Scarlattina nel neonato
Tra le malattie tornate alla carica dopo lo stop legato al Covid-19, c'è anche la scarlattina, che a differenza delle altre tipiche dell'infanzia è provocata da un batterio anziché da un virus. La scarlattina nel neonato è, tuttavia, piuttosto rara. Ecco cos'è, quali sono i sintomi, come si trasmette, come si cura e come prevenirla.
Scarlattina: cos'è
La scarlattina è una malattia esantematica contagiosa, di cui è responsabile lo Streptococco Beta Emolitico di gruppo A (SBEGA), un batterio che produce una tossina che provoca i sintomi della malattia. L'incubazione è breve, solitamente oscilla tra 2 e 5 giorni.
Scarlattina nel neonato e nel bambino: a che età colpisce
Come detto, la scarlattina nel neonato è molto rara. Generalmente, non compare mai prima del sesto mese di vita e raramente colpisce i bambini sotto i tre anni, mentre si manifesta prevalentemente tra i 5 e i 15 anni.
Scarlattina nel neonato e nel bambino: come si trasmette
La scarlattina si trasmette per via aerea, attraverso il contatto con il muco o con le goccioline di saliva di una persona infetta, emesse con un colpo di tosse, starnuti o semplicemente parlando. Il contagio può avvenire anche in maniera indiretta, attraverso oggetti contaminati come giocattoli, libri o bicchieri, per la lunga capacità di sopravvivenza nell'ambiente dello Streptococco beta-emolitico di gruppo A. Il picco di incidenza si verifica solitamente nel tardo autunno-inverno e in primavera.
Scarlattina nel neonato e nel bambino: sintomi e fasi
La comparsa della malattia è improvvisa, e presenta nella fase iniziale:
- febbre alta (39-40 °C) e brividi
- mal di testa
- nausea e vomito
- faringe molto arrossata
Entro 12-48 ore compare il tipico esantema rosso scarlatto che inizialmente si manifesta nelle zone di inguine, ascelle e collo, per poi diffondersi su tronco, braccia e gambe, e infine (nell'arco di 24 ore) su tutto il corpo. Diventano rosse anche le guance, in netto contrasto con il pallore del naso e intorno alla bocca, una particolare distribuzione che conferisce al viso un aspetto noto come "maschera scarlattinosa" (o Maschera di Filatow).
Anche la lingua è interessata, con l'arrossamento delle papille e la formazione di una patina biancastra. A livello cutaneo, la scarlattina si riconosce per le minuscole macchioline rosse delle dimensioni di una capocchia di spillo, ruvide al tatto, che si scolorano premendoci sopra le dita.
Scarlattina: quanto dura e per quanto tempo è contagiosa
Generalmente, l'esantema dura 3-4 giorni per poi attenuarsi e lasciare il posto a una desquamazione della pelle a lamelle, che dal volto si diffonde su tronco, mani e piedi, e può durare fino a 10-20 giorni. La scarlattina è contagiosa dal periodo della comparsa dei sintomi fino a circa 24 ore dopo l'inizio della terapia antibiotica, in assenza della quale può essere contagiosa per 2-3 settimane. La brutta notizia è che, essendo provocata da un batterio e non da un virus, la scarlattina può essere presa anche più volte.
Come si cura la scarlattina
È molto importante curare la scarlattina con antibiotici specifici, sempre sotto stretto controllo medico, per limitare il rischio di complicazioni, oltre che per ridurre il periodo di contagiosità della malattia e accelerare la guarigione del bambino. Generalmente, il trattamento va condotto per 10 giorni con amoxicillina per bocca oppure con una singola iniezione di benzatin-penicillina. Tuttavia, bisogna assolutamente evitare il fai da te e consultare sempre prima il pediatra di fiducia. La legge italiana prevede la riammissione del bambino a scuola dopo 48 ore dall'inizio della terapia antibiotica.
Oltre agli antibiotici, l'ISS consiglia di:
- riposare
- bere molti liquidi
- utilizzare paracetamolo o ibuprofene in caso di febbre alta
Scarlattina nel neonato: come prevenirla
Sfortunatamente, non esiste un vaccino per prevenire la scarlattina. Tuttavia si possono mettere in pratica alcuni accorgimenti utili per proteggere se stessi e gli altri dal contagio. Tra questi:
- lavarsi spesso le mani, in particolare dopo aver tossito o starnutito
- coprirsi bocca e naso con un fazzoletto quando si tossisce o starnutisce
- non condividere lenzuola, asciugamani, utensili e oggetti personali con persone affette da scarlattina
- tenere il bambino il più lontano possibile dalle persone contagiate