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Perché il neonato vomita e quando preoccuparsi?

di Nostrofiglio Redazione - 16.10.2024 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Vomito nel neonato: perché succede, quando preoccuparsi, come comportarsi se il bambino soffre di reflusso o ha la gastroenterite

In questo articolo

I neonati sono esserini fragili e ogni loro, anche piccolo, disturbo preoccupa i neo genitori. Oggi parliamo del vomito del neonato, un fastidio frequente nei piccoli che a volte però deve essere tenuto sotto controllo. Scopriremo perché vomita, quali sono le principali cause e come intervenire.

Perché il neonato vomita? Le cause

Capita appunto assai spesso che i neonati vomitino, anche se molte volte il loro vomito non è paragonabile a quello dei bambini più grandi. Le cause più frequenti possono essere due:

  1. reflusso
  2. virus gastrointestinale.

Il neonato vomita perché ha il reflusso

Molti neonati soffrono di reflusso, ma che cosa è? E' la risalita di cibo verso l'esofago dallo stomaco. Come mai si verifica? Perché il cardias, una valvola che si trova tra esofago e stomaco, è ancora immaturo e la sua funzione non completamente sviluppata.

Alcuni bambini rigurgitano dopo la poppata, o magari un po' dopo, in quantità davvero minime, tanto da non dare nemmeno nell'occhio. Altre volte, invece, il rigurgito assomiglia a vomito perché quantità e getto sono potenti. 

Quando preoccuparsi per il reflusso? Come dicevamo, il reflusso non è vero e proprio vomito: col tempo, in assenza di problematiche, sparisce da solo grazie alla maturazione del cardias. In altri casi però, i rigurgiti possono essere abbondanti, "a spruzzo" e spaventare i genitori. Potrebbe infatti trattarsi di malattia da reflusso gastroesofageo, oppure di stenosi pilorica (il restringimento dell'apertura dello stomaco), o ancora di un'infezione virale come il rotavirus

Come intervenire? Ecco qualche accorgimento: 

  • Se allattate artificialmente, usate un latte specifico più addensato (sempre sotto consiglio del pediatra)
  • Evitate la sovralimentazione o somministrate più frequentemente poppate più piccole
  • Fate fare spesso al bambino il ruttino
  • Lasciate il bambino in posizione eretta, tranquilla e sicura per almeno trenta minuti dopo la poppata
  • Se queste misure non dovessero avere successo, si può chiedere un ulteriore approfondimento al pediatra

Il neonato ha vomita perché ha la gastroenterite

Il neonato potrebbe vomitare perché ha la gastroenterite.

La causa più comune di gastroenteriti nei neonati è di tipo virale e potrebbe essere causata dal rotavirus. In rarissimi casi i bambini più piccoli sono contaminati da batteri e parassiti, dato che si nutrono soltanto del latte. La trasmissione del virus avviene per via orofecale: per questo è fondamentale lavarsi costantemente le mani, soprattutto se in casa ci sono altri bambini ed evitare che questi tocchino il neonato senza aver prima igienizzato le mani. 

Purtroppo anche la trasmissione orale è possibile: lo scambio di saliva o altre particelle presenti per esempio nel naso possono infettare il bambino. Se quindi voi o qualcuno di voi sta male, evitate di stare a stretto contatto col neonato e, se proprio non è possibile, indossate una mascherina. 

La differenza tra vomito e rigurgito

C'è una differenza tra il vomito vero e proprio e il semplice rigurgito. Il vomito consiste nel vomitare con forza il contenuto dello stomaco attraverso la bocca. Il rigurgito (più comunemente osservato nei bambini sotto l'anno di età) è il flusso del contenuto dello stomaco che fuoriesce dalla bocca, spesso accompagnato da un ruttino.

Il vomito si verifica quando i muscoli addominali e il diaframma si contraggono vigorosamente mentre lo stomaco è rilassato. Questa azione riflessa è innescata dal "centro del vomito" nel cervello dopo essere stato stimolato da:

  • Nervi dello stomaco e dell'intestino quando il tratto gastrointestinale è irritato o gonfio a causa di un'infezione o di un blocco
  • Sostanze chimiche presenti nel sangue
  • Stimoli psicologici derivanti da viste o odori fastidiosi
  • Stimoli provenienti dall'orecchio medio (come nel caso del vomito causato dalla cinetosi)

E il rigurgito? E' quello che le nonne definiscono "la boccatina dopo mangiato". Come specifica in un approfondimento l'Ospedale Meyer di Firenze, "da un punto di vista meccanico, anche questo come il reflusso, è dovuto all'immaturità fisiologica della valvola gastroesofagea, la differenza consiste nel fatto che il rigurgito si vede perché espulso dalla bocca mentre il reflusso può arrivare ad un certo punto dell'esofago e non essere visibile".

Nei primi mesi, ad esempio, la maggior parte dei neonati rigurgita piccole quantità di latte artificiale o materno, di solito entro la prima ora dalla poppata. Questo fenomeno è semplicemente il movimento occasionale del cibo dallo stomaco, attraverso l'esofago, fuori dalla bocca.
Si verifica meno spesso se il bambino viene tenuto in posizione verticale spesso dopo la poppata e se il gioco attivo è limitato subito dopo i pasti. Il rigurgito tende a diminuire man mano che i lattanti crescono ma può persistere in forma lieve fino ai dieci-dodici mesi di età. Il rigurgito non è grave e non interferisce con il normale aumento di peso.

Cosa fare quando il neonato vomita?

Se vostro figlio vomita dopo la poppata un po' di latte non c'è da preoccuparsi. Parlatene col medico al prossimo controllo, ma è un evento piuttosto comune. Dovete invece chiedere un consulto più rapido se oltre al vomito vedete perdita di peso, sonnolenza, difficoltà a nutrirsi, se c'è disidratazione (non bagna il pannolino), se il vomito è accompagnato da febbre e diarrea

Nella maggior parte dei casi anche nei bambini molto piccoli il vomito è passeggero e non necessita cure, ma bisogna osservare sintomi e comportamento del bambino. In particolar modo è importante evitare che il piccolo si disidrati, controllando il numero di pannolini bagnati e attaccandolo al seno quando possibile. Se invece è alimentato con latte in formula, potete bagnargli le labbra frequentemente con un po' di acqua e utilizzare un apposito latte (chiedendo sempre consiglio prima al pediatra). 

Nei casi più seri di gastroenterite può essere necessario il ricovero proprio a causa della disidratazione, che verrà proposta per via endovenosa. Si tratta di eventualità rare: per la maggior parte dei bambini il vomito si risolve nel giro di 24-72 ore.

Vediamo ora insieme dei casi particolari nei quali il neonato potrebbe vomitare e come comportarsi.

Il neonato vomita dopo la poppata

È normale che un neonato vomiti dopo la poppata, anche in quantità abbondante. Col passare del tempo il problema rientra, ma se così non fosse consultate uno specialista. Se invece l'episodio di vomito è insolito e accompagnato da altri disturbi, parlatene subito col pediatra.

Il neonato vomita a getto

Il vomito a getto nei neonati è spesso causato da due fattori: la scarsa tenuta della valvola che collega l'esofago allo stomaco o, più comunemente, dalla consistenza liquida del latte. Nella maggior parte dei casi si tratta di un fenomeno benigno che si risolve con l'introduzione delle prime pappe. Nel frattempo, può essere utile tenere il bambino in posizione verticale dopo la poppata per alleviare il problema.

Il neonato vomita il latte materno

Piccole quantità di latte rigurgitato non sono un problema, come abbiamo detto, ma chiaramente se parliamo di vomito a getto è meglio parlarne con il pediatra.

Il neonato vomita il latte artificiale

Se non si tratta di piccoli rigurgiti, ma di un vero e proprio vomito e il problema persiste giorno dopo giorno, bisogna parlarne con il pediatra. Potrebbe trattarsi di un'intolleranza al latte oppure basterà cambiare tipo di latte.

Fonti

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Revisionato da Francesca Capriati

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