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Come far dormire il neonato in vacanza: i consigli della pedagogista

di Angela Bisceglia - 09.06.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Come regolarci in vacanza con la nanna del bambino? Cosa fare per non cambiare troppo le sue abitudini e   rispettare la sua routine anche quando siamo in albergo o in una casa vacanze? Ecco tutti i consigli pratici della pedagogista Elisabetta Rossini

In questo articolo

Come far dormire il neonato in vacanza

Finalmente in vacanza! L'abbiamo aspettata per mesi, programmata nei minimi dettagli, desiderata con impazienza. Sarà l'occasione per rilassarsi, per ritemprasi e godere di un po' di relax. Anche con un bambino piccolo? Sì, a patto di adottare alcune semplici accortezze, soprattutto per quel che riguarda la sua nanna. Perché se il bambino dorme bene, è più rilassato e tranquillo, sia di giorno che di notte. E la vacanza sarà più bella per tutti!  

Ricreiamo la ritualità di casa

Più i bambini sono piccoli, più i genitori hanno il timore che il cambio di ambiente possa incidere negativamente sul sonno dei loro figli. Perché questo non succeda, è importante cercare di ricreare il più possibile nel luogo di vacanza la routine alla quale li abbiamo abituati a casa.

"I bambini trovano sicurezza nella ritualità, nella ripetizione degli stessi movimenti e situazioni, che consentono loro di orientarsi nel tempo e nello spazio" spiega la pedagogista Elisabetta Rossini. "Difatti non è tanto l'ambiente diverso o il cambio di cameretta che possono scombussolare il sonno dei neonati, quanto il cambio delle abitudini alle quali sono tanto affezionati. E allora facciamo in modo di mantenere anche in vacanza la stessa routine che adottiamo a casa quando si avvicina il momento di dormire. Ogni famiglia ha la sua, a seconda che si tratti del sonnellino di metà mattina o metà pomeriggio o della nanna serale, ma per il neonato quella sequenza di gesti sempre uguale è come una traccia di memoria, che preannuncia loro qualcosa di prevedibile e quindi di rassicurante. Se ad esempio la sera siamo abituati a fare prima il bagnetto, poi la poppata, poi la lettura di una storiella, una volta in vacanza riproponiamo nello stesso ordine la stessa routine di avvicinamento alla nanna, che lo accompagnerà dolcemente e gradualmente verso l'addormentamento.

Perché l'ambiente più importante di un bambino sono i suoi genitori, e se i genitori si comportano allo stesso modo con lui, il cambio di stanza o di casa passa in secondo piano".  

Presentiamogli gli ambienti

Anche se è piccolo, anche se non comprende ancora il senso delle parole, quando arriviamo nel luogo di vacanza presentiamogli il nuovo ambiente. "Entrati nella stanza d'albergo o nella casa dove alloggeremo, tenendolo ancora in braccio, diciamogli: 'Ecco, siamo arrivati! Qui è dove faremo la nanna, qui dove mangeremo, qui dove cambieremo il pannolino'. Insomma mostriamogli la nuova sistemazione esattamente come faremmo con un adulto: è una questione di rispetto, anche se si tratta di un bimbo piccolo, ed è una pratica che favorisce la relazione, crea coinvolgimento, promuove l'ascolto e, ancora una volta, rassicura nostro figlio" sottolinea la pedagogista.

Portiamo in vacanza qualcosa di casa

Se il bambino è abituato a dormire con un doudou o con un pupazzetto, portiamolo anche in vacanza e lasciamo che lo tenga nel lettino esattamente come fa a casa. Stessa cosa se è abituato a dormire con una lucina notturna: mettiamola in valigia e posizioniamola più o meno dove era nella sua cameretta: una volta accesa, creerà quell'atmosfera familiare che il bimbo collegherà direttamente alla sua nanna. Altro utile accorgimento è portarsi da casa le lenzuola per il lettino: sentirà lo stesso odore al quale è abituato e avrà subito la sensazione di casa, che ancora una volta gli infonderà sicurezza e protezione e lo predisporrà a dormire tranquillo

Dormire con noi o in un’altra cameretta?

A casa ha il suo lettino nella sua cameretta, mentre adesso abbiamo una sola stanza per tutti; oppure nella casa per le vacanze c'è una cameretta a parte, ma temiamo che il bambino non si senta sicuro a dormire lontano da noi. Come regolarci?

"Con molta elasticità e senza ansie inutili" risponde la Rossini: "Se a casa il bambino dorme con noi, cerchiamo di mantenere anche in vacanza la stessa abitudine, facendo posizionare già prima del nostro arrivo un lettino nella camera matrimoniale; se c'è una camera per i bambini e nostro figlio è già abituato a dormire da solo, probabilmente non avrà alcuna difficoltà a stare separato da noi.

Se invece a casa dorme tranquillo nella sua cameretta ma in vacanza non si sente a suo agio e fa fatica ad addormentarsi, lasciamo che stia con noi, senza il timore che possiamo 'viziarlo' e che al rientro a casa non vorrà più stare per conto suo: la vacanza è una situazione di eccezionalità e quando si torna a casa è scontato che torna tutto come prima. Insomma, facciamo quel che fa stare più tranquilli tutti, genitori e bambino. Senza stress"!

Cerchiamo di mantenere i suoi orari

Nei limiti del possibile, cerchiamo di rispettare i suoi orari di pasti e nanna, che costituiscono un po' il leitmotiv della sua giornata. Se c'è in programma un'escursione di un'intera giornata, fermiamoci quando è il momento della poppata, del biberon o della pappa e cerchiamo di trovare un posticino più appartato, dove farlo mangiare e poi addormentare in tranquillità. E nei giorni successivi prevediamo programmi più a misura di bambino.

E quando capita di andare a cena fuori? "Se il bambino è abituato che anche in città ogni tanto si esce a cena, in vacanza per lui non cambierà molto e magari si addormenterà senza problemi nella sua culletta o nel passeggino. Se invece a casa si addormenta sempre nel suo letto e sempre alla stessa ora, meglio limitare la frequenza delle uscite serali, perché addormentasi in giro e poi svegliarsi al ritorno in albergo potrebbe sballare i suoi ritmi e causargli un sonno disturbato" consiglia Elisabetta Rossini.

Ultima cosa: non ci illudiamo che, facendolo andare a nanna più tardi, al mattino ci lascerà poltrire nel letto fino alle 9: se a casa la sveglia suonava sempre alle 7 per la poppata o per andare al nido, in vacanza molto probabilmente sarà lui a buttarci già dal letto.

Prendiamola con filosofia: anche in vacanza le sue esigenze sono importanti quanto le nostre… ma stavolta potremo recuperare anche noi con un sonnellino pomeridiano!

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