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Morte in culla: un enzima nel sangue potrebbe scoprire chi è a rischio SIDS

di Elena Berti - 10.05.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
SIDS, prelievo del sangue per stabilire il rischio: una ricerca ipotizza che neonati con bassi livelli di BChE siano più a rischio morte in culla

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SIDS, prelievo del sangue per stabilire il rischio

Potrebbe esserci una svolta fondamentale nella prevenzione della morte in culla: secondo un studio recente, infatti, la presenza di un biomarcatore nel sangue potrebbe determinare quali sono i bambini potenzialmente più soggetti, già dalla nascita. Parliamo di SIDS, prelievo del sangue per stabilire il rischio e prevenzione dei decessi tra i neonati. 

Prevenire la SIDS: esame del sangue per stabilire chi è a rischio

Uno studio che uscirà su Lancet nel giugno 2022 ha approfondito la questione del rischio SIDS. La morte in culla, lo ricordiamo, è il decesso improvviso e del tutto inaspettato del lattante, solitamente nel sonno, senza che ci siano cause. È uno dei principali motivi di morte nei bambini piccoli e sembra solo in parte prevedibile. Negli anni le ricerche si sono concentrate sui fattori di rischio, soprattutto quelli ambientali: esposizione al fumo di sigaretta, aria viziata nella stanza in cui dorme il bambino, sonno condiviso, sonno a pancia in giù o ancora oggetti nella culla sembrano essere tra gli elementi che si ripresentano più frequentemente nei casi di morte in culla

La prevenzione ha quindi un ruolo fondamentale nel prevenire la SIDS, ma nonostante le buone pratiche ormai attuate dai genitori la morte in culla rappresenta in Occidente ancora la metà delle morti tra i bambini piccoli. 

Modello a triplo rischio

Gli studi negli anni hanno stabilito che si tratti di un evento che si produce per diversi fattori e non per uno soltanto, e in particolare si parla di "modello a triplo rischio", cioè che può includere motivi di stress, un particolare periodo dello sviluppo del bambino ma anche un bambino di per sé più vulnerabile

Proprio sulle caratteristiche dei neonati si è concentrata l'ultima ricerca che potrebbe rappresentare una svolta importante nella prevenzione della SIDS: al centro dello studio un enzima, la butiril-colinesterasi (BChE).

I ricercatori hanno prelevato campioni di sangue di 722 bambini appena nati. Di questi, 26 sono poi deceduti di SIDS. Proprio questi bambini avevano livelli molto bassi di BChE alla nascita, aprendo le porte per un'ipotesi che potrebbe cambiare totalmente il modo di prevenire la morte in culla. 

Screening per tutti i neonati

Se ulteriori studi confermeranno un maggiore rischio SIDS per i bambini con bassi livelli di BChE, potrebbe essere utile prevedere un prelievo del sangue per ogni neonato sotto forma di screening neonatale. È ancora da capire come poi verrà trattata questa carenza per evitare, effettivamente, la morte in culla. 

Studi precedenti avevano invece ipotizzato una correlazione tra alcune mutazioni genetiche e un maggiore rischio SIDS. In ogni caso, è fondamentale che il lavoro di ricerca continui per ridurre ulteriormente le morti in culla. 

FONTE: Butyrylcholinesterase is a potential biomarker for Sudden Infant Death Syndrome

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