Come far dormire un neonato
I libri, i metodi, i consigli per far dormire il neonato sono argomenti tra i più discussi nei forum e tra le neomamme. Il sonno è fondamentale, non solo per il bambino ma anche per i genitori alle prese con ritmi di vita del tutto stravolti e con una stanchezza cronica che si spera di poter recuperare un po' almeno di notte. E allora ecco un altro articolo su come far dormire il neonato: abbiamo messo insieme teorie, consigli e metodi molto diffusi per offrire un aiuto pratico.
Tre punti fermi sul sonno dei neonati
- insegnare la differenza tra notte e giorno,
- mettere il bambino a letto assonnato ma sveglio,
- creare una routine serale.
Le raccomandazioni internazionali sono chiare: il neonato deve dormire in posizione supina, ovvero a pancia in su. Si tratta di un passo fondamentale per garantire la sicurezza del bambino e ridurre il rischio di sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS), la principale causa di morte per i bambini di età compresa tra 1 e 12 mesi.
Proprio grazie alle campagne di informazione negli ultimi anni, i casi di SIDS sono notevolmente diminuiti.
Come far dormire un neonato in inverno
Un gruppo di esperti statunitensi dei Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta ha condotto uno studio pubbblicato sulla rivista Pediatrics che conferma le indicazioni dell'American Academy of Pediatrics: il neonato va messo a dormire indossando solo il pigiamino (in cotone caldo o in ciniglia a seconda della temperatura): questo è sufficiente per mantenerlo al caldo, senza l'aggiunta di alcuna copertina. Importante evitare di mettere nel lettino coperte o biancheria da letto. In alternativa è perfetto anche il sacco nanna.
Vi proponiamo due tecniche diventate piuttosto famose.
- Chrissy Lawler, terapista del sonno, madre di quattro figli e fondatrice di The Peaceful Sleeper, ha condiviso la sua esperienza sulla rivista statunitense Newsweek. Chrissy Lawler sostiene che trovare il giusto tempismo è fondamentale. Individuare i segnali che indicano che il neonato è stanco, come lo sfregamento degli occhi o uno sbadiglio, è il primo passo. Una volta riconosciuti questi segnali, Lawler suggerisce di avvolgere il bambino in una morbida fascia, cullarlo delicatamente, creare un suono bianco rilassante e utilizzare la tecnica delle sopracciglia. L'accarezzamento delle sopracciglia, spiegato dalla terapista, consiste nel delicato sfiorare la fronte del neonato e poi scivolare verso la punta del naso.
- Un altro trucco per far addormentare rapidamente un neonato è il "trucco del fazzoletto", proposto da Nathan Dailo, un youtuber australiano e padre di un bambino di 3 mesi. Il trucco consiste nel prendere un fazzoletto di carta e farlo scivolare delicatamente sul viso del neonato, quasi come se fosse una carezza leggera.
Ecco i consigli di Sofia Axelrod, madre di due bambini e ricercatrice associata del laboratorio di Michael W.
Young, biologo premiato con il Nobel per avere isolato i geni responsabili del sonno:
- Creazione di un ambiente ideale: oltre all'oscurità, piccole accortezze come l'utilizzo della luce rossa possono fare una differenza significativa.
- Programmazione attenta del sonno e dei sornellini: è essenziale trovare un equilibrio adeguato, senza esitare a svegliare il bambino se il sonnellino diurno risulta eccessivamente prolungato. Contrariamente alla credenza comune, svegliare il bambino durante il giorno può contribuire a regolare il sonno notturno, migliorando la qualità del riposo complessivo.
- Allenamento dolce al sonno: si tratta di un processo che segue tempistiche specifiche per ridurre gradualmente le interruzioni notturne. Ciò non significa lasciar piangere il bambino nella culla: una regola utile è attendere 90 secondi prima di intervenire quando il bambino si sveglia di notte. Questo lasso di tempo, se seguito con attenzione, può contribuire a ridurre le interruzioni notturne senza arrecare alcun danno al bambino.
Invece del bed-sharing la culla vicino al letto dei genitori è la giusta soluzione sin dai primi giorni di vita: consente di mantenere vicinanza e continuità, garantendo libertà di spazio e movimento a mamma e bambino. Così, quando il bambino si sveglia durante la notte, la mamma può allattarlo senza alzarsi dal letto.
Come abituarlo?
Vi proponiamo il metodo Tracy Hogg, il famoso metodo EASY illustrato in uno dei bestseller sulla maternità: Il linguaggio segreto dei neonati.
E.A.S.Y., acronimo di Eat (mangia) Activity (attività), Sleep (ninna), You (tu), racchiude la routine quotidiana della gestione del bambino. Nel corso della giornata è bene seguire, sempre nello stesso ordine, l'alternarsi di quattro momenti: appunto, Eat (mangia) Activity (attività), Sleep (nanna), You (tu). Un ciclo della durata di circa tre ore.
Ma cosa ci consiglia Tracy Hogg riguardo al sonno?
Il metodo della Hogg prevede che i bambini sin da piccoli debbano addormentarsi da soli nella propria culla, anche se non bisogna far mancare loro il nostro conforto quando sono in difficoltà.
Il metodo EASY poggia sull'idea fondamentale che il neonato apprenda l'arte di addormentarsi nella culla, sentendosi al sicuro e protetto.
Nella pratica significa che: dopo un'attività mettere il bambino a dormire quando manifesta segni evidenti di stanchezza, quali sbadigli, occhi che si strofinano o irritabilità. I genitori dovrebbero rispondere al pianto del bambino dopo aver aspettato qualche secondo, ma è consigliato farlo senza rimuoverlo dal lettino, a meno che non sia assolutamente necessario.
I neonati (0-3 mesi) necessitano di 14-17 ore di sonno, mentre i bambini in età compresa tra 4 e 11 mesi dovrebbero dormire tra le 12 e le 15 ore.
Quand'è che i neonati dormono tutta la notte?
La maggior parte dei bambini cominciano a dormire per tutta la notte intorno ai sei mesi di età (tenendo conto che per "tutta la notte" si intende un sonno ininterroto di 6 ore) e a questa età possono svegliarsi brevemente, ma sono in grado di calmarsi da soli e riaddormentarsi.
Fonti