Home Neonato

Scatti di crescita: che cos'è e come si affronta serenamente

di Alice Dutto - 20.12.2023 - Scrivici

allattamento
Fonte: Shutterstock
Scatti di crescita nel neonato: cosa sono e quali sono i segnali principali? Quando avvengono gli scatti crescita e come si affrontano?

In questo articolo

Scatti di crescita nei neonati e nei bambini

La crescita dei bambini non è regolare, ma ha dei picchi: «C'è un momento in cui da una fase di normalità il bambino cambia le sue abitudini, fino poi a ritrovare l'equilibrio che pareva perduto. Questa fase si chiama "scatto di crescita".

La cosa importante in questa fase è farsi aiutare dal pediatra e seguire le sue indicazioni» sottolinea la dottoressa Serena Catania, specialista in Pediatria, contitolare dello studio Ars Pediatrica di Milano.

Che cos'è uno scatto di crescita

Lo scatto di crescita è un periodo in cui il bambino cresce più velocemente rispetto ad altri momenti della sua vita, si può dire che la crescita appare essere più veloce

Prosegue la Dottoressa Catania: «I genitori devono sapere che queste fasi sono normali e capitano a ogni bambino. Semplicemente, in questi momenti i piccoli hanno bisogno di mangiare di più, perché stanno aumentando la loro crescita e quindi il loro fabbisogno energetico aumenta. È importante che i genitori sappiano che esistono queste fasi di passaggio nella vita dei neonati e dei bambini e che quindi che si preparino ad affrontarle attuando delle semplici strategie».

Quando avvengono gli scatti di crescita

Da quando e fino a quando?

«Gli scatti di crescita iniziano fin dalle prime settimane di vita del bambino, durano per tutta l'infanzia e terminano poi in età puberale quando si assiste all'ultimo scatto che prepara il bambino al passaggio alla vita adulta. In media durano 2-3 giorni, ma si può arrivare anche a una settimana».

Esistono delle tabelle con gli scatti di crescita?

Se si guarda su internet, nel primo anno di vita del bambino gli scatti di crescita avvengono più o meno in questi periodi:

  • tra la seconda e la terza settimana di vita;
  • tra la sesta e l'ottava settimana di vita;
  • a 3 mesi;
  • a 6 mesi;
  • tra gli 8 e i 9 mesi.

Ma la cosa più importante è non affidarsi unicamente a delle tabelle, ma considerare l'unicità di ogni gravidanza, di ogni parto e di ogni bambino.

Ogni caso è a sé, ogni diade mamma-bimbo è a sé e non ha senso tracciare scadenze o tabelle. 

Scatto di crescita dopo il menarca: è possibile?

Le ragazze in genere hanno uno scatto di crescita da uno a due anni prima dell'arrivo delle mestruazioni. Possono continuare a cresce anche dopo.

Come riconoscere uno scatto di crescita

Secondo la dottoressa Catania: «Nella maggior parte dei casi, quando un bambino attraversa queste fasi, modifica il suo comportamento: diventa più irritabile e nervoso, soprattutto di notte. I piccoli allattati al seno spesso non si vogliono allontanare dalla mamma e richiedono tantissime volte di attaccarsi».

I sintomi principali sono:

  • aumento della frequenza delle poppate;
  • aumento episodi di pianto;
  • richiesta maggiore di latte rispetto al solito.

Scatto di crescita e rigurgiti: c'è un legame?

Sì, c'è un legame tra gli scatti di crescita e i rigurgiti secondo l'American Academy of Pediatrics. I rapidi cambiamenti di altezza del corpo e lunghezza degli arti possono causare il cambiamento del loro centro di gravità. Questi bimbi sono più goffi e inclini ai rigurgiti. 

Come gestire uno scatto di crescita se si allatta al seno

L'errore in questi casi, quando si vede il bambino irritabile ed insaziabile, è offrire alternative al seno: «ad esempio acqua o tisane, ma anche il ciuccio o un'integrazione di latte artificiale. In questo momento, infatti, non sono necessarie integrazioni, ma è fondamentale assecondare il bambino: esserci, consolarlo e attaccarlo a richiesta il più possibile per aumentare la produzione di latte materno e soddisfare le nuove esigenze nutrizionali del piccolo».

In queste fasi delicate «è importante seguire i consigli del pediatra e possono essere utili anche le figure di supporto presenti nei consultori o le consulenti dell'allattamento che offrono a volte un servizio di consulenza a domicilio».

Come gestire uno scatto di crescita se si allatta con il latte artificiale

«Se l'alimentazione del neonato è a base di latte artificiale, gestire uno scatto di crescita è un po' più semplice. Questo perché si sa con precisione quanto latte prende il bambino e quindi quando lo si vede insoddisfatto del pasto si può aumentare progressivamente la dose, sempre seguendo le indicazioni del pediatra, fino ad arrivare a soddisfare il suo fabbisogno energetico.

Il tutto con l'obiettivo di evitare di aumentare il numero di poppate, ma solo la quantità di liquido».

Come gestire uno scatto di crescita con l'allattamento misto

«Per le mamme che portano avanti l'allattamento misto, durante uno scatto di crescita, è bene privilegiare sempre l'allattamento materno, cercando di offrire il seno più spesso e alla fine della poppata integrare con il biberon, aumentandone l'apporto gradualmente, fin quando il bambino sembra soddisfatto».

«Il consiglio è quello di cercare di non sostituire l'intera poppata con latte artificiale per evitare, essendo il seno meno stimolato dalla suzione, il calo di produzione di latte materno. Anche in questo caso, è bene procedere chiedendo il consiglio e seguendo le indicazioni del pediatra».

Domande e risposte

Quanto crescono i bambini nei primi mesi?  

Nonostante la crescita del neonato non sia lineare, ma anzi avvenga a scatti, in media deve almeno 125 grammi a settimana nel primo trimestre e almeno 80 grammi a settimana successivamente. 

Quando deve dormire un neonato?  

Fino a tre mesi i bambini dormono circa 16-17 ore al giorno.

Quanto deve mangiare un neonato di 3 mesi?  

A 3 mesi si mantengono i 5 pasti al giorno ma si aumenta la quantità: circa 160/180 ml a poppata. La donna che allatta al seno dopo 3 mesi dal parto produce circa 800 ml di latte al giorno.

Quanti sono gli scatti di crescita?

I periodi in cui il bambini hanno gli scatti di crescita non sono uguali per tutti, possono variare da bambino a bambino ma in generale vi sono dei momenti in cui tendono a verificarsi più spesso e sono più comuni. Sono tipici del primo anno di vita e si verificano: 

  • tra la 1ª e 3ª settimana
  • tra la 6ª e 8ª settimana
  • a 3 mesi
  • a 6 mesi
  • a 9 mesi
  • a 12 mesi

Bisogna sempre tenere presente che gli scatti possono avvenire in momenti differenti oppure non corrispondere a quelli indicati, ciò che è importante è che il bambino continui a crescere regolarmente.

Quando avviene il primo scatto di crescita?

Lo scatto di crescita è un periodo che si manifesta nel primo anno di vita. Può durare da un paio di giorni a una settimana. In questo periodo il bambino cresce in maniera repentina con  aumento di peso, di lunghezza e di circonferenza cranica.

Il primo scatto avviene intorno alla seconda/terza settimana di vita. Improvvisamente il bambino appare insaziabile, lamentoso e con voglia di ciucciare più spesso. Tutto ciò è naturale e fisiologico e non deve destare preoccupazione.

Nel giro di qualche giorno, assecondando le sue richieste, la situazione tornerà alla normalità.

Scatti di crescita cognitivi

Nei primi 20 mesi di vita di un bambino si manifestano anche gli scatti di crescita cognitivi, quelli legati allo sviluppo psicologico, logico e congnitivo del bambino. Questi scatti di sviluppo sono stati definiti "Wonder Weeks", in inglese "settimane prodigiose" da due ricercatori olandesi Frans Plooij e Hetty van de Rijt, che hanno effettuato uno studio lungo ben 35 anni.

La ricerca ha evidenziato come in queste settimane avvengano degli sviluppi nel modo di percepire la realtà e il mondo che circonda il neonato, portandolo a manifestare qualche disagio dovuto all'adattamento al nuovo. Per questo motivo ogni scatto di sviluppo è preceduto da un periodo di turbolenza in cui il bambino sembra quasi regredire, con picchi di pianto, difficoltà a dormire o mangiare. La durata degli scatti può variare da bambino a bambino e può durare  piuttosto a lungo perchè è legata allo sviluppo del suo sistema nervoso.

I primi scatti di sviluppo sono abbastanza brevi, ma quando i cambiamenti da assimilare diventano più complessi, i periodi di turbolenza possono durare anche diverse settimane. 

Non c'è una regola ben precisa, ogni bambino hai i suoi tempi e arriverà alle varie fasi dello sviluppo dei suoi coetanei, a volte prima, a volte dopo, ma in generale vengono indicati sette diversi scatti di crescita cognitivi che si manifestano nei seguenti periodi:

  • 5 settimane
  • 7 – 9 settimane
  • 11 – 12 settimane
  • 14 – 19 settimane 
  • 22 – 26 settimane 
  • 33 – 37 settimane 
  • 41 – 46 settimane 

Questo calendario potrebbe essere utile per avere un'idea dell'arco temporale in cui il bambino potrebbe andare incontro ad uno scatto cognitivo senza destare particolare ansia nel genitore.

Scatti di crescita a 3 mesi

Intorno ai 3 mesi di vita il bambino acuisce il senso della vista. E' un grande cambiamento perché tutto appare più nitido e attira la sua attenzione.

All'improvviso, sembra più affamato del solito, succhia con vigore oppure le sue poppate sono distratte al punto da non poppare a sufficienza. Così, insoddisfatto, sembra voglia stare attaccato sempre al seno. Soprattutto la sera, appare inconsolabile, nervoso e irrequieto. Di conseguenza la mamma comincia ad essere più ansiosa e preoccupata pensando che il suo seno sia vuoto e che il latte stia diminuendo.

Siamo davanti allo scatto di crescita del terzo mese. E' importante mantenere la calma, seppur sia molto stancante e faticoso, bisogna pensare che tutto tornerà alla normalità nel giro di qualche giorno.

Ma nel frattempo ci si chiede come superare questi giorni, come non farsi prendere dal panico e tranquillizzare il piccolo. Parola d'ordine "pazienza"! Bisognerà soddisfare le richieste del pargoletto. La vicinanza con la mamma sarà fondamentale e se vuole stare attaccato al seno continuamente, si cercherà, per quanto possibile, di assecondare la sua richiesta, sia per regolare la produzione di latte, sia per tranquillizzarlo e rassicurarlo perché le braccia della mamma sono un porto sicuro. 

Trascorso qualche giorno, quando lo scatto di crescita sarà superato, il bambino si tranquillizzerà e tutto tornerà come prima. Questo è il segnale che la produzione si è adeguata alla richiesta e che la mamma potrà continuare ad allattare il suo bambino senza il bisogno di intervenire con aggiunte di vario genere.

Scatti di crescita a 12 mesi

Intorno all'anno di vita, si andrà incontro ad un altro periodo di turbolenza dovuto allo sviluppo motorio e alla ricerca di autonomia. In questo periodo il bambino acquisirà la posizione eretta e comincerà a camminare. Tutto questo coinvolgerà non solo l'ambito motorio ma anche quello neuronale. Proprio intorno all'anno quindi il bambino vivrà uno scatto di crescita importante che durerà qualche settimana.

Sarà un periodo turbolento per ciò che riguarda il sonno, non vorrà addormentarsi e non vedrà l'ora di svegliarsi. In queste settimane sarà importante mantenere la calma, cercando di mantenere i ritmi abituali di sonno e veglia, evitando abitudini scorrette. Tanta pazienza e anche questa importante fase passerà.

Crea la tua lista nascita

lasciandoti ispirare dalle nostre proposte o compila la tua lista fai da te

crea adesso

TI POTREBBE INTERESSARE

ultimi articoli