Che emozione, il primo viaggio in auto del bebè dall'ospedale a casa! Perché tutto vada per il meglio, però, bisogna seguire qualche accorgimento, perché per un neonato - specialmente se prematuro e dunque molto piccolo - l'auto non è certo il posto migliore in cui stare.
Per quanto gli ovetti oggi a disposizione siano studiati per garantire massima sicurezza e massimo comfort anche ai piccolissimi, la posizione dei bebè in viaggio non è ottimale e potrebbe comportare qualche rischio.
Dopo 30 minuti di viaggio possono esserci problemi di ossigenazione
L'ultima conferma viene da un piccolo studio pubblicato di recente dell'équipe del pediatra Peter Fleming, dell'Università di Bristol. Attraverso simulazioni condotte in laboratorio, Fleming e colleghi hanno preso in considerazione che cosa accade a neonati molto piccoli, per lo più nati prima del termine - età compresa tra 13 giorni e due mesi e peso medio di 2,5 kg - durante i viaggi in auto. Risultato: dopo circa 30 minuti di viaggio simulato a una velocità medio-bassa, molti bimbi mostrano segni di carenza di ossigenazione.
Il capo ciondola e il bimbo respira male
"Nei bambini così piccoli, i muscoli del collo non sono ancora ben sviluppati e non riescono a tenere eretto il capo, che ciondola. Di conseguenza, le vie aeree non sono libere e il piccolo fa fatica a respirare, il che appunto provoca problemi di ossigenazione" chiarisce Alberto Villani, responsabile del Dipartimento di pediatria generale e malattie infettive del'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. "Ecco perché i viaggi in auto con i neonati andrebbero limitati il più possibile. O, se proprio necessari, organizzati in modo da spostarsi a piccole tappe per volta".
Come viaggiare in sicurezza
Se però il viaggio è necessario, alcuni accorgimenti possono renderlo più confortevole e sicuro per il bambino. Ecco i consigli di Luigi Di Matteo, ingegnere dell'Area tecnica ACI.
1. I bambini devono viaggiare in dispositivi adatti alla loro età e alle loro dimensioni: per i neonati, il dispositivo adeguato è l'ovetto. "Se bisogna acquistarne uno nuovo, consiglio un prodotto che segua la nuova normativa I-Size, che prevede la scelta del dispositivo non più in base al peso del bambino, ma in base alla sua altezza" spiega Di Matteo. "Questi prodotti, infatti, garantiscono una migliore resistenza agli urti per testa e collo".
La normativa non sostituisce quella precedente, quindi chi ha già un ovetto può comunque continuare a usarlo, seguendo le apposite indicazioni.
Per quanto riguarda le navicelle, se da un lato possono sembrare più confortevoli, perché il bambino viaggia disteso e non c'è il rischio che la testa gli ciondoli in avanti (a patto ovviamente di posizionarlo a pancia in su), dall'altro l'ACI le sconsiglia. "Non si può escludere il rischio di ribaltamento in caso di urto" spiega l'ingegnere.
2. Posizionare l'ovetto in direzione opposta al senso di marcia, perché in caso di urto questo consente di limitare il movimento della testa in avanti. "La posizione migliore è quella sul sedile posteriore, dietro al guidatore, ma va bene anche la posizione centrale" afferma Di Matteo. "In ogni caso, se possibile meglio evitare di mettere l'ovetto sul sedile davanti, di fianco al guidatore. È vero che in questo modo specialmente le mamme tendono a sentirsi più sicure, perché vedono bene il bambino. Però è anche la posizione meno sicura in caso di urto frontale".
Se proprio si vuole mettere il bebé davanti, sempre nell'ovetto montato in direzione contraria alla marcia, bisogna ricordarsi di disattivare l'airbag. Altrimenti, in caso di scontro il piccolo sarò schiacciato dall'airbag stesso.
3. Se possibile, guidare accompagnati, in modo che il bimbo, seduto dietro, abbia a fianco qualcuno che possa tenerlo d'occhio.
4. Vestire il bebè in modo adeguato, perché se è troppo o poco vestito le cinture possono funzionare male.
5. Evitare di porre oggetti sulla cappelliera posteriore dell'auto, perché in caso di urto diventano veri e propri proiettili che vanno a colpire il bambino.
6. Durante la guida evitare distrazioni, come l'utilizzo del cellulare.
7. Fermarsi di frequente e non affrontare viaggi troppo lunghi, se non necessari, con i bimbi molto piccoli.
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