Consulenza della psicoterapeuta Anna Salvo, docente di psicologia dinamica dell’Università degli studi della Calabria e autrice di numerosi libri su tematiche psicologiche femminili.
Stop alla possessività
Confessiamolo: uno dei motivi principali per qui non vogliamo delegare l’accudimento del bambino ad altre persone è la nostra possessività. “Bisogna scrollarsela di dosso” consiglia la psicoterapeuta: “Il bambino non è una cosa nostra, ma si può affidare tranquillamente ad altri senza che ce lo ‘rovinino’. La nonna gli dà sempre le caramelle? Per quelle poche volte che capita non gli faranno certo del male!
All’asilo non lo lavano come faremmo noi? Pazienza, rimedieremo quando tornerà a casa!” Altro timore: quello che, stando spesso con altre figure, possa alla lunga affezionarsi a loro di più che a noi. “Mettiamoci l’animo in pace” prosegue Anna Salvo: “la mamma occuperà sempre un posto privilegiato, che si è costruito e consolidato sin dai primi mesi di vita e che nessuno le potrà togliere mai!
Insomma, se una volta tanto vogliamo concederci una giornata di evasione, per andare al cinema, a fare shopping o incontrare un’amica, lasciamo pure il pargolo dai nonni o dalla tata, senza sensi di colpa!
Teniamo presente che fino ad alcuni decenni fa nelle famiglie borghesi i bambini venivano allevati dalle tate e incontravano i genitori solo un paio di volte al giorno: era un eccesso, certo, ma oggi forse stiamo eccedendo nel senso opposto!
Infine, può essere difficile per noi da ammettere, ma spesso i bambini, anche se lontani da noi, si divertono e non vivono solo e sempre nell’attesa che la mamma ritorni!”
LE SETTE REGOLE D'ORO ANTI-STRESS
4 - Sul lavoro devi darti delle priorità