La depressione post partum, colpisce molte donne dopo la gravidanza e si manifesta con disturbi dell’umore che possono assumere anche i contorni della psicosi. Un disturbo, però, che potrebbe essere diagnosticato con un semplice esame del sangue, grazie a un team di ricercatori britannici della Warwick Medical School e University Hospitals Coventry e Warwickshire NHS Trust.
Dallo studio, eseguito su 200 donne e pubblicato sul Daily Mail,è emerso che la possibilità di cadere nella depressione post partum è, in qualche modo, scritto nel Dna.
Infatti, le donne prediposte ad avere la ‘baby blues’, hanno nel proprio corredo genetico alcune varianti di due geni (TT9B e HP1BP3) molto importanti per l’influenza che hanno sul corretto funzionamento dell’ippotalamo, una struttura del sistema nervoso in cui risiedono i nuclei che attivano, controllano e integrano funzioni come l’attività endocrina, il sonno, l’assunzione di cibo e che regolano l’umore.
“Capire se una donna è a rischio depressione, è estremamente importante e, con questo test, il disturbo si può prevenire o addirittura fermare. Se si riuscissero a identificare le donne che rischiano la depressione post partum, queste pazienti potrebbero essere trattate con terapie appropriate”, spiega Dimitris Grammatopoulos, capo della ricerca.
Il problema della depressione post parto, è un tema molto sentito dalla ricerca scientifica; infatti alcuni ricercatori statunitensi stanno indagando su un test simile, rivolto però a indagare sui primi segni di depressione, piuttosto che indagare su indizi genetici.
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