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Sindrome da banda amniotica: cos’è e quando è pericolosa

di Simona Bianchi - 07.06.2023 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
La sindrome da banda amniotica è una condizione rara del feto in cui gli arti si sviluppano in modo anomalo. Come trattarla e cosa sapere

In questo articolo

Cos’è la sindrome da banda amniotica

Uno studio della clinica pediatrica dell'università di Pavia definisce la sindrome da banda amniotica come "una condizione relativamente rara in cui i tessuti fetali vengono incarcerati in membrane amniotiche, determinando deformazioni, malformazioni e amputazioni!. Il disturbo può essere individuato con un esame ecografico già in epoca prenatale mediante la visualizzazione delle bande amniotiche adese alla superficie fetale. La ricerca specifica poi che "il trattamento deve essere individualizzato e va da interventi di tipo cosmetico a interventi di liberazione in urgenza degli arti dallo strozzamento da parte della briglia". In pratica gli arti si sviluppano in modo anomalo perché soggetti a costrizione da parte di sottili strisce di tessuto del sacco amniotico (il sacco contenente il liquido amniotico che circonda il feto durante il suo sviluppo nell'utero).

Come si forma la banda amniotica

La banda amniotica si forma in seguito alla rottura del tessuto placentare, per cause non ancora chiare. Le bande di tessuto derivanti possono imbrigliare le estremità del feto e causare deformazioni o addirittura amputazioni di arti, oppure possono impedire il corretto l'afflusso sanguigno e determinare una crescita anomala degli organi interni. Le bande amniotiche sono sottili fasce di tessuto che si formano all'interno della placenta. Se si aggrovigliano intorno al feto possono ridurne la crescita in alcune parti del corpo o arrivare addirittura ad amputare gli arti.

Cosa causa la sindrome della banda amniotica

La banda amniotica si può formare a causa della la rottura dell'amnion, la parte interna della placenta. Non è ancora noto il fattore che provochi tale rottura. In alcuni casi, potrebbe essere determinata da procedure invasive come il campionamento dei villi coriali. Se la sindrome colpisce gli organi interni, la causa principale sarebbe l'interruzione del flusso sanguigno fetale probabilmente dovuta all'esposizione al misoprostolo, un farmaco utilizzato sia per la prevenzione delle ulcere gastriche che per indurre l'aborto nel primo trimestre, o al preievo dei villi coriali prima della decima settimana di gravidanza.

Un'altra ipotesi è anche una causa genetica.

Come trattare la banda amniotica

La sindrome della banda amniotica può essere trattata già mentre il feto è nell'utero con un intervento chirurgico poco invasivo. Dopo la nascita del neonato si può intervenire tramite operazioni di chirurgia plastica. La corretta procedura dipenderà dal diretto caso clinico quindi sarà individuale e anche studiata in base alla parte del corpo da curare. In sintesi le opzioni sono:

  • Chirurgia in utero minimamente invasiva
  • Chirurgia plastica per separare le dita palmate
  • Amputazione congenita
  • Stampa 3d i protesi che sostituiscano le parti amputate o mancanti
  • Trattamento non chirurgico del piede torto

Se la banda amniotica non provoca lesioni e non interrompe il flusso sanguigno (briglie innocenti), non è necessario alcun intervento chirurgico.

Quando la sindrome è pericolosa

La sindrome della banda amniotica può essere pericolosa perché può portare ad assenza di dita delle mani e dei piedi, contratture e fratture, sviluppo di anomalie della testa o del viso, come il, labbro leporino, difetti della colonna vertebrale fino anche all'aborto se la fascia di tessuto placentare circonda il cordone ombelicale bloccando l'afflusso del sangue. In pratica, la sindrome può causare una serie di patologie fetali diverse a seconda delle parti impedite nella loro funzione. Se per esempio una banda avvolge strettamente un arto, l'arto stesso può essere in parte o completamente amputato. Il bambino può nascere con solchi cutanei di costrizione fino a lesioni mutilanti. A ogni modo, nel 70% dei casi le bande scompaiono da sole e senza conseguenze nel corso del secondo e del terzo trimestre di gravidanza. Spesso infatti con il procedere della gestazione l'aumento di volume dell'utero causa la rottura o l'appiattimento della banda amniotica contro le pareti uterine stesse

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