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Imparare a dormire da soli: a che età?

di Giulia Foschi - 04.03.2024 - Scrivici

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Imparare a dormire da soli è una conquista dell'autonomia che ogni bambino vive coi suoi tempi e il supporto dei genitori. Come impostare un approccio?

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Imparare a dormire da soli

Per imparare a dormire da soli i bambini hanno bisogno di una guida sicura, di fiducia, affetto e di una buona routine. Parliamo di addormentamento autonomo con Gherardo Rapisardi, pediatra e neonatologo, autore del libro Alla conquista del sonno, guida completa sul sonno tra 0 e 6 anni, per affrontare le difficoltà più frequenti e aiutare i bambini a dormire bene, edito da Uppa.

Quando si impara a dormire da soli?

"L'età a cui si impara a dormire da soli è molto variabile, in base alle modalità di accudimento del bambino, le aspettative, la cultura e i valori della famiglia. Nella nostra società la aspettativa più diffusa è quella di portare il bambino a dormire da solo nella sua camera a una età che varia tra gli 8-9 mesi e i 2-3 anni. I dati più recenti nella nostra società ci dicono comunque che circa il 20% dei bambini a 4 anni di età dorme tutta la notte nel lettone. È bene chiarire che dormire a contatto (condividendo il letto, o co-bedding, o su superfici contigue, 'a portata di abbraccio', o cosleeping), non rischia di per sé di rendere i bambini meno autonomi, più dipendenti e meno capaci di cavarsela da soli in diverse situazioni. Allo stesso modo, di per sé nemmeno promuove autonomia, sicurezza e indipendenza. Lo sviluppo dell'autonomia e dell'indipendenza è favorito da modalità educative coerenti, di giorno e di notte, che promuovono un attaccamento sicuro, fiducia e autostima del bambino, e ciò può avvenire sia che dorma vicino o separato dall'adulto".

Quanto tempo ci vuole perché il bambino si addormenti da solo

"La capacità di addormentarsi da soli (e riaddormentarsi da soli dopo i fisiologici risvegli notturni) viene normalmente acquisita in seguito all'aiuto a farlo da parte di un genitore. In base al temperamento e le capacità di regolazione del comportamento, che sono molto diverse da bambino a bambino, e alle scelte di accudimento del genitore, tale capacità potrà essere acquisita a qualsiasi età.

Aiutare a dormire bene vuol dire quindi favorire nel bambino la maturazione e la stabilizzazione di un buon bioritmo circadiano e del processo di individuazione-separazione. Occorre promuovere nei genitori autostima e sicurezza nelle proprie competenze genitoriali, nonché la loro consapevolezza del ruolo di guida e di insegnamento per lo sviluppo del bambino. I bambini hanno bisogno di una guida coerente e sicura e le loro capacità di adattamento sono ben superiori a quelle degli adulti. Hanno bisogno di un ambiente che fornisca loro quell'affetto necessario per crescere e svilupparsi, e richiedono un maggiore aiuto in alcune fasi normali della crescita: da parte dei genitori fornire il nutrimento affettivo che sembra loro necessario per il proprio figlio, con un comportamento coerente volto a farlo diventare più fiducioso nei propri mezzi, non costituirà mai un rischio di viziarlo".

Come si aiuta il neonato ad addormentarsi da solo?

"Nei primi 4 mesi il bambino apprende via via a regolare il comportamento a livello fisico e ad adattare le attività (pasti, sonno, relazioni sociali, bagnetto) alle 24 ore, grazie alla ritmicità delle abitudini e ai livelli di illuminazione. L'addormentamento può essere facilitato aiutando il controllo della postura e del movimento (essere avvolti, cullati, a contatto, usando la suzione non nutritiva etc), via via aumentando le esperienze che può fare senza l'aiuto dell'adulto (come stendersi vicino a lui, aiutandolo quel tanto che riteniamo necessario per lui). Per l'illuminazione sarà utile far sì che la vita notturna avvenga al buio (la lucina è utile per i genitori quando lo accudiscono) e in occasione dei fisiologici risvegli il bambino non sia interessato o stimolato ad altro se non mangiare (nel caso abbia segni di fame) e riaddormentarsi. Ricordandosi che i risvegli avvengono anche indipendentemente dalla fame e che durante alcune fasi del sonno nei primi 2-3 mesi possono mugolare, stirarsi, aprire e chiudere gli occhi, senza essere svegli".

Cosa cambia dopo i primi mesi?

"Dopo i 4 mesi il bambino dovrà gestire nuove esperienze, tra cui la separazione dall'adulto e il riconoscimento di estranei e ambienti nuovi. A 4 mesi sarà in grado di riconoscere il momento di 'andare a nanna' e quindi, di prevederlo e cercare di parteciparci attivamente con le sue capacità e desiderio di addormentarsi. Dai 4 mesi, inoltre, e ancor più dai 6 mesi, percepirà l'addormentamento come una separazione fisica e mentale dall'adulto. Per questo il rituale assume maggiore importanza: la regolarità delle routine di addormentamento, il loro contenuto (ninna nanna, libricini, coccole…), la loro flessibilità, il fatto che il bambino ne sia via via più protagonista, il far sì che si risvegli nella stessa condizione in cui si è addormentato e si abitui a gestire maggiormente da solo l'addormentamento, sono gli aspetti più rilevanti, che danno la possibilità al bambino di prevedere e conoscere ciò che sta avvenendo. A partire dal 2° anno può essere utile l'uso dell'oggetto transizionale e i rituali si arricchiranno di libricini con brevi storie. Da evitare assolutamente l'esposizione agli schermi digitali prima di andare a letto".

Libri per imparare a far dormire i bambini da soli

"Oltre al mio libro, dove esprimo con molti più dettagli il mio punto di vista, ne elenco alcuni altri:

  • G. Rapisardi, Alla conquista del sonno. La guida completa sul sonno tra 0 e 6 anni, per affrontare le difficoltà più frequenti e aiutare i bambini a dormire bene, Uppa Edizioni, Roma, 2022
  • Bortolotti, I cuccioli non dormono da soli. Il sonno dei bambini oltre i metodi e i pregiudizi, Mondadori, Milano, 2016.
  • T.B. Brazelton, J.D. Sparrow, Il tuo bambino e... il sonno. Una guida autorevole per aiutare vostro figlio a dormire, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2003.
  • G. Cozza, M.F. Agnelli, La nanna è facile, Il Leone verde, Torino, 2013.
  • P.S. Douglas, The Discontented Little Baby Book. All you need to know about feeds, sleep and crying, Nuova edizione, Bologna 2021
  • Ferrando, Il libro della nanna. Cosa sapere e che cosa fare per il sonno felice del tuo bambino, LSWR, Milano, 2019.
  • G. Honegger Fresco, Facciamo la nanna. Quel che conviene sapere sui metodi per far dormire il vostro bambino, Il Leone Verde, Torino, II ed., 2015.
  • S. Letardi, Il mio bambino non mi dorme, Bonomi, Pavia, 2008.
  • J. J. McKenna, Safe Infant Sleep: Expert Answers to Your Cosleeping Questions, Platypus Media, 2020
  • J.A. Mindell, Sleeping through the night. How infants, toddlers and their parents can get a good night's sleep, Harper Ed., New York, revised edition, 2005.
  • E. Pantley, Fai la nanna senza lacrime. Il metodo naturale per insegnare al vostro bambino a dormire tutta la notte senza farlo piangere, Piemme, Milano, 2019.
  • M. Weissbluth, Healthy Sleep Habits, Happy Child. A Step by Step Program for a Good Night's Sleep, Random House Publishing Book, IV ed., 2015".

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