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Bimbi e nanna: l'importanza di dormire bene

di Niccolò De Rosa - 29.06.2017 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha dedicato l'ultimo numero della rivista "A scuola di salute" al sonno e ai consigli per far riposare al meglio i nostri piccoli

In questo articolo

Durante il sonno, il nostro cervello struttura le esperienze del giorno appena trascorso e rinforza l'attività cerebrale. Nei soggetti giovani poi, il momento del riposo è cruciale in quanto, oltre che a ristorare l'organismo, questa fase è connessa allo sviluppo delle capacità d'apprendimento.

Dormire bene è dunque un requisito necessario per la crescita sana del bimbo e proprio per rimarcarne l'importanza, l'Ospedale pediatrico del Bambin Gesù ha pubblicato sulla rivista "A scuola di salute" una serie di indicazioni volte a migliorare l'esperienza del sonno per i più piccoli.

Ritmi e cattive abitudini

Se è vero che per i primi 4 mesi i genitori (soprattutto la madre) devono adattarsi ai ritmi sonno-veglia del neonato, dal quarto mese in poi è saggio abituare il pargolo a regolarsi in base ad una routine diversa. Occorre dunque educare gradualmente il bimbo al distacco e ad addormentarsi in modo autonomo: dopo un certo periodo quindi, meglio non mettere a nanna il bimbo già addormentato o farlo dormire nel lettone!

Se il bimbo ha paura si può aiutarlo leggendo una favola, permettendogli di dormire con un peluche o lasciando un piccolo lumino acceso (niente di esagerato però!).

Quando il bambino diventa più grandicello è invece importante che si rispettino certi orari per la messa a letto, in modo da regolarizzare il suo orologio biologico.

Ambiente

La camera del bimbo deve aiutare il riposo e pertanto vanno eliminate tutte le possibili interferenze ad un sonno regolare. La stanza deve essere silenziosa, buia (via tv accese o dispositivi luminosi) e non eccessivamente calda (temperatura consigliata intorno ai 20°C).

Incubi e paure notturne

I brutti sogni sono normali per i bambini, così come le paure dell'oscurità e della lontananza dalla confortevole figura genitoriale. Questo però non deve ostacolare il processo di distacco: se il bimbo chiama durante la notte, è bene rassicurarlo a distanza, senza precipitarsi nella cameretta.

Naturalmente se pianti e incubi diventano troppo frequenti, sarà buona cosa parlarne con il pediatra

Il russamento

Un bambino su 10 russa o è affetto da disturbi respiratori ostruttivi nel sonno.

Tali condizioni, perlopiù causate da problemi a tonsille, adenoidi o, in casi più gravi, obesità e malformazioni, possono portare il piccolo ad apnee notturne (37% dei casi).

Al manifestarsi di questi sintomi, bisogna ricorrere all'aiuto di specialisti.

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