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Scambio neonati, è un evento raro

di Nostrofiglio Redazione - 15.01.2014 - Scrivici

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Una mamma in provincia di Lecce ha partorito una bambina. Quando è tornata a casa però si è accorta che le avevano dato un maschio. Il caso è stato risolto subito e la bimba è ritornata dai genitori. Un evento raro che fortunatamente succede molto raramente anche grazie al braccialetto identificativo

LA STORIA

Ha partorito una bimba ma quando dopo essere stata dimessa ha cambiato per la prima volta a casa il pannolino alla piccola, si è accorta che le avevano dato un maschio. I genitori della neonata hanno quindi contattato subito l'ospedale dove, in poco tempo, l'equivoco è stato risolto e la bimba, che nel frattempo era finita tra le braccia dell'altra puerpera madre del maschietto, è ritornata alle cure dei legittimi genitori.

La notizia è riportata nei giorni scorsi dal "Nuovo Quotidiano di Lecce", secondo cui il fatto è accaduto qualche settimana fa nell'ospedale di S. Caterina Novella di Galatina (Lecce).

Secondo quanto riferisce il quotidiano, i genitori della piccola hanno deciso di denunciare la Asl chiedendo un risarcimento di 50mila euro perché in seguito allo choc subito, la mamma avrebbe perso il suo latte.

IL COMMENTO

"A Lecce è accaduto qualcosa che non dovrebbe succedere, ma si tratta di un evento raro: il sistema di identificazione dei neonati generalmente utilizzato, basato su un braccialetto con un numero identificativo che viene messo alla mamma e al bimbo prima che lascino la sala parto, proprio nei primi istanti di vita, è valido".

E' questo il commento del professor Mario De Curtis, direttore dell'Unità operativa complessa di Neonatologia, Patologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Umberto I di Roma alla notizia di uno scambio di neonati verificatosi in provincia di Lecce, a Galatina, all'Ospedale di Santa Caterina Novella, di cui ha riferito il Nuovo Quotidiano di Puglia. Un evento raro, che risulta incomprensibile proprio perché i due neonati avevano regolarmente il braccialetto al polso con il nome giusto, e che rappresenta oltre che una delle grandi paure dei genitori anche l'ispirazione di Film come ''C'era una volta in America'' e ''Il 7 e l'8''. "Dopo essere nato ogni piccolo riceve la prima assistenza e contestualmente gli viene applicato al polso o al piedino il braccialetto, che lo accomuna alla mamma e che lo accompagnerà per tutto il periodo della permanenza in ospedale - spiega infatti De Curtis - il braccialetto non può essere sfilato, per levarlo deve essere tagliato quindi e' difficile che si verifichi un errore".

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"In più i neonati, se in buona salute, vengono in molti casi fatti stare sempre accanto alla mamma mentre sono in ospedale, per favorire l'allattamento al seno - evidenzia - non essendo i piccoli tenuti tanto frequentemente all'interno del nido, come in passato, si riduce al minimo la possibilità che avvenga un evento simile a quello verificatosi a Lecce". "In Italia nascono ogni anno 535 mila bimbi e sebbene non si abbiano dati precisi sullo scambio di neonati si tratta di eventi rari: il numero potrebbe essere paradossalmente ricostruito attraverso le notizie di stampa, visto che questo casi hanno generalmente una forte risonanza mediatica" conclude De Curtis, spiegando che nel caso di verifichi una situazione simile "la prima cosa da fare è chiamare subito l'ospedale, dove si proverà a ricostruire quanto accaduto".

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