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Il neonato dopo la poppata piange: cosa fare?

di Elena Berti - 21.10.2021 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Se il neonato dopo la poppata piange cosa fare non è immediato per i neogenitori: sonno, fame, coliche, reflusso, le cause possono essere molte

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Il neonato dopo la poppata piange: cosa fare?

Quando nasce un bambino gli interrogativi sono numerosi: mangia abbastanza, ha mal di pancia, perché non dorme, segue le tappe… È normale porsi domande quando non si ha esperienza e a ogni nuovo arrivo in famiglia! Oggi proviamo a capire perché a volte il neonato dopo la poppata piange.

Il neonato, un mondo da scoprire

Per i neo-genitori è tutto nuovo, ma potete stare tranquilli: anche per chi ha già dei figli, l'arrivo di un altro bambino spesso stravolge tutte le convinzioni e le abitudini precedenti. Ogni essere umano è un mondo a parte tutto da scoprire, e se valgono delle regole di base, che ci aiutano a orientarci riguardo a sonno, pappa e tempo libero, ci vuole tempo per interpretare i segni che il piccolo invia, soprattutto col pianto. Cosa fare se un neonato piange dopo aver poppato?

Motivi per cui un neonato piange dopo la poppata

Le neo-mamme, soprattutto quelle che allattano al seno, vanno subito in crisi se il bambino piange dopo aver poppato: non ho abbastanza latte? Questa è la domanda che le assilla più spesso, ma in realtà il pianto dopo la poppata è frequente anche nei bambini allattati col biberon e non sempre ha a che fare con il pasto in sé. I motivi possono infatti essere numerosi, si tratta solo di osservare il proprio figlio e capire che cosa lo disturba. 

Il bambino non prende abbastanza latte

Se vostro figlio, anche dopo molto tempo al seno, piange dopo la poppata, potrebbe avere ancora fame. In realtà questa è la possibilità più remota: per verificarlo basta controllare se bagna abbastanza pannolini e cresce regolarmente (evitate invece la doppia pesata!). Se va tutto bene, potete scartare questa possibilità. Controllate anche se si attacca bene, ma se così non fosse dovrebbe piangere già durante la poppata, idem se non aveste latte.

Il neonato soffre di reflusso

Una percentuale di neonati e anche di bambini un po' più grandi soffre di reflusso, non sempre accompagnato da rigurgiti evidenti. È frequente nei piccoli tra i 2 e i 6 mesi, mentre tende a diminuire a partire dai 7 mesi di età. Oltre al rigurgito, il bambino appare irritabile, con episodi di tosse, dispnea e stridore. Il reflusso necessita di una valutazione clinica, ma a volte non dà alcun disturbo: parlatene quindi col pediatra per escludere questa possibilità.

Pianto dopo la poppata e coliche

Le coliche sembrano la risposta a tutto: il bambino piange in qualsiasi momento della giornata, si sveglia la notte, è irritabile? Coliche! In realtà il pianto da coliche è una vera rarità e ormai anche i pediatri sono concordi nel sostenere che praticamente le coliche… non esistano! Bisogna sapere che quando un neonato piange lo fa con tutto il corpo: se lo vedete contorcersi, inarcare la schiena o fare altri movimenti che vi fanno pensare ad aria o mal di pancia beh, potrebbe non essere affatto così. Perciò non attribuite al piano i dolori addominali, ma cercate piuttosto di osservare altri fattori!

Il neonato piange perché è stanco

Ebbene sì: la maggior causa di pianto nei neonati è la stanchezza. Vi sembra impossibile perché dorme venti ore al giorno? Eppure immaginatevi un piccolino che è stato nove mesi all'interno del ventre materno, dove tutto è attutito: odori, movimenti, suoni. Adesso è fuori ed è investito da migliaia di sensazioni, spesso esasperate dagli adulti che non si rendono conto di quanto stiano tempestando di impulsi il piccolo. Toccarlo, muoverlo, portarlo fuori, ma anche tv accesa, odori (profumi, profumatori d'ambiente, bagnetto…), musica, parole, clacson… Gli stimoli sono così tanti che bastano pochi minuti perché un neonato vada in sovraccarico.

Per questo è davvero importante creare un ambiente protetto, almeno le prime settimane, e non investirlo di nuove esperienze. 

Cosa fare se il neonato piange dopo la poppata

Spesso il pianto arriva di sera, proprio perché ha accumulato stanchezza durante il giorno. Ecco alcuni consigli per provare a limitare le crisi: 

  • non aspettate che sia troppo stanco per allattarlo, piuttosto fatelo appena sveglio, perché non tutti i bambini si addormentano al seno
  • tra un pisolino e l'altro, non esponetelo a troppi stimoli
  • quando lo allattate, al seno o al biberon, non fate nient'altro e trovate uno spazio solo per voi, in penombra e in silenzio (se possibile)
  • se lo allattate al biberon, rispettate le indicazioni e non fate di testa vostra
  • se lo allattate al seno, verificate che cresca regolarmente per escludere una carenza di latte
  • se rigurgita spesso, consultate il pediatra per escludere il reflusso gastroesofageo

Il pianto del neonato dopo la poppata può dipendere da molti fattori ma il più comune è l'eccessiva stanchezza. Anche se vi sembra troppo "semplice" come soluzione, spesso è così: osservate vostro figlio, riducete gli stimoli esterni e, quando piange, stringetelo a voi, è il modo migliore per farlo calmare.

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