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Vitamina K e bambini: perché è così importante

di Elena Berti - 28.03.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Vitamina k e bambini, un'alleanza sicura! Alla nascita, viene pratica ai neonati una iniezione intramuscolare di vitamina K. Andiamo a vedere perché

In questo articolo

Vitamina K e bambini

Sono tanti i nutrienti di cui ha bisogno un neonato, ma anche un bambino. Ci si preoccupa molto dei primi mesi di vita, si fa attenzione a integrare con tutto quel che è necessario, si propone una dieta super variegata ma poi, quando i piccoli crescono, l'attenzione cala un po', forse convinti che siano più "forti" e robusti. Invece è importante sapere quali sono i nutrienti fondamentali per la creiscta, e quindi perché non sottovalutare l'importanza di vitamina k e bambini.

Vitamina K e bambini: a cosa serve?

La vitamina k è così importante già per i neonati che viene somministrata addirittura alla nascita, tramite iniezione, per poi spesso continuarne la somministrazione per via orale nei primi mesi di vita. Questo perché spesso il passaggio di vitamina k dalla mamma al feto è assai limitato, quindi già alla nascita ne è carente, ma poi successivamente il latte materno non ne contiene abbastanza e l'intestino del piccolo non è ancora in grado di sintetizzarla. 

Una carenza di vitamina k è però pericolosa, perché potrebbe avere conseguenze sulla coagulazione del sangue. Benché eventuali emorragie nelle primissime ore di vita siano lievi (per esempio all'intestino, o all'ombelico) nei giorni successivi sono più probabili emorragie cerebrali. Via via che il bambino cresce, potrebbero intervenire altri fattori che limitano l'assorbimento e la sintesi della vitamina k, e quindi compromettere il funzionamento dell'apparato circolatorio e la capacità dell'organismo di far coagulare il sangue ed evitare emorragie. 

Per esempio, bambini con la celachia o la fibrosi cistica potrebbero vedere ridotte le capacità di assorbire la vitamina K, e quindi esserne carenti. 

Carenza di vitamina K

Come dicevamo, quindi, la carenza di vitamina K è pericolosa nei neonati perché può compromettere la normale coagulazione del sangue, ma lo è anche per i bambini, che potrebbero sviluppare forme emorragiche anche in età più grande.

Particolarmente a rischio, come accennavamo, sono i bambini che hanno malattie che interessano l'intestino e che quindi inficiano il normale assorbimento della vitamina k, come la celiachia, ma anche la fibrosi cistica o la colite ulcerosa

Cosa succede a un bambino che non ha livelli adeguati di vitamina k? Possono verificarsi sanguinamenti di diversa entità, che possono sfociare in vere e proprie emorragie. Il più banale è l'epistassi, il sangue dal naso, oppure il sangue dalle gengive, o ancora la difficoltà a rimarginare una ferita che non smette di sanguinare. Ma nei casi più gravi, la carenza di vitamina k può portare anche a emorragie cerebrali, per questo non va sottovalutata. 

E non è solo l'apparato circolatorio a poter essere compromesso da livelli bassi di vitamina k: anche la struttura scheletrica potrebbe risentirne, e quindi il bambino potrebbe avere le ossa indebolite, o ancora arrivare a soffrire di osteoporosi o fratturarsi più facilmente. 

La vitamina k nell'alimentazione del bambino

A questo punto, molti genitori potrebbero essere preoccupati e interrogarsi su come far mangiare i propri figli perché assumano abbastanza vitamina k. In condizioni normali, però, la carenza di vitamina k è raramente imputabile all'alimentazione, per questo è bene tenere sotto controllo la dieta dei propri figli ma, in assenza di patologie che ne compromettano l'assorbimento da parte dell'intestino, non ha senso preoccuparsi. 

I cibi che contengono maggiormente vitamina k sono le verdure, come cavoli, spinaci, pomodori e cime di rapa, e si trova anche nel fegato. 

Una dieta variegata, che preveda il consumo di questi vegetali, dovrebbe scongiurare una carenza di vitamina k.

Integratori di vitamina k per bambini

Oltre alle integrazioni di vitamina k alla nascita e nei primi mesi vita, esistono integratori di vitamina k per bambini, ma è molto importante non agire di testa propria e non somministrare supplementi ai propri figli senza il parere del pediatra e senza una reale carenza.

Al pari del deficit, infatti, un eccesso di vitamina k potrebbe creare dei problemi di salute da non sottovalutare. Tra gli effetti collaterali più diffusi di livelli troppo alti di vitamina negli adulti si hanno vomito, anemia, trombosi, vampate e sudorazione eccessiva, perciò è bene non fare di testa propria e non somministrare ai figli integratori senza l'indicazione del medico. 

La vitamina k è fondamentale per il buon funzionamento del corpo dei bambini, perché mantiene la coagulazione del sangue e impedisce le emorragie. Per questo è importante seguire la profilassi di integrazione alla nascita e verificare che non ci siano problemi di assorbimento quando il bambino cresce.

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Aggiornato il 26.02.2021

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