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Riduttore per lettino del neonato: è sicuro?

di Niccolò De Rosa - 10.01.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Il suo scopo è rendere ancora più confortevole la culla, ma il riduttore per lettino del neonato è davvero sicuro? Gli esperti si dividono

In questo articolo

Molto in voga negli ultimi anni, il riduttore per il lettino dei neonati è uno strumento considerato molto comodo (ed economico) per rendere maggiormente confortevole la culla del piccino. Tuttavia alcuni sono convinti che non tutti i prodotti di questo tipo garantiscano l'adeguata sicurezza per la salute dei bimbi.

Riduttore per lettino: cos'è?

Il riduttore per il lettino dei neonati nasce come accessorio pratico ed economico per rendere più accogliente la culla del bebé. Si tratta infatti di una specie di cuscino imbottito che, appunto, riduce lo spazio del lettino per far dormire più tranquillo il bimbo.

L'idea alla base sarebbe quella di ricreare le condizioni ambientali dell'utero che per nove mesi ha custodito lo sviluppo del piccolo, facendolo dunque sentire avvolto e protetto nei primi mesi di vita "all'esterno". Insomma, si tratta di un'ulteriore coccola che dovrebbe favorire il sonno del neonato e creare un ullteriore argine al rischio di cadute o urti contro le sponde del lettino.

Ma è davvero un oggetto sicuro?

I dubbi sulla sicurezza

I primi dubbi sull'effettiva messa in sicurezza di questi riduttori (bumpers in inglese) vennero avanzati già nel 2007, quando la rivista The Journal of Pediatrics pubblicò uno studio che evidenziò diverse criticità su questi strumenti che si erano ormai affacciati sul mercato con grande successo.

La ricerca infatti mostrò come tra il 1985 e il 2005 ben 27 decessi infantili fossero stati collegati all'utilizzo dei riduttori o perché il volto dei piccoli era stato compresso contro il cuscino causandone il soffocamento, o perché i lacci del bumper si erano malaugaratemente avvinghiati al collo dei bimbi. Lo stesso studio, inoltre, avanzava serie perplessità anche sugli effettivi vantaggi che tali accessori avrebbero portato nell'evitare incidenti o infortuni durante il riposo dei neonati. 

Insomma, per gli esperti i riduttori non solo non servivano a niente, ma potevano anche essere pericolosi e nel 2011 l'American Academy of Pediatrics (AAP) rincarò la dose dichiarando i bumpers "non sicuri" e non adatti a garantire la sicurezza dei bambini.

La nuova generazione di riduttori

Ma se i riduttori sono così inefficienti e, anzi, pericolosi, perché sono ancora in commercio? La risposta risiede nelle correzioni apportate ai prodotti che oggi si trovano in commercio, tanto da andare incontro all'approvazione delle varie associazioni di consumatori. Nel 2015, ad esempio, la JPMA, organizzazione commerciale americana che rappresenta l'industria dedicata all'infanzia, ha dichiarato come i bumpers andassero incontro agli standard richiesti per strumenti di questo tipo destinati alla prima infanzia, senza però soffermarsi sugli effettivi benefici apportati dal loro utilizzo.

Quali riduttori scegliere

Esistono dunque diverse tipologie di riduttori, tuttavia quelli considerati migliori e più sicuri appartengono all'ultima generazione di prodotti di questo tipo, i cosiddetti riduttori antisoffocamento la cui superficie può essere rigida o a maglie strette, come una rete, così da abbattere il rischio che il bebé possa soffocarsi premendoci contro il faccino.

Molti studiosi rimangono comunque contrari all'utilizzo di tali strumenti e raccomandano di lasciare libero il lettino - anche da cuscini e paracolpi - scegliere materassi rigidi e usare solo lenzuolini abbastanza aderenti da aiutare il bebé a non abbandonare la posizione supina. 

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