I neonati riconoscono il volto della mamma in pochi secondi
La vista è l'ultimo senso del feto a svilupparsi. Dopo la 26esima settimana di gravidanza il feto riesce a percepire se fuori dal grembo materno ci sia il buio o la luce. Quando il neonato viene al mondo, sin da subito ha una predilezione per i volti, cercando il contatto visivo con la madre, che si perfezionerà man mano che i mesi passano.
Uno studio pubblicato sulla rivista Cortex effettuato su 39 bebè di 5 mesi, attraverso degli encefalogrammi pediatrici, ha monitorato e registrato l'attività del cervello di un neonato davanti a diversi volti, tra cui quello della mamma.
Lo studio "Individuazione neurale superiore dei volti della madre rispetto a quelli di uno sconosciuto entro i cinque mesi di età" afferma che bastano pochi secondi ( la velocità di un lampo, per la precisione) affinchè un neonato riconosca il volto della sua mamma tra tanti altri volti.
Il volto della mamma: amore a prima vista
Il volto è l'elemento più distintivo utilizzato per identificarci e identificare e gli adulti riescono a riconoscere diverse sfaccettature di un dato volto come appartenenti alla stessa persona quando quella persona è familiare piuttosto che sconosciuta. Questa capacità è in parte qualcosa di innato, in parte è qualcosa che acquisisce con lo sviluppo, come dimostrano gli studi.
Lo studio in questione si basa sulla capacità del neonato di riconoscere il volto della mamma tra tanti altri volti e il tutto avviene in maniera velocissima, in poche frazioni di secondi, 1/6 di secondo di esposizione per la precisione: ovvero la durata di un lampo.
Lo studio ha preso in oggetto un gruppo 22 di bambini di cinque mesi a cui sono state presentate immagini di quattro diversi volti femminili sconosciuti a una frequenza fissa, interrotto ogni 5 stimoli dal volto della madre o, in diverse sequenze di stimolazione, dal volto di uno sconosciuto.
In un altro gruppo di 17 bambini, sempre di cinque mesi, le sequenze di stimolazione sono state invertite in modo tale che il volto della madre o quello di un estraneo fosse ripetuto a frequenza fissa e interrotto ogni 5 stimoli da immagini di diversi volti femminili
Il risultato dello studio dunque ha dimostrato che i neonati esposti a volti di estranei, intervallati da quello della loro mamma e viceversa, sono stati in grado di riconoscerlo seppur per un tempo di esposizione brevissimo. Lo sguardo della mamma è proprio amore a prima vista.
Fonte:
https://www.sciencedirect.com/