Dopo l'Emilia-Romagna, anche la città di Trieste (prima in Italia) introdurrà da gennaio vaccini obbligatori per tutti i bimbi degli asili nido e delle scuole materne.
La città era già stata colpita nell'ottobre scorso da un'ondata di preoccupazione dovuta ad un allarmante caso di TBC e i dati raccolti in tema di prevenzione avevano evidenziato il calo generele delle coperture vaccinali: 89% per la copertura antidifterica, così come quella antiepatite virale B, 91% per quella antitetanica e 92% per l'antipolio. Cifre poco rassicuranti, perché il livello di sicurezza dovrebbe essere al 95% della popolazione territoriale.
L'obbligo di vaccinare i piccoli triestini scatterà così a gennaio per le iscrizioni al prossimo anno scolastico 2017-18, e si prevede che circa quattromila bimbi verranno coinvolti dal provvedimento.
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«Abbiamo adottato l'obbligo della vaccinazione per i bambini che frequentano gli asili comunali e convenzionati a Trieste per superare l'inerzia della Regione Friuli Venezia Giulia per quale questa decisione deve essere uno stimolo a legiferare, come ha già fatto l'Emilia Romagna e come si accingono a fare altre Regioni», ha affermato l'assessore comunale all'infanzia del Comunale di Trieste, Angela Brandi (Fi), la quale ha accolto con entusiasmo la decisione proposta dalla Giunta guidata da Roberto Dipiazza.
Tale scelta èstata anche figlia di una collaborazione con l'Ordine dei Medici, il Collegio dei Pediatri, l'ospedale infantile Burlo Garofolo e l'Azienda sanitaria AsuiTs.
FONTE: Repubblica, TriestePrima