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I neonati smettono di piangere quando i genitori si alzano in piedi. Ecco perché

di Sara De Giorgi - 10.12.2018 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Cosa cambia per un bimbo se i genitori sono in piedi o seduti? E perché spesso il neonato smette di piangere solo se mamma (o papà) si alza in piedi e cammina? Secondo una ricerca i bambini sono più rilassati quando sono in braccio ai genitori in piedi e meno quando sono stesi nella culla o in braccio da seduti: la motivazione alla base non è solo comportamentale, ma anche fisiologica.

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Ai neonati spesso non piace essere tra le braccia di mamma o di papà mentre questi ultimi sono seduti. Si comportano come piccoli e minuscoli sergenti, che costringono i neogenitori a stare sull'attenti o a marciare in piedi avanti e indietro nel soggiorno: smettono di piangere solo così. Ma perché?

Che differenza fa per un bimbo se i genitori sono in piedi o seduti? E perché smette di piangere solo se mamma (o papà) si alza in piedi?

A quanto pare il bimbo percepisce che la persona che lo tiene in braccio in piedi è pronta a "correre" e quindi ha senso per lui stare fermo, per non interferire con la corsa (e la fuga). Questo, secondo gli scienziati, fa parte dell'evoluzione ed è la risposta umana all'atto del volo o della corsa.

"Il bambino che si calma mente è trasportato mette in atto un insieme coordinato di regolazioni centrali, motorie e cardiache", hanno affermato gli autori dello studio Infant Calming Responses during Maternal Carrying in Humans and Mice (2013), pubblicato su Current Biology.

I neonati, se presi in braccio dalla mamma che inizia poi a camminare, si calmano subito

"Abbiamo eseguito uno studio da cui è emerso che alcuni bimbi di età inferiore ai sei mesi, nel momento in cui sono stati presi in braccio e trasportati dalla mamma, hanno immediatamente interrotto il loro movimento volontario e il pianto e hanno mostrato una rapida diminuzione della frequenza cardiaca", hanno dichiarato i ricercatori. Questo comportamento può essere estenuante per i genitori, ma potrebbe anche essere un vantaggio dal punto di vista evolutivo.

"Infatti, le risposte 'calmanti' possono contribuire ad aumentare la probabilità di sopravvivenza del neonato nei casi di emergenza", hanno aggiunto gli studiosi.

In particolare, gli scienziati hanno misurato con l'elettrocardiogramma l'attività cardiaca di 12 bambini sani e hanno chiesto, allo stesso tempo, alle loro madri di metterli in una culla, di tenerli seduti o di portarli in giro per la stanza per circa 30 secondi.

I risultati hanno confermato ciò che la maggior parte dei genitori già sapeva. I bambini erano felici mentre le mamme camminavano, irritati quando erano seduti e assolutamente infelici se erano messi in una culla.

Per gli esperti i dati emersi dalla ricerca suggeriscono che i bambini sono più rilassati durante il trasporto e meno quando sono stesi nella culla o in braccio da fermi: questo dato non è solo comportamentale, ma anche fisiologico.

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Camminare, dunque, per far sì che i neonati si calmino

I risultati della ricerca hanno grande valore per i genitori alla ricerca di un modo scientificamente sicuro per calmare i loro figli inquieti, magari, dopo un temporale: iniziare a camminare calma il pianto dei più piccoli. Il metodo risale a un percorso evolutivo vecchio come i nostri più lontani parenti mammiferi, fa abbassare la frequenza cardiaca e aiuta i neonati a calmarsi.

"Inoltre, comprendere scientificamente questa risposta fisiologica infantile potrebbe impedire ai genitori di reagire in modo eccessivo al pianto dei neonati", hanno concluso gli scienziati.

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