Diastasi addominale in gravidanza
Durante i nove mesi di gravidanza il corpo femminile va incontro ad una miriade di cambiamenti, molti li conosciamo e sono evidenti, altri possono essere più nascosti e subdoli e manifestarsi solo dopo il parto. Parliamo, ad esempio, della diastasi addominale in gravidanza, la separazione dei muscoli retti addominali che può provocare non pochi disturbi.
Si tratta di un vero e proprio allargamento del tessuto connettivo tra i muscoli addominali, in particolare tra la fascia destra e quella sinistra che si allontanano dalla linea mediana dell'addome creando uno spazio visibile a occhio nudo quando si sta sdraiate.
Tra le cause più comuni della diastasi in gravidanza c'è, ovviamente il peso del bambino che cresce (soprattutto se è un feto grande e la donna è di minuta costituzione), ma anche:
- gravidanza gemellare o plurime,
- sovrappeso,
- età avanzata della madre.
Si tratta comunque di fattori di rischio che possono peggiorare una condizione di fragilità preesistente dei tessuti.
Il rischio di diastasi addominale aumenta con la seconda e la terza gravidanza: come spiega il dottore Alessandro Bulfoni, responsabile di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Humanitas San Pio X di Milano, "con l'aumentare del numero delle gravidanze che la donna affronta, il rischio aumenta. Le 40 settimane di gestazione infatti espongono il tessuto connettivo della parete addominale a una trazione graduale ma costante e sempre crescente, dovuta all'incremento di volume dell'utero e alla crescita del bambino. Pertanto l'addome subisce uno sforzo continuo in tutti i nove mesi di attesa; una tensione che è maggiore dopo due o più parti o se la gravidanza è multipla".
Diastasi addominale in gravidanza: sintomi
Come riconoscere la diastasi in gravidanza? Durante i nove mesi è difficile rendersi conto dell'insorgenza della diastasi che invece diventa più evidente dopo la nascita del bambino.
Diastasi post parto
Alcune donne non avvertono alcun sintomo e la diastasi è relativamente indolore.
Tuttavia, in alcuni casi possono manifestarsi:
- Disagio o difficoltà a svolgere determinate attività
- Sensazione di flaccidità nei muscoli dello stomaco
- Incontinenza urinaria, soprattutto quando si tossisce o si starnutisce
- Debolezza nella parte centrale della pancia
- Dolore alla schiena, lombare, pelvico o all'anca
- Postura scorretta
- Uno spazio visibile della larghezza maggiore di due dita tra le due fasce muscolari dell'addome quando si sta in posizione stesa oppure si contraggono i muscoli addominali
- In alcuni casi è visibile una sorta di ringonfiamento nella zona centrale dell'addome.
Come evitare diastasi addominale gravidanza
Difficile prevenirla se i tessuti connettivi sono già compromessi, tuttavia gli esercizi per rafforzare il pavimento pelvico sono molto utili, così come le tecniche di respirazione diaframmatica che aiuta a sostenere i muscoli addominali.

Diastasi addominale: immagini
vai alla galleryLa diastasi addominale colpisce soprattutto le donne che sono al termine della gravidanza ed è ancora poco conosciuta. Ecco una galleria fotografica che illustra cos'è la diastasi...
Esistono dei rimedi per la diastasi addominale senza intervento?
Dopo il parto la diastasi può risolversi spontaneamente entro 8 settimane, ma può essere molto utile favorire questo processo con esercizi specifici eseguiti ogni giorno con regolarità.
Un esempio?
- Sdraiati sulla schiena con le ginocchia piegate e fai alcuni respiri profondi.
- Lascia che il diaframma si contragga durante l'inspirazione permettendo ai muscoli addominali di rilassarsi, presta attenzione alla pancia che si alza mentre fai l'inspirazione.
- Contrai il pavimento pelvico durante l'espirazione e tira delicatamente in dentro i muscoli addominali profondi, portando l'ombelico verso la colonna vertebrale.
- Continua ad inspirare quindi rilassati durante l'inspirazione.
- Mantieni la colonna vertebrale neutra e un bacino stabile.
- peti da 15 a 20 volte.
Molto importante coordinare la respirazione con il movimento addominale, per sentire lo strato più profondo del muscolo addominale, insieme al pavimento pelvico e ai muscoli della schiena.
Un altro esercizio utile per allenare gli addominali trasversali:
- Sdraiati sulla schiena.
- Solleva e piega le ginocchia con un angolo di 90 gradi.
- Tieni le spalle a contatto con il tappetino e alza le mani verso l'alto, con i palmi rivolti l'uno verso l'altro.
- Inclina il bacino all'indietro in modo che la parte bassa della schiena sia piatta sul tappetino.
- Fai un respiro profondo con le braccia tese e abbassa una gamba piegata verso il tappetino, toccando la punta del piede in basso.
- Riporta indietro il ginocchio espirando e cambia lato, assicurandoti che la pancia sia sollevata verso la colonna vertebrale durante il movimento.
- Ripeti per un totale di 15-20 volte.
L'intervento
Se la diastasi non dovesse risolversi spontaneamente e dovesse essere ampia, causando dolore e disagi, l'intervento di addominoplastica.
Domande e risposte
Quando inizia la diastasi addominale in gravidanza?
In genere comincia alla fine del secondo trimestre o nel terzo.
Come riconoscere la diastasi in gravidanza?
I sintomi in gravidanza possono essere mal di schiena, problemi di postura e dolore pelvico, ma più spesso non da alcun segnale, almeno fino al post parto. La diastasi si nota facilmente in posizione stesa a pancia in su: si nota lo spazio vuoto tra le due fasce dei muscoli addominali.
Quando si chiude la diastasi dopo il parto?
In molti casi la diastasi si risolve entro 8 settimane dopo il parto.
Fonti
- What is the evidence for abdominal and pelvic floor muscle training to treat diastasis recti abdominis postpartum? A systematic review with meta-analysis
- Postpartum Exercise Intervention Targeting Diastasis Recti Abdominis
- Diastasis recti abdominis during pregnancy and 12 months after childbirth: prevalence, risk factors and report of lumbopelvic pain