Triptofano nei bambini
Qualunque sia l'età di un essere umano, c'è una cosa che su tutte ci permette di affrontare la giornata nel migliore dei modi: dormire bene. Tuttavia, specie nei più piccoli è alle volte complesso, e per tale motivo si ricorre a delle soluzioni soprattutto naturali. In questo senso, si sente spesso parlare di triptofano nei bambini, ma che cos'è esattamente?
Triptofano nei bambini: cos’è
Come riporta il sito di IRCCS Istituto Clinico Humanitas Humanitas Cancer Center, il triptofano è un amminoacido che si trova in molte proteine di origine animale e vegetale.
Per noi esseri umani è un nutriente essenziale, vale a dire un qualcosa che non può essere sintetizzato dal nostro organismo e che perciò occorre assumere attraverso il cibo.
Il triptofano nei bambini viene spesso menzionato perché, oltre a partecipare alla sintesi delle proteine e quindi svolgere un ruolo strutturale nell'organismo, è il precursore della serotonina.
Quest'ultima è un ormone che controlla l'umore a livello cerebrale e provoca il restringimento dei vasi sanguigni.
Non a caso, viene proposto per migliorare le performance atletiche, per la depressione, l'ansia e l'insonnia, per provare a smettere di fumare e contro il disturbo da deficit di attenzione/iperattività e la sindrome di Tourette.
Ma non solo: gli integratori a base di triptofano vengono consigliati anche a coloro che soffrono di apnee del sonno, dolori al volto, forme gravi di sindrome premestruale e bruxismo.
Associazione melatonina triptofano
Quando si tratta di problemi del sonno, ai bambini viene spesso consigliato di assumere melatonina per mezzo di integratori. Tuttavia, nel corso di questi anni sono stati fatti degli studi, come quello condotto da Della Volpe e collaboratori, dove l'uso della melatonina è stato associato al triptofano nei bambini.
Quel che è emerso è che la melatonina ha ruolo strategico come induttore del sonno spontaneo ed ha rilevato come un integratore contenente anche triptofano e vitamina B6 è significativamente più efficace della sola melatonina.
Un ulteriore studio pubblicato su Italian Journal of Pediatrics ha verificato l'efficacia di una soluzione di melatonina-triptofano-vitamina B6 su 110 neonati a termine e pretermine sottoposti a risonanza magnetica. Ciò che è emerso è che tale mix può essere somministrato con efficacia e in sicurezza ai neonati sottoposti a risonanza magnetica nucleare, evitando il ricorso a farmaci anestetici.
Poi ancora uno studio di Bravaccio e collaboratori ha verificato l'efficacia della stessa combinazione in 34 bambini con cefalea cronica e che presentavano anche frequenti risvegli notturni.
Il risultato? Il 90% dei bambini ha riportato un miglioramento grazie alla riduzione degli episodi di cefalea.
Eventuali controindicazioni
Il triptofano nei bambini appare dunque come un'accoppiata vincente, ma è sempre dovere del pediatra scegliere se somministrare integratori che associano alla melatonina il triptofano o integratori con solo triptofano.
Tuttavia, il triptofano sembrerebbe particolarmente indicato in quei disturbi che colpiscono bambini - anche molto piccoli - come le parasonnie. Per problemi di sonno "più semplici" la migliore soluzione in assoluto rimane la melatonina.
Inoltre, è bene sapere che il triptofano, a tutte le età, può presentare diverse controindicazioni come:
- problemi con i trattamenti a base di antidepressivi;
- aumentare la sonnolenza associata all'assunzione dei sedativi;
- bruciori e dolori allo stomaco;
- eruttazioni e gonfiori addominali;
- nausea e vomito;
- diarrea;
- perdita dell'appetito;
- mal di testa;
- secchezza delle fauci;
- vista sfocata;
- debolezza muscolare.
Possiamo quindi concludere che il triptofano nei bambini, assunto da solo o in combinazione con la melatonina e la vitamina B6, è sicuramente un efficace aiuto per particolari disturbi del sonno. Tuttavia, è essenziale che sia prescritto da un medico.
FONTI