Respiro del neonato
A tutti i genitori del mondo capita di osservare il proprio figlio dormire. È un atto d'amore come anche un gesto, alle volte, di preoccupazione. Sì, perché ci rendiamo conto che spesso il respiro del neonato non è lo stesso, e per questo si fanno spazio tra i pensieri diversi dubbi. Cerchiamo di capire insieme come respirano i nuovi venuti venuti al mondo e quando, eventualmente, è il caso di preoccuparsi.
Respiro del neonato: cosa sapere
Per affrontare un ampio argomento come questo occorre partire dal presupposto che il respiro del neonato è diverso rispetto a quello di un adulto o di un bambino più grande. A livello generale, infatti, a dei respiri rapidi si alternano pause di alcuni secondi.
Ciò non toglie che, purtroppo, possano esserci delle situazioni in cui ci siano variazioni notevoli nel respiro del bambini che possono essere indice di difficoltà respiratorie. Cerchiamo di scoprire insieme di cosa si tratta.
Respiro sibilante nei neonati
Come si può leggere sul Manuale MSD versione per pazienti, in alcune circostanze i neonati possono presentare un respiro sibilante, vale a dire una sorta di fischio relativamente acuto che si produce perché le vie aree sono parzialmente ostruite o ristrette.
Tale condizione può essere scatenata da:
- gonfiore dei tessuti delle vie aeree;
- broncospasmo;
- accumulo di muco.
Tuttavia, è bene sapere che episodi ricorrenti di respiro sibilante sono comuni nei primi anni di vita.
Sotto prescrizione medica è necessario, nei casi gravi, l'uso quotidiano di broncodilatatori e farmaci antinfiammatori per l'asma.
Ai neonati o bambini piccoli che hanno attacchi di respiro sibilante viene inoltre somministrato un broncodilatatore per inalazione (ad esempio albuterolo) e, se il respiro sibilante è grave, corticosteroidi (ad esempio prednisone) per bocca o per vena.
I bambini che non hanno probabilità di sviluppare asma persistente e i cui episodi di respiro sibilante sono relativamente lievi, in genere vengono dati solo dei broncodilatatori utilizzati secondo necessità.
Respiro affannoso del neonato
Un altro respiro del neonato che desta preoccupazione è quello affannoso. Quando questo accade, in genere indica problematiche che possono andare da raffreddore a patologie più serie.
Per questo motivo, è importante portare il nuovo venuto al mondo dal pediatra che farà in modo di individuare le cause e formulare una diagnosi.
Come riportato da un articolo pubblicato dall'Ospedale Bambini Gesù, il trattamento in questi casi varia in base all'età e all'evento che li ha causati. In genere, la terapia può comprendere:
- lavaggi nasali;
- l'assunzione di broncodilatatori;
- l'ossigenoterapia.
Nei casi più complessi, invece, può essere necessario il ricovero del piccolo.
Come deve essere il respiro del neonato
Per evitare di spaventarci quando in realtà non è necessario, è sempre bene essere consapevoli di come dovrebbe essere il respiro del neonato.
Come riporta Neonatologia Roma, un nuovo venuto al mondo presenta un respiro periodico, vale a dire che fa dei respiri rapidi che sono poi seguiti da una breve pausa di meno di 10 secondi.
Ad essere differente rispetto agli adulti e ai bambini è anche la quantità del respiro. Questo non è affatto da sottovalutare perché un neonato respira più rapidamente, con una frequenza respiratoria normale di circa 40 atti al minuto, che a loro volta possono diminuire a 20-40 al minuto durante la fase del sonno.
Per il resto, è sempre giusto e corretto controllare il respiro del neonato, senza però dimenticarsi che ci sono sostanziali differenze con quello che riguarda persone che sono più grandi di lui.
FONTI
Respiro sibilante nei neonati e nei bambini piccoli
Segni di sofferenza respiratoria nei bambini
Problemi respiratori nei bambini: riconoscerli per riuscire a combatterli