Pelle neonati e freddo
E' arrivato il gelo invernale, e freddo vuol dire pelle secca. Che, specie per i neonati, può diventare un problema.
"La secchezza porta con sé prurito, un sintomo che già da solo è fastidioso" spiega May El Hachem, responsabile dell'Unità di dermatologia dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. "Inoltre, grattandosi il bambino può facilitare la comparsa di eczemi, a sua volta già favorita dal fatto che il freddo altera la barriera cutanea della pelle, rendendola più sensibile".
Come proteggere la pelle
Una crema contro il freddo
Che fare, allora, per proteggere la pelle dei neonati? Per El Hachem non ci sono dubbi: la protezione passa attraverso l'applicazione di una buona crema idratante. "Se il bambino ha una pelle normale, non secca, basta farlo - su tutto il corpo - due o tre volte alla settimana, per non abusare di cosmetici con eccipienti che, a lungo andare, potrebbero diventare allergizzanti. In occasione delle uscite, invece, meglio proteggere sempre viso e mani, le parti più esposte".
"Se invece la pelle è già secca - precisa la dermatologa - la crema va applicata anche due o tre volte al giorno, finché non scompare questa tendenza alla secchezza. Dopo questo periodo basta fare un mantenimento applicando la crema una volta al giorno". Naturalmente, applicare non significa "impacchettare" il bambino nella crema: "Basta metterne una quantità sufficiente all'assorbimento con un lieve massaggio. Proprio come fa la mamma con la sua crema idratante".
Quale crema scegliere
Come prodotti, El Hachem suggerisce di preferire quelli di farmacia:
- ipoallergizzanti,
- testati,
- senza profumi
- e con meno eccipienti possibile.

Neonati e freddo: come comportarsi?
vai alla galleryFuori fa freddo? Uscite lo stesso con i bambini nelle ore centrali della giornata, è importante per fargli respirare aria pulita, stimolarli con la luce del giorno e sollecitarne...
Come proteggere le labbra
Se il piccolo sta molto all'aria fredda, anche le labbra vanno protette, perché si possono screpolare facilmente. "Anche in questo caso esistono creme specifiche, più efficaci del burrocacao, e si trovano sempre in farmacia".
Non solo creme: altri accorgimenti per proteggere la pelle
Oltre all'uso di prodotti specifici, però, anche altri accorgimenti possono aiutare a proteggere la delicata pelle del neonato dal freddo eccessivo, come evitare i bruschi sbalzi di temperatura. "Meglio non passare troppo velocemente da ambienti troppo caldi al gelo esterno, per esempio spegnendo il riscaldamento dell'auto un po' prima di scendere". Questo perché - precisa la dermatologa - gli sbalzi alterano la circolazione della pelle, ostacolandone la naturale capacità di termoregolazione. "Questo tende a seccarla ulteriormente e a farla arrossare".
E sempre a proposito di temperature, meglio non coprire troppo i bambini, che altrimenti rischiano di sudare e di andare incontro a prurito e follicoliti. Quanto ai vestiti, mai lana, tessuti sintetici e pile a contatto con la pelle, perché possono essere irritanti. "A contatto deve sempre starci il cotone, e anche per i primissimi body del neonato è meglio scegliere questo materiale. A cui poi aggiungere indumenti anche in altri materiali". consiglia El Hachem.
Bagnetto sì, ma con qualche accorgimento
E il bagnetto? Alcuni ritengono che non vada fatto, perché si rischia di seccare ulteriormente la pelle. In realtà, anche se chiaramente un neonato non ha bisogno di grandi pulizie, il bagnetto può essere un bel momento di gioco e contatto con i genitori, e avere una funzione rilassante per il bebè.
Non è necessario rinunciarvi, se si prende qualche precauzione. "L'importante - sottolinea l'esperta è che sia veloce, con acqua non troppo calda, e con un detergente non schiumogeno, senza profumi e con pochi eccipienti, meglio ancora un olio. Dopo il bagnetto, la pelle del bambino va tamponata con un asciugamano morbido e protetta con un sottile velo di crema idratante. Ricordando che se questa viene applicata sulla pelle ancora umida si assorbe di più".
Fonti per questo articolo: comunicato Adnkronos e ulteriore consulenza di May El Hachem.