Il grande psicologo inglese John Bowlby, a cui si devono i più importanti studi sul legame madre-figlio, riuscì a dimostrare in modo scientificamente attendibile che nelle prime settimane di vita il bambino riesce a riconoscere la mamma dalla sua voce e dal suo odore.
Chiunque abbia un bebè può averne conferma, osservando il suo comportamento quando comincia a piangere nella culla: se è la mamma ad avvicinarsi parlando a voce alta si zittisce, mentre se è qualcun altro a farlo in genere continua a piangere. Altri studi sostengono che dalle prime settimane di vita può anche riconoscere la voce del papà, che ha imparato a differenziare dalle altre durante la vita intrauterina. A mano a mano che i giorni passano, il bambino acquisisce sempre più esperienza, imparando a distinguere con sempre maggiore sicurezza anche le voci di altre persone che frequentano abitualmente la casa.
#Non è vero che può essere normale che dopo la quarta settimana di vita non dimostri ancora di riconoscere la voce della mamma (per esempio tranquillizzandosi quando la sente). Una simile eventualità va segnalata al pediatra, per escludere un deficit dell’udito.
(Consulenza della Società italiana delle Cure Primarie Pediatriche)
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