Quante volte deve fare pipì un neonato? È normale che sia zuppo di pipì più di tre volte al giorno? Sono tante le domande che si pongono i neogenitori. Ai lettori e alle lettrici di Nostrofiglio risponde il pediatra Guglielmo Salvatori, dell’Unità di terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma.
«Quando un bambino è allattato al seno, una modalità per valutare se assume una quantità di latte sufficiente è considerare quante volte urina nelle 24 ore. Se urina spesso, almeno sei volte al giorno, e l’urina è chiara, vuol dire che prende una quantità corretta di latte. Per questo non serve pesarlo in continuazione» spiega il medico.
In altre parole, i pannolini bagnati di pipì sono un buon indicatore (oltre al colorito, all’aspetto soddisfatto dopo la poppata, alle feci e naturalmente al peso) per valutare il benessere e l’adeguata nutrizione del neonato. «Per questo è utile che le mamme e i papà controllino che il bambino che si alimenta solo con latte materno bagni in abbondanza, almeno sei pannolini al giorno e che le urine siano chiare» ribadisce Salvatori. Se appaiono di color giallo chiaro vuol dire infatti che il bambino beve a sufficienza, perché il colore delle urine è indice della sua concentrazione. E urine troppo concentrare indicano una idratazione insufficiente.
Quindi se vostro figlio/a bagna spesso il pannolino, mamme e papà dovete essere contenti. Vuol dire che mangia adeguatamente.
La quantità di liquidi che elimina dipende infatti da quanti ne assume. «Per cui se fa poca pipì probabilmente vuol dire che non beve latte a sufficienza: che la quantità di liquidi che ingerisce è inferiore al suo fabbisogno». Ma poca pipì potrebbe essere determinata anche da eccessiva sudorazione, per il troppo caldo in casa o per la febbre, o da infezioni alle vie urinarie. In caso di dubbi, parlarne con il pediatra è la scelta migliore.