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Primi pianti del bambino: tutto quello che c'è da sapere

di Francesca Capriati - 05.06.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Primi pianti del bambino: quando i bambini iniziano a piangere? I tipi di pianto del neonato e quando preoccuparsi per un pianto improvviso

In questo articolo

Primi pianti del bambino

Il primo pianto del neonato, non appena viene alla luce, è un suono magico, a lungo atteso, e provoca emozioni fortissime nei neogenitori. È un grido di liberazione e di vita, uno dei simboli più forti della nuova vita che nasce. Ma perché il bambino piange appena nato? E quali sono i primi pianti del bambino, come interpretarne le cause per poter rispondere ai bisogni del bebè?

Perché i neonati alla nascita piangono?

Come si chiama il primo pianto di un bambino? Il termine che meglio definisce il primo pianto dopo la nascita è vagito. È un segnale positivo che indica che il bambino sta respirando autonomamente e che i suoi sistemi vitali stanno funzionando correttamente. Il pianto del neonato è un evento importante nella sala parto, in quanto conferma che il bambino è vivo e sta iniziando la sua avventura nella vita extrauterina.

Ma perché i neonati piangono quando nascono?

Durante la gravidanza, il feto riceve ossigeno attraverso la placenta, ma dopo la nascita, i polmoni del bambino devono iniziare a funzionare autonomamente: il pianto aiuta ad aprire le vie respiratorie, a liberarsi dai fluidi e ad avviare il processo di respirazione.

Inoltre il passaggio dal caldo e sicuro ambiente uterino alla sala parto può essere un'esperienza nuova e stimolante per il neonato e il pianto è una delle prime interazioni sensoriali che il bambino sperimenta, insieme al contatto fisico e al suono della voce della madre o del personale medico.

Di certo il primo pianto è fondamentale in sala parto: indica che il cuore del bambino sta battendo regolarmente, che il sistema respiratorio sta funzionando correttamente e che i riflessi sono presenti e reattivi. Insomma, è un segno di vitalità e aiuta a rassicurare i genitori e il personale medico che il bambino sta bene. È un momento di gioia e sollievo per i genitori, perché conferma che il bambino è vivo e sta iniziando la sua avventura nella vita extrauterina.

Il picco del pianto per i bambini si verifica intorno alla sesta settimana di vita, con una tendenza ad aumentare la sera.Con un po' di esperienza e di pratica riusciremo a capire il pianto, ad interpretarlo per soddisfare i bisogni del bambino.

In genere i pianti sono:

  • Pianto di fame: è generalmente intenso e persistente. Il bambino potrebbe fare movimenti di succhiamento con la bocca o cercare di mettere le mani in bocca. Questo pianto di solito si calma quando il bambino viene nutrito.
  • Pianto di stanchezza: può essere più lento, monotono e lamentoso. Il bambino può strofinarsi gli occhi, sbadigliare o cercare di nascondere il volto. Questo tipo di pianto spesso si verifica quando il bambino è sovrastimolato o ha bisogno di riposare.
  • Pianto di disagio o dolore: può essere acuto, forte e continuo. Il bambino può avere una posizione corporea rigida o arrotolata e potrebbe essere difficile da calmare. Potrebbe essere causato dalle coliche, mal di pancia o la dentizione, o anche da una sensazione generale di malessere.
  • Pianto di bisogno di contatto: alcuni neonati possono piangere per richiedere il contatto fisico e la vicinanza dei loro genitori. Questo pianto può essere più lamentoso e si calma quando il bambino viene preso in braccio, coccolato o cullato.
  • Pianto di noia o frustrazione: quando un neonato si sente annoiato o frustrato, potrebbe iniziare a piangere in modo lamentoso o lamentoso. Questo tipo di pianto può essere meno intenso e può essere alleviato offrendo stimoli visivi o tattili, come mostrare giocattoli colorati o interagire con il bambino.

Pianto neonato: quando preoccuparsi

Quando preoccuparsi per il pianto di neonato? Come spiegano gli esperti dell'Ospedale Bambin Gesù, contattare il pediatra quando un bambino solitamente tranquillo, piange forte ed a lungo senza un motivo evidente e risolvibile.

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