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Sepsi neonatale: cos'è e conseguenze

di Sara Sirtori - 13.09.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La sepsi neonatale è un processo infettivo acuto causato dal passaggio di germi nel sangue. Cos'è e le sue conseguenze.

In questo articolo

Che cosa è la sepsi neonatale

Il 13 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata della sepsi, che ha come scopo sensibilizzare il personale medico e sanitario affinché si prevenga e si agisca tempestivamente in caso di sepsi, una complicanza che colpisce in particolar modo i neonati prematuri che contraggono un'infezione. La sepsi neonatale è una grave infezione causata dal passaggio di germi nel sangue che, nei casi più gravi, può portare a un danneggiamento dei tessuti e degli organi. I neonati, in particolare quelli nati prematuri, sono tra i più colpiti, ma non solo: si stima che in Europa ogni anno avvengano 700. 000 casi di sepsi, di cui almeno 1 su 5 porta al decesso. I neonati sono particolarmente colpiti perché il loro sistema immunitario non è ancora sviluppato e, dato che molte infezioni si contraggono in ospedale (addirittura in alcuni casi durante il parto), è fondamentale prevenirla o curarla tempestivamente.  

La sepsi neonatale si presenta in due forme:

  1. la forma precoce con esordio entro le prime 72 ore di vita, a trasmissione verticale del patogeno dalla madre prima o durante il parto
  2. la forma tardiva, che esordisce dopo le 72 ore di vita, a trasmissione orizzontale del patogeno, quindi correlata all'assistenza dei neonati ricoverati.

L'immaturità del sistema immunitario dei neonati, li rende più fragili e maggiormente esposti all'azione degli agenti patogeni. Questa suscettibilità alle infezioni è tanto più elevata quanto più il neonato è pretermine. Infatti, le forme precoci interessano l'1,4% dei nati con peso < 1500 g (circa 28 volte maggiore che nei nati a termine) con una mortalità del 34%, mentre le forme tardive interessano il 19,9%, con una mortalità del 17,1% a livello mondiale. Dati ancora più allarmanti riguardano i neonati di peso < 1000 g che presentano, per la sepsi precoce, una incidenza dell'1,8% con una mortalità del 46%, mentre per la sepsi tardiva un'incidenza del 34% con una mortalità del 17%.

Sepsi neonatale: sintomi

Riconoscere la sespi neonatale senza una valutazione clinica può essere difficile, ma esistono alcune avvisaglie che possono indurre a sospettare dello stato di salute del proprio bimbo:

  • Apatia 
  • Inappetenza
  • Colorito grigiastro
  • Alterazioni rilevanti della temperatura corporea (troppo alta o troppo bassa)
  • Aumento degli atti respiratori (tachipnea)
  • Aumento della frequenza con cui batte il cuore (tachicardia).

Possono comparire sulla pelle manifestazioni a carattere emorragico, come:

  • Ecchimosi, infiltrazioni di sangue nel tessuto sottocutaneo che appaiono inizialmente come macchie rosse o bluastre, in seguito il loro colore diventa giallo-verdastro;
  • Petecchie, emorragie cutanee puntiformi.

Starà poi ai medici effettuare, oltre a un'analisi della sintomatologia, anche esami specifici: del sangue, delle urine o del midollo spinale, per individuare la presenza di virus, batteri o ancora funghi.
Una volta confermata la sepsi, si interviene con antibiotici qualora si tratti di un'infezione dovuta a batteri, ma anche con terapie di supporto liquidi per via endovenosa, trasfusioni, assistenza alla respirazione anche con ventilatori, farmaci per aiutare la pressione arteriosa.

Sepsi neonatale: come si prende

La causa delle sepsi va ricercata principalmente tra le infezioni da batteri e in minor misura da virus, funghi o protozoi e colpisce soprattutto i soggetti fragili.
I neonati manifestano infezioni gravi da Streptococco di gruppo B, Escherichia coli, Klebsiella, Stafilococco aureo, Listeria e da altri batteri, ma anche da Candida che è un fungo. 
Nel bambino i germi più frequentemente in causa possono essere Pneumococco, Meningococco, Emofilo (oggi raro grazie alla vaccinazione universale con l'esavalente), Stafilococco aureo, ma anche Streptococchi e Stafilococchi resistenti alle penicilline.

Alcune condizioni possono favorire l'insorgenza della sepsi:

  • Età del paziente, soprattutto i neonati e i pazienti più piccoli;
  • Vaccinazioni non eseguite o eseguite in modo incompleto;
  • Presenza di malattie croniche (diabete o altre malattie metaboliche, fibrosi cistica, cardiopatie, malattie respiratorie..)
  • Immunodepressione congenita e acquisita (infezione da HIV, tumori, deficit immunitari, basso numero di leucociti neutrofili nel sangue);
  • Malformazioni anatomiche congenite (con particolare attenzione a quelle delle vie urinarie);
  • Presenza di dispositivi come ad esempio un catetere venoso centrale o protesi valvolari;
  • Recenti viaggi in paesi tropicali o in aree ad alto rischio di malattie infettive.

Sepsi neonatale: come si guarisce?

l trattamento della sepsi richiede l'immediato ricovero in ospedale ed è basato sull'utilizzo di farmaci mirati a combattere l'infezione.

Ecco alcuni dei farmaci principali:

  • Antibiotici: la somministrazione degli antibiotici per via venosa deve essere iniziata il più presto possibile, entro un'ora dal momento in cui la sepsi è stata ipotizzata. La terapia raccomandata è basata sull'utilizzo di antibiotici ad ampio spettro;
  • Fluidi: è raccomandata l'infusione per via venosa di soluzioni glucosaline per idratare e sostenere il paziente;
  • Derivati del sangue come immunoglobuline, globuli rossi e piastrine;
  • Antipiretici per abbassare la temperatura corporea.

Sepsi neonatale: conseguenze

La sepsi viene diagnosticata in base ai sintomi del neonato e ai risultati degli esami. I medici prescrivono vari esami, compresi esami del sangue, per tentare di identificare il batterio, virus o fungo specifico che causa l'infezione. Vengono anche eseguite emocoltura, talvolta urinocoltura, e una rachicentesi (puntura lombare). Nei neonati con problemi respiratori si esegue una radiografia del torace.

La sepsi è una delle principali cause di morte nei neonati prematuri dopo la prima settimana di vita. I neonati con basso peso alla nascita presentano un rischio maggiore di decesso. I neonati estremamente sottopeso alla nascita affetti da sepsi causata dal fungo Candida o da batteri presentano un rischio molto maggiore di decesso.

Generalmente i neonati che guariscono dalla sepsi non sviluppano problemi a lungo termine. Tuttavia, una delle più gravi complicanze della sepsi è l'infezione delle membrane che circondano il cervello (meningite): i neonati che sopravvivono alla meningite possono presentare ritardi dello sviluppo, paralisi cerebrale, convulsioni o perdita dell'udito.

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