Alcuni bambini iniziano a parlare presto, altri gattonano prima dei coetanei. Ogni bambino matura con il proprio ritmo. Non c'è fretta. Però alcuni accorgimenti lo possono aiutare a sviluppare le sue prime competenze. Il sito americano webmd propone una guida per conoscere lo sviluppo del neonato mese per mese.
Lo sviluppo del neonato mese per mese: l’arrivo a casa
Il primo mese di vita del neonato sarà sicuramente un periodo molto impegnativo per le mamme e i papà. Per aiutare lo sviluppo del neonato, state il più possibile vicino al viso di vostro figlio. Quando sono così piccoli i bambini vedono le cose solo a 20-30 cm di distanza. I suoi occhi si stanno sviluppando e per lui è molto importante osservare i volti. Quindi, quando non dorme, tenete il suo visino vicino al vostro.
Oltre a concentrarsi su oggetti a 20-30 centimetri dal proprio viso, nel primo mese il neonato inizia a sollevare brevemente la testa se a pancia sotto, porta le manine al viso, reagisce ai rumori forti.
Due mesi
Per aiutarlo a sviluppare i movimenti della mano e la visione, battete le sue manine insieme e cantategli una canzoncina. Col tempo proverà a imitare i vostri movimenti e la voce, sviluppando così la coordinazione occhi-mani e il linguaggio. Più avanti il piccolo inizierà anche a copiare le vostre espressioni: mostrategli la lingua, spalancate la bocca e fategli grossi sorrisi. Nei prossimi mesi lo farà anche lui.
I progressi del neonato in questo secondo mese sono:
- fare i primi sorrisi;
- reagire ai rumori forti;
- sollevare la testa a quarantacinque gradi se messo a pancia in sotto;
- iniziano i primi gorgheggi.
Tre mesi
A questa età il bambino inizia a giocare con le mani, portandosele alla bocca, e a toccare gli oggetti.
I movimenti involontari, tipici delle prime settimane di vita, vengono sostituiti da movimenti sempre più intenzionali. Quando il bimbo è nella culla agiterà le braccia per toccare la giostrina appesa sopra la sua testa. Questo tipo di sforzo è importante per stimolare lo sviluppo intellettivo e la coordinazione motoria. Per incoraggiare la coordinazione oculo manuale potete proporgli sonagli e giocattoli colorati.
Verso i tre mesi inizierà anche a voler sollevare la testa: mettetelo su un tappeto a pancia in giù con davanti uno specchio. Si sentirà stimolato ad alzare il viso e a guardare il riflesso.
Quattro mesi
Verso i quattro mesi il neonato comincia a tenere il capo eretto. Riesce quindi a voltarsi più agevolmente per seguire una persona che si muove nella stanza o per scoprire la provenienza di voci e suoni.
Le abilità sociali, motorie e linguistiche stanno sbocciando ora. Il bambino mostra le sue emozioni: vocalizzando versetti di gioia quando gli si dà un giocattolo luminoso e borbottando o piangendo quando glielo si porta via. E, grande novità, inizia a soffrire il solletico. Il riflesso al solletico si sviluppa infatti proprio attorno al quarto mese.
Entro la fine del quarto mese, inoltre, il bebè dovrebbe riuscire a girarsi su un fianco quando è sdraiato e addirittura a rotolare. Mai lasciarlo da solo quindi quando si trova sul fasciatoio o su un letto.
Cinque mesi
I suoi occhi e le sue orecchie stanno iniziando a funzionare come le vostre. E incomincia a farfugliare. Per favorire lo sviluppo del neonato parlategli e ripetete le consonanti. In questo modo lo aiuterete a imparare a comunicare. Ripetete le parole più volte e incoraggiatelo quando cerca di imitarvi. Leggetegli dei libri, indicando le figure mentre pronunciate il loro nome.
Sei mesi
Presto il bambino imparerà a muoversi, a sedersi, ad afferrare il cibo con le mani per portarlo alla bocca. Per stimolare lo sviluppo del neonato, provate a mettetelo a pancia in giù. Poi posizionate un gioco sul pavimento e incoraggiatelo a raggiungerlo. E visto che i bambini a questa età mettono in bocca quasi tutto, assicuratevi che i giocattoli non si possano inghiottire.
Sette mesi
Verso i 7 mesi di vita le abilità manuali migliorano rapidamente e la stretta a tenaglia si svilupperà nei prossimi mesi. Promuovete le sue capacità motorie e la sua coordinazione fornendo oggetti piccoli e sicuri da raccogliere. I cucchiai dosatori in plastica o piccole tazze possono andar bere. Oppure in un giardino all'aperto mostrategli come si strappa l'erba, ne rimarrà affascinato e vorrà farlo anche lui.
Otto mesi
È il momento di stimolare il suo senso dello spazio e l'uso delle parole. Come esercizio potete dargli dei giocattoli che si incastrano l'uno dentro l'altro, come pentole e padelle o cubi quadrati di varie dimensioni. Poi provate a chiedere al bambino: "Dov'è il naso?" indicando il suo nasino. Ripetete il gioco aggiungendo altre parti del corpo. In questo modo imparerà vocaboli nuovi.
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Nove mesi
A nove mesi il bambino può già aver raggiunto una serie di competenze, tra cui lo stare seduto con la schiena ben diritta, spostare il busto in avanti per prendere un giocattolo, sollevarsi in piedi appoggiandosi a un sostegno. Questo è un periodo in cui il bimbo rimane affascinato dagli oggetti che si aprono e dal loro funzionamento: si diverte a sfogliare i libri con pagine di cartone, a spalancare le ante dell'armadio, a sollevare i coperchi delle scatole, a giocare con i pop-up.
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Lasciatelo fare: mentre apre e chiude una porta sviluppa la coordinazione occhio mano.
Dieci mesi
Verso i dieci mesi il piccolino si diverte a trovare le cose nascoste. Per favorire lo sviluppo del neonato cantategli: "Dove è andato?". Così facendo lo aiuterete a sviluppare la motricità e il concetto di permanenza dell'oggetto: cioè che le cose non vanno via quando lui non le può vedere. Nascondete un oggetto dai colori vivaci sotto una sciarpa o sotto la sabbia, poi mettete la mano del piccolo sull'oggetto e aiutatelo a scoprirlo. Presto lo troverà senza aiuto.
Undici mesi
Verso gli undici mesi la lallazione diventa più articolata: aumentano le sillabe, il piccolino tenta di metterle insieme, vuole chiacchierare insieme agli adulti e ai fratelli maggiori ed è bene parlarci e stimolarlo molto. Continuate a lavorare per potenziare le sue competenze linguistiche attraverso giochi e canzoni. Queste si sviluppano attraverso l'interazione umana, non attraverso dvd, televisione o cellulare. Quindi parlate al bambino più che potete. Ditegli cosa state facendo, fate domande e usate toni esagerati. Lui vi osserva e impara. È consigliato parlare con lui utilizzando parole ben scandite, frasi semplici che lui possa recepire.
Altre fonti utilizzate: materiale informativo dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Revisionato da Francesca De Ruvo