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Il sondaggio globale sulla morta intrauterina e neonatale in pandemia, come partecipare

di Elena Cioppi - 17.12.2020 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Morte neonatale e morte intrauterina, come partecipare al sondaggio per neogenitori in pandemia di Stillbirth per fare un quadro della situazione.

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Parlare di morte in utero, così come di aborto spontaneo o di SIDS (Sindrome da morte in culla) è ancora molto difficile per i genitori che hanno provato sulla loro pelle l'esperienza di perdere un bambino. La pandemia di Covid-19 sta avendo forti ripercussioni non solo sui valori di natalità (di cui gli esperti prevedono un calo nei prossimi anni) ma anche sulla nascita di bambini prematuri. Insomma, la situazione attuale sta avendo molte conseguenze sulla vita di chi ha avuto (o avrà) un bambino durante l'emergenza. Uno dei modi per prendere parte attivamente all'analisi di questi cambiamenti è partecipare al sondaggio per neogenitori in pandemia che, a livello globale, indaga le esperienze di genitori in attesa e neo-genitori, mamme e papà senza distinzioni: lo ha indetto Stillbirth - Centre of reserch Excellence.

Ecco come partecipare e perché è importantissimo farlo.

Come e perché partecipare al sondaggio per neogenitori in pandemia

L'iniziativa di Stillbirth, centro di ricerca ed eccellenza australiano, è di stampo globale: è stata quindi diffusa in diversi paesi del mondo per capire quale impatto stia avendo la pandemia sulla vita dei genitori in attesa o di chi ha avuto un bambino nei mesi dell'emergenza sanitaria. Un modo, inoltre, per indagare sulla morte in utero e sulla morte neonatale, per far luce sui legami con la situazione mondiale (se esistono). L'idea è quella di partire dalla raccolta dati, a cui i genitori interessati possono partecipare, per migliorare con delle linee guida l'assistenza delle famiglie con bambini in arrivo o arrivati durante la pandemia in tutto il mondo, soprattutto quelle che devono affrontare il lutto prenatale e perinatale.

I paesi coinvolti sono tantissimi: dall'Australia al Brasile, passando per Canada, Italia, Irlanda, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.

In Italia il sondaggio è coordinato dallo Studio COCOON  e dai ricercatori del Laboratorio di Ricerca Perinatale PeaRL dell'Università di Firenze, congiuntamente con il Dipartimento NEUROFARBA (resp.

Prof Alfredo Vannacci) e la Fondazione CiaoLapo ETS (resp. Dott.ssa Claudia Ravaldi).

L'idea è quella di indagare l'impatto del Covid-19 sulle famiglie, per cercare un modo che possa aiutarle e possa fare la differenza. Partecipare al sondaggio è importante perché ogni risposta andrà a formare un quadro utile a migliorare l'assistenza materna e familiare non soltanto in caso di parto fisologico ma anche in caso di lutto, soprattutto nel periodo in cui la pandemia è un aggravante.

Partecipare al sondaggio in modo del tutto anonomo favorirà la ricerca in merito al benessere mentale delle famiglie, farà luce su relazioni e legami che al momento non sono stati ancora sollevati. Così come è fondamentale essere aggiornati ad esempio sui dati relativi alla diffusione del Covid-19 ma anche sui numeri dell'impatto su bambini e famiglie, è altrettanto importante prendere parte a un'iniziativa così composita. 

Le condizioni per essere target attivo (ovvero pubblico di riferimento che può prendere parte alla ricerca indicate sul sito sono:

  • essere incinte
  • aver avuto un figlio dopo lo scoppio della pandemia, ovvero dal 30 gennaio 2020 in poi 
  • sono chiamati a partecipare anche i genitori che hanno una perdita pre o perinatale
  • non importa lo stato civile della coppia 
  • possono partecipare mamme e papà indistintamente

Ci vogliono solo 25 minuti per partecipare al sondaggio. Le modalità di partecipazione con le domande individuate dai ricercatori sono qui.

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