1. Tre scapoli e un bebè (1990, regia di Emile Ardolino)
“Peter, Michael e Jack sono impenitenti scapoli la cui vita cambia quando scoprono di poter essere padri di una bimba. Commedia di grande successo che mette alla prova di sopportazione ogni possibile papà. In Italia è più famosa la versione americana con Tom Selelck, Steve Guttenberg e Ted Danson, che in realtà è il remake della commedia francese 3 uomini e una culla del 1985”.
2. 2001 Odissea nello spazio (1968, regia di Stanley Kubrick)
“Bowman, sdraiato nel letto, vede davanti a sé il monolito e cerca di toccarlo, per poi rinascere come 'Bambino delle Stelle' che scruta la Terra dallo spazio. Si conclude così uno dei più grandi capolavori della storia del cinema imprimendo l’immagine di un neonato nell’immaginario come metafora della rinascita e dell’evoluzione umana”.
3. Senti chi parla (1989, regia Amy Heckerling)
“Appena nato, il piccolo Mickey guarda il mondo – e i suoi genitori - dalla sua prospettiva e ce lo racconta a voce alta (in Italia di Paolo Villaggio, in originale di Bruce Willis). Un piccolo film che ebbe un grande e inaspettato successo alla fine degli anni '80, generando due sequel e rendendo Mickey uno dei neonati più famosi della storia del cinema”.
4. Arizona Junior (1987, regia di Joel e Ethan Coen)
“Un ex carcerato e un ex poliziotta si sposano ma non riescono ad avere un bambino, così decidono di rapire uno dei cinque gemelli appena nati a un’altra famiglia. Il secondo film dei fratelli Coen gioca tra commedia e crime movie, utilizzando un bambino inconsapevole e adorabile come simbolo dell’innocenza e della possibilità di redenzione”.
5. Ghostbusters II (1989, regia di Ivan Reitman)
“Cinque anni dopo aver salvato New York, i Ghostbusters saranno chiamati di nuovo all’azione per salvare di nuovo Dana e il suo piccolo Oscar… Tra il primo e il secondo film della saga degli acchiappafantasmi, Sigourney Weaver vinse un Oscar per Gorilla nella Nebbia, e così il nome del bambino del suo personaggio non avrebbe potuto che essere quello. In vista dell’uscita del reboot al femminile di Ghistbusters, impossibile non ripensare a quel piccolo cucciolo di uomo”.
6. Baby Boom (1987, regia di Charles Shyer)
“Una donna in carriera tutta lavoro e responsabilità si ritrova a dover fare da mamma a una bambina, ereditata da una lontana parente. Come cambia la vita quando irrompe una piccola bisognosa di attenzioni? Lo sa bene Diane Keaton, che in questo film riuscirà nella difficile impresa di unire famiglia e lavoro”.
7. Tre all’improvviso (2010, regia di Greg Berlanti)
“Holly e Rachel hanno una sola cosa in comune: i loro rispettivi migliori amici sono sposati tra loro. Eppure saranno loro i tutori congiunti della figlia della coppia, purtroppo morta in un incidente. Classica commedia romantica in cui una bambina si ritrova nella doppia veste di cupido e mentore di due adulti un po’ bamboccioni ”.
8. In nome di Dio – Il texano (1948, regia di John Ford)
“Tre fuorilegge in fuga, tra cui John Wayne, trovano sulla loro strada una giovane donna in fin di vita e il suo neonato e decideranno di salvare il piccolo. L’immagine dell’uomo tutto d’un pezzo della frontiera americana con in braccio un bambino e un sorriso ebete stampato in faccia, parla già da sola”.
9. Tokyo Godfathers (2003, regia di Satoshi Kon e Shôgo Furuya)
“La notte di Natale, tre senzatetto trovano un neonato nei cassonetti di una strada di Tokyo e si mettono in testa di mettersi alla ricerca dei genitori. Animazione giapponese realistica e decisamente non adatta ai bambini, ma capace di utilizzare in maniera originale e toccante il tema della maternità atipica”.
10. Chi ha Incastrato Roger Rabbit (1988, regia di Robert Zemeckis)
“Quando il mondo reale e quello di 'cartoonia' si incontrano, tutto può succedere. Macchine parlanti, pianoforti che cadono dal cielo, conigli sposati con pupe mozzafiato sono solo alcune delle grandi invenzioni di questa pietra miliare del cinema. Tra queste c’è anche Baby Hermann, caricatura della baby star hollywoodiana, tutto boccucce davanti allo schermo e capriccioso fuori dal set. Esilarante”.
11. Tutto su mia madre (1999, regia di Pedro Almodóvar)
“La morte del figlio Esteban getta Manuela in un confuso mondo fatto di depressioni, amarezza e una nuova consapevolezza di sé e della sua famiglia. Forse uno dei migliori film in cui viene eviscerato il rapporto madre e figlio, fatto di lacrime e risate, amarezza e gioia. E basta una sola inquadratura, nel finale, di un bambino su un treno, per darci una grande speranza per il futuro”.
12. Solo un padre (2008, regia di Luca Lucini)
“Un giovane vedovo e una bambina appena nato. Come far quadrare le cose? Un vero e proprio manifesto del ragazzo padre, figura sempre più frequente nella vita di tutti giorni a cui Luca Argentero dona ogni sfumatura di emozioni possibili. Soprattutto la tenerezza tipica di chi ama il proprio figlio”.
13. The Three of Life (2011, regia di Terrence Malick)
“Da dove veniamo? Perché esistiamo? Che significato ha la vita? Sono le 'semplici' domande a cui cerca di rispondere Terrence Malick con il film vincitore della Palma d’Oro a Cannes. Film filosofico, che attraverso la storia di una famiglia cerca di comprendere come la conoscenza di trasmetta tra le generazioni. E quando Brad Pitt prende tra le mani il piedino del suo primogenito, forse tutto diventa chiaro”.
14. I figli degli uomini (2006, regia di Alfonso Cuarón)
“In un mondo dove non nascono più bambini, Clive Owen, disilluso ex attivista politico, farà di tutto pur di salvare il futuro dell’umanità: una giovane donna incinta. Fantascienza distopica, film d’azione, ma anche un ritratto (anche in senso pittorico) della maternità con la M maiuscola. Vedere l’immagine del piccolo figlio degli uomini per credere”.
15. L'enfant – Una storia d'amore (2005, regia di Jean-Pierre e Luc Dardenne)
“Sonia e Bruno, una giovane coppia che vive d’espedienti, mette al mondo il piccolo Jimmy. Il il neopapà pensa di poterlo sfruttare economicamente, ma… Non è un film facile 'L’enfant', vincitore della palma d’oro a Cannes. Ma rappresenta in maniera toccante e realistica anche l’altra faccia della genitorialità, quella che le commedie hollywoodiane non prendono neanche in considerazione. E l’immagine di Bruno, che cammina per le strade con il piccolo Jimmy, non si dimentica facilmente”.
16. Il dottor T & le donne
“Richard Gere è un famoso ginecologo di Beverly Hills, amato dalle sue pazienti e con una rapporto complicato con le donne della sua vita, almeno finché non deciderà di lasciarsi tutto alle spalle. E quando lo farà, lo farà attraverso un’altra nascita. Uno dei pochi film che mostra un parto dal vero con un vero neonato che viene al mondo. Consigliato a chi non se la sente di vedere i filmati medici”.
17. Hungry Hearts (2014, regia di Saverio Costanzo)
“Lei italiana, lui americano, Si conoscono a New York, si amano e mettono su famiglia, ma le convinzioni di lei su salute e alimentazione mettono a dura prova la nuova famiglia. Hungry Hearts rappresenta alla perfezione le paure contemporanee su come crescere un bambino e vederlo in coppia può essere un buon test per scegliere insieme le linee comuni da intraprendere”.
18. Rosemary's Baby – Nastro rosso a New York (1968, regia di Roman Polanski)
“Rosemary sta per avere un bambino, ma la gravidanza è segnata da strani incubi e presagi. Caposaldo della storia del cinema, thriller paranormale e incubo per ogni genitore, sebbene in bambino non si veda mai, Rosemary’s Baby (ma anche Il presagio di Richard Donner, Eraserhead di David Lynch e Trainspotting di Danny Boyle) rappresenta un ottimo esempio su come i film possano esorcizzare le paure di chi sta aspettando un bambino. Sconsigliato agli ansiosi e agli ipocondriaci”.
19. Ricky, una storia d'amore e libertà (2009, regia di François Ozon)
“Katie e Paco sono persone normali dalla vita ordinaria, ma il loro incontro farà nascere cose straordinarie: una storia d’amore e l’arrivo di un bambino fuori dal comune. Al piccolo Ricky, infatti, ben presto spunteranno le ali. Se il cinema thriller e horror hanno cercato di esorcizzare le paure legate alla genitorialità, Ozon vuole ricordarci la meraviglia legata a una nuova vita, ma anche la necessità di permettere ai propri pulcini di spiccare il volo”.
20. Il padrino (1972, regia di Francis Ford Coppola)
“È forse il battesimo più famoso della storia del cinema. Nella scena finale di Il padrino, Michael Corleone diventa 'godfather' della 'famiglia' e del nipote Michael Francis Rizzi, che porta all’altare mentre i suoi scagnozzi sistemano i conti in sospeso. Quel bambino, in realtà era Sofia Coppola, figlia del regista Francis Ford Coppola, e che 18 anni dopo tornerà nel Il Padrino – Parte III ma nei panni di Mary Corleone, figlia di Micheal”.
21. L’era glaciale (2002, regia di Chris "Wedge e Carlos Saldanha)
Amici, lontani parenti, scapoloni. Non sono solo loro a doversi prendere cura di infanti terribili e desiderosi d’affetto. Memore della lezione di Tarzan (tra i personaggi più rappresentati al cinema, come nel recente La leggenda di Tarzan), L’era glaciale rende 'genitori' anche animali preistorici. Perché nessuno può resistere al vagito di un bambino"