-12), dando sostegno soprattutto nei momenti di difficoltà.
Per ottenere questo titolo occorre frequentare una scuola di formazione o un corso specifico della durata di un anno, sostenendo poi un esame di Stato dinanzi ad una commissione scelta dal Ministero.
Puericultrice, cosa fa
La puericultrice e il puericultore svolgono i compiti elencati di seguito.
- NELLA FASE PRENATALE: le puericultrici e i puericultori forniscono ai neo genitori le informazioni corrette al fine di una adeguata prevenzione; offrono alla donna in gravidanza supporto nella cura sanitaria e igienico-alimentare, verificando l'eventuale manifestazione di malattie o disturbi; controllano la crescita del feto.
- NELLA FASE NEONATALE: favoriscono la nascita del bebè e verificano l'adattamento del neonato all'ambiente, monitorando l'attività cardiaca, l'attività respiratoria, l'attaccamento al seno materno, ecc.
- NELLA FASE POSTNATALE: si prendono cura dell'igiene e dell'alimentazione del neonato, aiutando le neo mamme ad allattare naturalmente - se è possibile - i bambini; si accertano che lo sviluppo del neonato stia avvenendo correttamente, prestando attenzione al peso, alla statura, alla dentizione, ecc. Verificano anche le tappe dello sviluppo neurologico, psicomotorio e del linguaggio e aiutano nella prevenzione e nell'eventuale riconoscimento di malattie infettive e non e dei vari rischi legati all'età.
Puericultrice, perché può essere utile
Ci sono alcune situazioni nelle quali la consulenza di una puericultrice o di un puericultore può essere davvero rilevante.
- Se, ad esempio, i genitori sono alla prima esperienza ed hanno bisogno di una figura professionale che li aiuti nella gestione pratica del bebè, la puericultrice può essere di grande aiuto, dando consigli fondamentali, per esempio, sull'alternanza del sonno e della veglia, sullo svezzamento e sullo spannolinamento ed aiutando anche la neo mamma ad allattare.
- La puericultrice offre non solo indicazioni pratiche, ma anche un supporto emotivo e psicologico alla neo mamma (ed anche al neo papà), la quale così può rilassarsi ed allentare la tensione e lo stress dovuti al grande cambiamento di vita.