Piccola, piccolissima, proprio uno scricciolo di poco meno di sei etti. Maria è nata a 22 settimane e tre giorni di gestazione. Pesava 580 grammi e ha trascorso più tempo nell'incubatrice che nella pancia della sua mamma.
Ora, a distanza di sei mesi, è stata dimessa. Dal reparto di Terapia Intensiva Neonatale del San Carlo di Potenza Maria può finalmente tornare a casa in condizioni di salute che al momento "si possono considerare soddisfacenti" nonostante sia nata al limite della vitalità.
Nata a fine settembre, oggi Maria ha superato i tre chili di peso e ha raggiunto i 50 centimetri: i valori di un neonato alla nascita. Di solito è probabile che i prematuri abbiano problemi a polmoni, occhi ed encefalo. Maria invece respira da sola, è stata sottoposta a laserterapia per la retina e ha avuto un esito negativo nella Risonanza magnetica al cervello.
"Il fatto che sia nata viva alla 22esima settimana è rarissimo, ci sono pochi casi descritti in letteratura - conferma all'Ansa Camilla Gizzi , primaria della Neonatologia dell'ospedale - tanto che un parto in questo periodo gestazionale si considera un aborto spontaneo. Solo nel 9-10% dei casi il feto è vivo, e anche in questo caso solo nel 30% sopravvive. Il neonatologo è stato chiamato d'urgenza in sala parto perché la piccola sembrava vitale, ed effettivamente ce l'ha voluta fare a tutti i costi, fino ad essere dimessa".
Leggi il comunicato dell'Ospedale San Carlo.
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