Come mai il bambino si sveglia così presto? Qual è l'ora giusta del risveglio? È opportuno farlo dormire al buio? Come intervenire?
Lo abbiamo chiesto a Rondine De Luca, puericultrice e sleep coach certificata, fondatrice di "Le fate della nanna", e dell'omonima Accademy per formare consulenti del sonno infantile, esperta del sonno neonatale ed infantile che da oltre 20 anni aiuta i genitori a migliorare le notti di tutta la famiglia.
Bambini che si svegliano troppo presto, le possibili cause
«I neonati fino a 4 mesi si svegliano presto perché il loro ritmo circadiano non è ancora strutturato, e, poiché sono stati per 9 mesi al buio, non conoscono l'alternarsi del giorno e della notte.
Per i bebè dopo i 5 mesi la motivazione più classica dei risvegli precoci è il cronotipo: sono gufi o allodole? Gufo è il piccolo che va a letto tardi e che si sveglia tardi, invece il bimbo allodola si addormenta presto e si sveglia presto.
Sicuramente, per i bambini più grandicelli, è da sfatare il mito secondo il quale più tardi li si mette a letto, più tardi si svegliano. Avviene invece il contrario: più tardi vanno a letto, prima si svegliano.
Infatti, se i bambini vanno a dormire tardi ed eccessivamente stanchi, solitamente sono anche carichi di cortisolo, l'ormone dello stress, e l'addormentamento risulta più faticoso e "piagnucoloso", dato che scaricano il cortisolo attraverso le lacrime. In questo modo ci possono essere più risvegli notturni, e, paradossalmente, si svegliano prima la mattina.
Invece se li si mette a letto prima, in particolare durante la finestra di melatonina più alta, che si verifica tra le 7.30 e le 9, si sveglieranno più tardi la mattina seguente», specifica Rondine De Luca.
È opportuno lasciare che la luce naturale entri nella stanza o bisogna che ci sia il buio?
«Dopo i 3-4 mesi del bambino è meglio non fare entrare la luce nella stanza. Questo non vuol dire che i piccoli devono restare sempre totalmente al buio, ma meno luce mattutina viene filtrata dalle finestre, meglio è, perché il cervello, essendo noi animali diurni, fa sì che con la luce la persona naturalmente si svegli. Noi siamo "strutturati" per essere pimpanti e svegli con l'arrivo del sole ed i bambini effettivamente lo sono.
Preciso però che i risvegli dei bambini dopo le 6 della mattina sono considerati regolari risvegli mattutini e rientrano nel range orario di normalità. Inutile, dunque, preoccuparsi perché dalle 6 in poi non si può parlare di risvegli precoci per i bambini.
I risvegli precoci si possono considerare tali, invece, se il risveglio avviene alle 4.30/5, ma dopo le 6 si ha una sveglia regolare».
Quale potrebbe essere l'ora esatta del risveglio?
«Dopo le 6 o 6.30 della mattina il bambino è ormai sveglio. Per capire se ha dormito bene, basta osservare il suo risveglio: se è tranquillo, allora vuol dire che il sonno è stato ristoratore.
È anche sbagliato concentrarsi troppo sulle raccomandazioni orarie e sulle tabelle presenti su Internet, occorre invece, per quanto riguarda il tema del sonno, sempre osservare tanto il bambino, capire quello di cui ha bisogno e non focalizzarsi solo su quello di cui i genitori hanno bisogno».
E se un neonato si sveglia improvvisamente alle 4? Si può trattare di pavor nocturnus?
«Si può parlare di "pavor nocturnus" dopo i 2 anni. Lo si riconosce perché il bambino piange ad occhi chiusi e non ha assolutamente un risveglio cosciente.
In generale, i terrori notturni ("pavor nocturnus") accadono nella prima metà della notte (diversamente dagli incubi che si verificano nella seconda metà) e, durante l'episodio, si sentono urla, pianti e agitazione.
I bambini non sono coscienti e, chiaramente, non riconoscono i genitori e rifiutano conforto e contatto fisico; si addormentano di solito facilmente. Al risveglio cosciente, poi, non ricordano cosa sia successo.
Il risveglio alle 4 può avvenire invece dopo un incubo ed il bambino di solito ricorda quello che ha sognato, riconosce i genitori e vuole conforto, potrebbe piangere, tremare o sudare. Farlo riaddormentare può essere difficile perché ha ancora paura dell'incubo fatto».
Suggerimenti per favorire un dolce risveglio
«Direi che i risvegli dolci sono pochi, i bambini di solito si svegliano piangendo e si addormentano sempre piangendo.
Il consiglio generale è quello di cercare di capire se va tutto bene nel limbo temporale subito dopo il risveglio.
Poi dipende anche dal temperamento: ci sono bebè che si svegliano sempre piangendo ma perché serve loro un limbo temporale per staccare dal sonno ed entrare nel ritmo della giornata. Certamente diverso è se il piccolo piange per ore: bisogna in questo caso capirne la causa.
Se invece lo fa per 3 o 4 minuti è normale, come è altrettanto normale che pianga per qualche minuto prima di addormentarsi. Tale fenomeno si chiama "pianto da scarico" ed è come se il bebè tirasse fuori le ultime energie prima di addormentarsi. Lo stesso avviene per il breve pianto dopo la sveglia prima entrare nella dimensione diurna», conclude Rondine De Luca.
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