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Come dormire sonni tranquilli insieme ai propri bambini?

di Luisa Perego - 30.04.2019 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
E' possibile far dormire il proprio bimbo nel lettino per una notte intera? Nel nuovo libro Mondadori "Mamma, insegnami a dormire" i consigli della fata della nanna Rondine De Luca per sonni sereni insieme ai propri bimbi.

In questo articolo

Insegnare al proprio dormire è possibile e dipende NON dal bambino, ma dalla mamma. Parola di Rondine De Luca, "Fata della nanna" che con Mondadori ha appena scritto il libro "Mamma, insegnami a dormire". Nel libro i consigli appunto della fata della nanna per sonni sereni insieme ai propri bimbi.

Nanna serena con i bambini: è possibile?

Mamma insegnami a dormire
di Rondine De Luca. Possibile insegnare al bambino a dormire correttamente? Perché il piccolo continua a svegliarsi di notte? Si può fare qualcosa? C'è una speranza alle notti in bianco o bisogna solo "aspettare che cresca"? Secondo la fata della nanna Rondine De Luca, il buon sonno dipende solo da voi. In questo libro l'autrice parte proprio dalle mamme e senza schemi rigidi da seguire, ma raccontando varie realtà diverse, indirizza ogni madre al meritato riposo.

La vita dell'autrice è cambiata dopo aver letto il libro "Il linguaggio segreto dei neonati" di Tracy Hogg. E' diventato un suo punto di riferimento.

Secondo il libro, il sonno è un'abitudine che si può insegnare. E non è l'unico a sostenerlo. Vari esperti nel settore pensano lo stesso. Quello che cambia però è l'approccio: si passa dai metodi più o meno estremi, come lasciare il bimbo da solo nel lettino, anche se piange, e lasciare la stanza, rientrando solo di tanto in tanto a consolarlo, a chi invece consiglia di restare nella stanza con lui.

Che fare però? Quale metodo scegliere? Secondo Tracy Hogg, si può insegnare l'autonomia al bambino senza però fargli subire la sofferenza dell'abbandono.

La soluzione? Il sonno è un'abitudine che ha bisogno di allenamento.

E si può insegnare a tutti i bambini. Come spiega Rondine De Luca, "La nuova abitudine si trasmette al bambino facendogli associare al sonno alcuni elementi esterni attraverso il comportamento ripetuto dei genitori".

Il sonno nel bambino fino ai tre anni è fatto di "passaggi" che durano circa 40 minuti. Con la crescita i cicli si allungano a un'ora e mezzo.

Nel sonno, è la mamma a fare la differenza

Prima dritta: la mamma fa la differenza. Parola di consulente del sonno. "Se loro stanno bene e sono serene, tutta la famiglia ruota in positivo; se hanno problemi o, peggio, cedono, tutto crolla con loro. Il bambino percepisce che la mamma non è tranquilla e a sua volta si agita, il marito torna a casa dopo una giornata di lavoro e si sente impotente, non sa come aiutarla".

Altra dritta: non esiste il metodo, ma l'importante è trovare il proprio metodo, dato che non esiste una ricetta uguale per tutti.

"Questo cambia in funzione di chi siete voi e chi è il vostro bimbo".

Quindi, a parte qualche regola di base sui principi del sonno, non ci sono regole da seguire, ma bisogna solo comprendere quale strada può fare al caso di ciascuna famiglia.

Come dormire sonni tranquilli insieme ai propri bambini?

Le armi da sfoderare in questo caso sono due, da attuare prima ancora di cominciare:

  1. essere super convinti di quello che si sta facendo
  2. aver fiducia nel bambino e credere che ce la possa fare

L'importante è anche non crearsi troppe aspettative o scadenze: non si può sapere in quanti giorni imparerà a dormire dato che ciascuno ha i suoi tempi.

Inoltre Rondine De Luca ci tiene a sottolineare il fatto che si può riuscire a riposare bene. Perché "più del 90% dei disturbi del sonno del bambino oltre i sei mesi è legato a comportamenti errati da parte dei genitori al momento dell'addormentamento. Addormentare un bambino non deve dipendere da aiuti esterni, cioè non deve essere determinato da un oggetto o da un comportamento, altrimenti - è certo - ogni volta che il piccolo avrà un risveglio notturno ricercherà quelle modalità".

Per questo diventa importante che i bimbi si addormentino in maniera autonoma. E "insegnargli a addormentarsi da soli nel proprio lettino è una delle primissime forme di autonomia. La difficoltà che incontro quando dico di rendere autonomi i bambini è il concetto sempre frainteso a cui è stata legata questa parola: insegnare a essere autonomo non è l'equivalente di abbandonare qualcuno. Rendere autonomo significa insegnarli a cavarsela da solo e fornire gli strumenti per poterlo fare".

Non esiste una tabella applicabile a tutti, dipende dall'età e dal singolo bimbo. Secondo la National Sleep Fondation

  • un neonato fino ai 3 mesi deve dormire dalle 14 alle 17 ore al giorno,
  • dai 4 agli 11 mesi, 12-15 ore
  • da 1 a 2 anni: 11-14 ore
  • da 3 a 5 anni: 10-13 ore

Sempre secondo la scrittrice, è fondamentale il modo il cui un bimbo viene addormentato e per lei è ancora più importante, se si vuole insegnare al bimbo ad addormentarsi da solo nel lettino, a non accompagnarlo al sonno con "stampelle", cioè con qualcosa.

Dato che anche noi ci spaventeremmo se ci coricassimo in un luogo e ci svegliassimo da un'altra parte, figuriamoci per un bimbo! Ed è quello che la "fata della nanna" cerca di spiegare ai genitori. Sia chiaro inoltre che il bimbo non va mai lasciato da solo a piangere ma deve sempre "avere la percezione e la sicurezza che la mamma o il papà siano con lui". Per questo restare di fianco a lui è fondamentale.

Ecco ora una raccolta di consigli di Rondine De Luca per genitori sulla nanna dei bambini:

  • non si può sapere in anticipo quanto tempo ci vorrà perché il proprio bimbo impari a dormire sereno tutta la notte. Meglio armarsi del pazienza.
  • meglio iniziare dal sonnellino.
  • sì, il bimbo protesterà, ma voi sarete accanto a lui, non dovrete mai lasciarlo e soprattutto mai uscire dalla camera prima che si sia addormentato.
  • per i primi addormentamenti, meglio fare buio nella cameretta. Bisogna però capire come preferisce dormire il proprio bimbo, perché alcuni non si addormentano se la stanza non è buissima, altri invece si appisolano con ogni condizione di luce.
  • silenzio totale? Sì può far rumore, tenendo però presente che chi dorme va rispettato.
  • se il bimbo è ammalato? Nessuno dorme bene quando non è in forma, quindi meglio attendere un pochino.

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