Senso dell'umorismo neonati e bambini
I neo-genitori non vedono l'ora di captare il primo sorriso del proprio figlio. Per alcuni, veder ridere i bambini sembra essere la panacea per tutti i mali. Oggi parliamo del senso dell'umorismo neonati e bambini: ce l'hanno? Quando lo sviluppano?
La risata dei neonati
Per molto tempo si è creduto che il sorriso dei neonati fosse involontario, conseguenza di riflessi muscolari incontrollati. Alcuni studi hanno invece dimostrato che già nelle prime settimane di vita il bambino è capace di sorridere come risposta a un sorriso, all'apparizione di qualcuno o ancora al benessere (poppata, cacca…). Ma quando si sviluppa l'umorismo, cioè la capacità di ridere a cose buffe?
L’umorismo nei neonati
Se pensate che i più piccoli non abbiano senso dell'umorismo vi sbagliate di grosso: pensate a vostro figlio di pochi mesi che, al vostro cucù, ride di gusto. Oppure alle risate che provocate dal cane che salta per la stanza o gli lecca un piede. Una ricerca dell'Università di Bristol ha infatti dimostrato che già a un mese i bambini sono capaci di reagire all'umorismo, come per esempio gli scherzi. Una buona parte dei piccoli - circa il 50% - ci arriva invece a due mesi.
Addirittura, già prima di un anno la metà dei bambini analizzati per la ricerca ha dimostrato di saper produrre forme di umorismo, cercando di stimolare la risata altrui.
Come si sviluppa l’umorismo nei bambini
In realtà, l'umorismo nei bambini è qualcosa che si sviluppa col tempo e va di pari passi con la loro crescita. Se all'inizio sono capaci di reagire a stimoli sonori o visivi, piano piano le situazioni che scatenano una reazione da parte loro diventano più complesse. Appena sviluppano il linguaggio, poi, iniziano a usarlo proprio per far divertire, imitando i grandi: a tre anni sanno già distinguere i giochi di parole.
Vostro figlio dice cacca di continuo? È perché sa che scatenerà una risata!
Mio figlio non capisce l’umorismo
Capita però che, nonostante le risate, i bambini non capiscano l'umorismo. Si tratta di una condizione tipica di alcuni neurodivergenti, come per esempio gli autistici (anche coloro che hanno una diagnosi di Sindrome di Asperger) o ad alto potenziale cognitivo.
Spesso, questi bambini usano l'umorismo con grandi capacità fin dalla più tenera età, ma paradossalmente non capiscono le battute degli altri, prendendo tutto alla lettera. Se vostro figlio non capisce le vostre battute, non preoccupatevi! Inoltre, anche per chi ha un cervello "neurotipico", capire l'ironia non è affatto semplice: uno studio ha dimostrato che lo sforzo fatto dalla mente per capire le battute è davvero importante. Le zone che si attivano per capire il sarcasmo sarebbero tre, ma se una delle tre non funziona, la battuta non passa!
In definitiva, i bambini iniziano a sviluppare il senso dell'umorismo già da neonati, intorno a un mese di vita, rispondendo ai bubusettete degli adulti, agli scherzi, agli animali. Via via che crescono, continuano a cogliere l'umorismo negli altri e a svilupparne uno proprio, cercando di stimolare la risata altrui. In pratica, il senso dell'umorismo è un percorso di apprendimento che arriva al suo culmine verso i 4 anni, quando i bambini sono ormai padroni del linguaggio e capaci di comprendere bene gli altri.
Aggiornato il 10.01.2022