Un paesaggio avvolto dalla nebbia non è proprio la cosa più rassicurante del mondo, tuttavia c'è anche chi trova affascinante muoversi quasi alla cieca tra gli spessi banchi caligionosi. Ma farlo con un neonato è rischioso per la sua salute?
Cos'è la nebbia
Benché associata a freddo e intemperie, la nebbia non è un fenomeno meteorologico esclusivo della cosiddetta "brutta" stagione, poiché chiama in gioco pressione e umidità di un ambiente, oltre che i cambiamenti di temperatura. I banchi di nebbia infatti sono formati da tante goccioline d'acqua (vapore acqueo) che, grazie al passaggio di aria più calda sopra uno strato pre-esistente di aria più fredda si condensano fino a formare quella coltre che abbassa notevolmente la visibilità.
In casi particolari dunque, se le condizioni lo consentono, la nebbia può verificarsi anche in piena estate. Tuttavia, proprio perchè durante autunno e inverno le notti sono più lunghe, è più probabile che il suolo si raffreddi e che il contrasto con l'aria possa condensare il vapore in essa contenuto.
Nebbia: si può uscire con un neonato?
La nebbia dunque non è sinonimo di freddo estremo e uscire con un neonato anche quando le strade sono avvolte da quell'ovatta impalpabile non comporta nessun rischio, a patto di uscire adeguatamente coperti. Anzi, fare delle passeggiate anche durante le stagioni fredde - sempre ben coperti e per brevi periodi - temprerà il bimbo e lo farà crescere più forte. Il vento forte è infatti l'unico fenomeno da evitare in toto (la polvere sollevata può causare irritazioni o facilitare le infezioni) e si sa, quando c'è nebbia l'aria è ferma.
C'è però un caso in cui forse sarebbe meglio rimanere in casa, ossia quando la nebbia - che può comparire per diverse concause - si alza a causa dell'inquinamento.
Nelle zone molto trafficate o vicino ad alcune industrie infatti, la nebbia può intrappolare alcune sostanze inquinanti (dunque nocive) e aumentarne la tossicità.